fotonotizia, gallery, Pensieri critici, Ricordi, Teatro — 12/10/2025 at 19:47

In memoria di Paolo Bonacelli: il ricordo di Marco Bernardi

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RUMOR(S)CENA – BOLZANO – ROMA Rumor(s)cena ha chiesto a Marco Bernardi, già direttore artistico e regista del Teatro Stabile di Bolzano, una sua testimonianza – ricordo dell’attore Paolo Bonacelli, scomparso a Roma l’8 ottobre scorso a 88 anni. Oggi al Teatro Argentina di Roma è stata aperta la camera ardente. Formatosi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Protagonista assoluto della scena teatrale italiana e interprete in numerosi film di successo a livello internazionale.

Paolo Bonacelli Il malato immaginario di Molière regia di Marco Bernardi crediti foto Tommaso Le Pera Stagione 2010 2011

Ora che Paolo ci ha inaspettatamente lasciati soli, scorrono davanti agli occhi immagini confuse dei 12 anni passati assieme al Teatro Stabile di Bolzano. Un viaggio straordinario ispirato a un’ idea di teatro che, pur appartenendo a generazioni  e formazioni artistiche diverse, abbiamo sempre condiviso: un teatro in cui testo e interpretazione, scrittura testuale e scrittura scenica, si sfidassero ad armi pari, con rispetto reciproco. Per questo vorrei citare i sei spettacoli che Paolo ha interpretato magistralmente con noi, perché le scelte del repertorio sono il manifesto di una poetica teatrale. Eccoli: “La brigata dei cacciatori” di Bernhard, “La pulce nell’orecchio” di Feydeau, “Enrico IV” di Shakespeare, “Danza di morte” di Strindberg, “Il malato immaginario” di Moliere, “La brocca rotta” di Kleist. Autori e testi importanti con i quali Paolo ha ingaggiato il suo corpo a corpo formidabile, fatto di silenzi e sprezzature, rigore ossessivo e improvvisazioni, gesto e voce inimitabili. Un grande maestro del palcoscenico in perenne gioco di confronto creativo con il pubblico.

Paolo Bonacelli e Patrizia Milani Il malato immaginario di Molière regia di Marco Bernardi crediti foto Tommaso Le Pera Stagione 2010 2011

Ci sono attori straordinari in prova e deludenti in recita, Bonacelli no, in prova, semplicemente provava, raramente dava una soddisfazione ai suoi registi , in recita giganteggiava. Moderno e antico, intellettuale e popolare, disperato e farsesco, con quel corpo enorme ma scattante se necessario, con quella voce a volte tuonante, altre volte in falsetto, altre ancora nel suo mitico strascicato timbro uniforme al limite della comprensione. Con le sue strepitose gags, in parte improvvisate, in parte preparate a lungo e quasi di nascosto in prova, che poi esplodevano con il pubblico facendo venire giù il teatro. Quante volte ne sono stato testimone!

Danza di Morte_di August Strindberg
Liliana Casartelli Paolo Bonacelli regia di Marco Bernardi stagione 2006 2007 crediti foto Tommaso Le Pera

Nessuno ha recitato come lui e nessuno lo farà in futuro, Bonacelli era Bonacelli, nel bene e nel male.

Grazie alla sua forte personalità quel viaggio di 12 anni attraverso mesi di prove e centinaia di repliche con Patrizia Milani, Carlo Simoni e tutti gli attori, i tecnici e i collaboratori dello Stabile di Bolzano è stato meraviglioso e rimarrà impresso per sempre nei nostri poveri cuori di teatranti sballottati in tournée da un teatro all’altro, da una camera d’albergo a un residence senza riscaldamento, con l’influenza che quando arriva si prende a turno tutta la compagnia ma bisogna recitare lo stesso, sempre recitare, solo recitare, perché la vita è tutta lì, in quelle due ore di spettacolo, quando si dà tutto per il pubblico e il pubblico lo capisce e risponde: ride, piange, applaude e, forse, ricorderà per sempre qualche confusa immagine.

Paolo Bonacelli La brocca rotta di Heinrich von Kleist stagione 2013 2014 regia di Marco Bernardi crediti foto Tommaso Le Pera

MARCO BERNARDI

Bolzano 12 ottobre 2025

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