Chiara Biancheri, “The Scent of The Night” . Riconosciuta la proprietà artistica

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RUMOR(S)CENA – MILANO – Chiara Biancheri conosciuta sul web con il nome d’arte Lindelokse, è una giovane creativa digitale, grafica, designer e architetta. La sua passione è la creazione di immagini frattali che realizza con Apophysis dalla fine del 2008 per poi usare altri software per la generazione di frattali. Un frattale è una figura geometrica che si ripete all’infinito uguale a sé stessa, su scala sempre più piccola. Il suo universo web è popolato da fiori e infiorescenze digitali incantevoli e ipnotiche. Ma non c’è nulla d naturalistico, tutto nasce dalla bravura nel creare con frattali, pattern e geometrie generate da un software.

L’abbiamo incontrata e intervistata perché suo malgrado, è stata protagonista di un evento arrivato per fortuna dopo sei anni al lieto fine. È di queste settimane la sentenza del tribunale di Genova che ha riconosciuto una violazione del diritto d’autore nella scenografia di Sanremo 2016 diretta da Carlo Conti: Il grande fiore che capeggiava sul palco dell’Ariston era in realtà un’opera grafica dal titolo “The Scent of The Night” di Chiara Biancheri. La RAI è stata condannata a risarcire l’autrice per i danni cagionati dalla violazione del diritto d’autore: 40mila euro più le spese legali. 

Chiara Biancheri

Chiara Biancheri vorrei partire dalla sua biografia artistica: designer e scenografa…

«Quando scelsi di iscrivermi alla facoltà di Architettura di Genova, nella mia mente il mio percorso di studi ideale passava anche per il Master in Architettura per lo spettacolo e la comunicazione, a cui collaborava anche Emanuele Luzzati, e per il quale avevo sempre nutrito particolare interesse ed ammirazione. Alla fine non seguii questa strada, e l’artista genovese nel frattempo venne a mancare nel 2007, ma io ho sempre mantenuto vivo l’interesse per l’aspetto visivo e comunicativo dell’architettura e della grafica: mi sono laureata nel 2010, e durante gli anni di studio all’università ho cominciato a dedicarmi all’arte digitale ed in particolare dal 2008 alla grafica frattale.

queen of the rain by lindelokse

Ero affascinata dall’incredibile potenziale creativo di questa branca, allora così poco conosciuta, dell’arte digitale: algoritmi matematici che seguono regole così logiche e “fredde”, che possono sembrare quasi limitanti, diventano strumenti espressivi eccezionali con il contributo umano. Manipolando vettori, assegnando formule e valori, scegliendo i rapporti tra i vari elementi, e ovviamente lavorando su colori, dettagli e composizione, l’artista utilizza funzioni matematiche come un pittore usa i suoi pennelli, per poi inserire e leggere nei pattern, nella geometria, nelle proporzioni, nella profondità dell’infinito (e di infinito davvero si tratta, come da definizione di “frattale”) bellezza, idee, visioni che hanno quasi dell’onirico. Nel mio stile personale mi sono sempre più distaccata dall’aspetto astratto in genere più diffuso nell’arte frattale, e tendo ad un approccio più illustrativo/figurativo, cercando di ottenere forme organiche, ispirate alla natura».

frost by lindelokse

L’oggetto del contenzioso giudiziario è quel famoso fiore scenografico del Festival di Sanremo 2016.  Com’era nato nella sua mente il Tema scelto e quali sono state le sue reazioni quando si è vista la sua opera senza saperlo, tradotta in set per Sanremo?

«L’immagine in questione risale a ottobre 2010, avevo già esplorato il tema floreale in precedenza con UltraFractal e volevo realizzare qualcosa di altrettanto convincente anche con Apophysis. Sulla base di alcune tecniche sviluppate da altri artisti con questo programma ho affinato un mio metodo per ottenere “fiori” e per personalizzarli, arricchirli e dettagliarli in svariati modi. Nella community dei fractal artists mi avevano soprannominata “the fractal gardener”.

Ricordo di aver lavorato su “The Scent of the Night” per parecchio tempo, soprattutto sugli effetti di luce, sulla composizione e sulla progressione cromatica dallo sfondo freddo al cuore caldo, e di averlo pubblicato su deviantArt (dove la maggior parte dei fractal artist in quegli anni condividevano i propri lavori) di sera tardi, prima di andare a dormire. La mattina dopo avevo già ottenuto migliaia di notifiche, tra apprezzamenti e commenti, e tuttora si tratta della mia creazione più famosa. Nel 2016, quando andò in onda il Festival di Sanremo con la mia immagine utilizzata come sfondo fisso, mi ritrovai assolutamente incredula nel riconoscere quei dettagli, su cui avevo lavorato così a lungo, nella scenografia.

Da un lato ero chiaramente felice di riscontrare che il mio fiore fosse stato apprezzato al punto di essere scelto come sfondo per uno dei più importanti eventi televisivi e musicali in Italia, ma dall’altro ero incredibilmente frustrata per l’utilizzo non autorizzato di una mia creazione. Il pensiero di come avrei potuto gestire diversamente l’occasione, se fossi stata regolarmente contattata in merito e coinvolta nel progetto – ad esempio fornendo un’immagine ad altissima risoluzione al posto di quella disponibile online, come avevo già fatto per Mondadori per la copertina del libro “Evernight” di Claudia Gray, o meglio ancora, creando appositamente per l’evento una nuova immagine esclusiva, o un’animazione, o un intero set – ancora mi genera rimpianti».

crozier lindelokse

Conosceva lo scenografo? Lo ha contattato?

«Non conoscevo lo scenografo, e non lo ho contattato direttamente. Ho preferito che si occupassero della vicenda soltanto i miei avvocati, e ho scelto di non pubblicizzare il fatto personalmente, in questi anni. Sono una persona piuttosto riservata».

La Cosa interessante è che forse lei poteva essere coinvolta nella fase di progetto all’epoca. Si è chiesta come mai non è stato fatto? In Internet nulla si nasconde ed era facile scoprire quel fiore e la sua autrice…

«Internet ha i suoi vantaggi e svantaggi, da un lato offre la possibilità di raggiungere un pubblico vastissimo, di avere a disposizione un’infinità di ispirazione e di strumenti per apprendere e migliorare, di confrontarsi in tempo reale con artisti e autori da ogni parte del globo; dall’altro è impossibile tenere sotto totale controllo l’utilizzo di ciò che si pubblica, soprattutto quando è così forte la percezione impropria che “quello che è online è di tutti e ne posso fare quel che voglio”. Il mio fiore, in particolare, era stato ricondiviso (senza il mio benestare) da centinaia di siti di wallpaper gratuiti, ed è da uno di questi siti che è stato preso ed utilizzato dalla RAI.

La mia firma sull’immagine era comunque presente, ed in ogni caso una banale ricerca per immagine avrebbe facilmente riportato ad uno dei miei profili online (deviantART, Behance, Artstation, Instagram…), dove potermi contattare per richiedere il permesso di utilizzo (come avevano già fatto in precedenza numerosi altri soggetti ed aziende). Mancanza di professionalità, pigrizia, distrazione o malafede, qualunque fosse la motivazione di chi ha preso il mio fiore dal web senza curarsi del diritto d’autore, devo ammettere che il destino ha riservato loro una ironica coincidenza: nell’infinità di immagini presenti sul web hanno scelto proprio una creazione di una ragazza italiana, per giunta di origine sanremese».

rebirth lindelokse

Una forma di risarcimento ideale e morale potrebbe essere una sua scenografia per Sanremo tra l’altro sul tema del design luogo di grande discriminazione visto che mi sembra che solo la straordinaria Francesca Montinaro) abbia firmato le scene.

«Magari! Avrebbe potuto essere una bellissima opportunità per me, e avrebbe potuto indirizzarmi su un percorso lavorativo alternativo o differente da quello attuale. L’arte frattale a mio parere trova la sua migliore resa proiettata su schermo, dove può essere anche animata o continuamente zoomata nei suoi dettagli infiniti e sempre definiti, qualità che la semplice stampa non può restituire completamente. Le scenografie digitali sono probabilmente la migliore espressione di questa forma d’arte.

Purtroppo durante l’iter giudiziario è stata messa in discussione dalla RAI proprio la natura artistica della mia opera, fatto che onestamente mi ha delusa e offesa non poco. Oltre ad essere a mio parere un ragionamento contraddittorio e controproducente per quel che riguarda la qualità del materiale da loro scelto, banalizzare e screditare l’arte digitale solo perché viene creata con l’ausilio di un software, mi sembra un atteggiamento retrogrado e miope».

Vorrei sottolineare che le mie immagini non sono state generate con intelligenza artificiale – si parla del 2010, i vari programmi per creare AI art non erano ancora disponibili, diffusi ed avanzati come in questi ultimi anni – ma semplicemente utilizzando un programma di elaborazione, come fanno anche i digital painters, i matte painters, i 3D artists, i fotografi professionisti, i musicisti elettronici. La sentenza ha comunque confermato il valore artistico della mia immagine».

the creator s dream lindelokse

Quando ha saputo della vittoria giudiziaria? Chi è stato sanzionato lo scenografo, Sanremo o la RAI?

«La sentenza di primo grado a mio favore è giunta nel 2018, due anni dopo il Festival. La RAI fece ricorso in appello, e nel 2020 vinsi anche in secondo grado. La RAI fece nuovamente ricorso, e a gennaio 2023, la Corte di Cassazione ha confermato definitivamente il verdetto, rendendo così esecutivo l’ordine del primo giudice che aveva disposto anche la pubblicazione sulla stampa periodica come parte del risarcimento. La sentenza sanziona la RAI, non lo scenografo o Sanremo».

Qual è il suo lavoro attuale e cosa ha realizzato?

«Da quasi undici anni lavoro in un importante studio di progettazione integrata a Milano, in qualità di architetto e specialista in visualizzazione architettonica e modellazione tridimensionale. In generale mi occupo di presentare al meglio i nostri progetti, ed è un lavoro che mi appassiona moltissimo, particolarmente stimolante, vario ed impegnativo, che unisce tecnica e creatività. L’impegno è full time, quindi ultimamente mi rimangono poco tempo ed energie per dedicarmi all’arte. L’idea di trasformare una passione in un vero lavoro purtroppo si sfalda se le buone opportunità – come il poter contribuire alla scenografia di un importante evento televisivo, ad esempio… – non possono essere colte a causa della mancanza di rispetto per il diritto d’autore».

Ho sentito una show designer di successo e lei mi ha detto che in generale l’ambiente creativo nella scenografia televisiva o di grandi show è una specie di giungla complicata e difficile da attraversare per le donne o per chi non ha un appoggio giusto, e il plagio è all’ordine del giorno. Lei ne ha notizia?

«Non ero a conoscenza di questo aspetto e mi dispiace molto che ci sia disparità anche in questo settore. Mi sembra evidente e assolutamente ovvio che il potenziale creativo non dipenda dal genere dell’artista o dalla qualità dei suoi contatti. Il plagio purtroppo non è per me una novità, mi è successo altre volte di veder utilizzata a scopo commerciale una mia creazione senza mia autorizzazione e senza giusta attribuzione. Recentemente purtroppo ne ho trovate anche in vendita sotto forma di NFT».

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