Co-Scienze — 29/09/2022 at 15:33

Giustizia, carcere, lavoro: corso di formazione per informare in un’ottica inclusiva a Venezia

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RUMOR(S)CENA – VENEZIA – Giustizia, carcere, lavoro: come informare in un’ottica inclusiva. Questo il titolo del corso in calendario il 5 ottobre a Venezia, all’Ateneo Veneto, dalle 14.30 alle 18.30 che consente di maturare 6 crediti professionali. C’è tempo per iscriversi in piattaforma fino al 3 ottobre.

Si tratta di una occasione preziosa per accendere un faro su una realtà spesso poco presente sui massa media e poco conosciuta dai giornalisti e dalle giornaliste. Proposto e organizzato dall’Ateneo Veneto, Sgv ha raccolto l’invito ad aderire e a promuoverlo. 

I relatori approfondiranno in interventi di circa 10 minuti ciascuno le diverse tematiche: la questione sociale e rieducativa del binomio carcere e lavoro, la connessione tra il fine pena e il rientro in società attraverso il lavoro, i meccanismi ottimali che possono aiutare concretamente i detenuti a trovare un lavoro duraturo post pena, i vantaggi della legge Smuraglia e le possibili connessioni con il mercato del lavoro (specie in Veneto nel settore turistico dove tantissimi sono i posti vacanti per mancanza di forza lavoro disponibile, posti che potrebbero in parte essere ricoperti proprio dai detenuti in art.21 o post pena), la costruzione di meccanismi lavorativi efficaci dentro e fuori dal carcere per detenuti/e  anche alla luce delle esperienze fatte in passato negli istituti di pena, il progetto innovativo di Seconda Chance che trova lavoro ai detenuti e agli ex detenuti coinvolgendo imprenditori, commercianti. Come raccontare giornalisticamente il carcere in un’ottica inclusiva attraverso il lavoro svolto nei penitenziari e come i detenuti e le detenute (anche nel rispetto del Manifesto di Venezia) possono raccontarsi in una chiave diversa attraverso il loro impegno nel lavoro: proiezione di due docu-interviste realizzate nel carcere femminile di Venezia e in quello maschile di Treviso.

RelatoriAntonella Magaraggia, presidente dell’Ateneo Veneto, la più antica istituzione culturale in attività a Venezia fondata nel 1812; Carlo Renoldi, capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap); Maria Milano Franco D’Aragona, provveditrice regionale Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia; Angela Venezia, direttrice Ufficio III detenuti e trattamento, Provveditorato regionale Amministrazione Penitenziaria Toscana-Umbria; Paolo Armenio, vice presidente Confindustria Venezia Rovigo; Daniele Minotto, vice direttore Associazione veneziana albergatori (Ava); Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro Regione Veneto; Renato Mason, Segretario della CGIA di Mestre; Flavia Filippi, fondatrice associazione “Seconda Chance” che trova lavoro ai detenuti e agli ex detenuti coinvolgendo imprenditori, commercianti, artigiani; Giovanna Pastega, giornalista professionista con vasta esperienza anche direttiva nel settore televisivo, radiofonico e della carta stampata, sensibile alle tematiche sociali e del mondo femminile; Monica Andolfatto, giornalista, segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto (Sgv) promotore del Manifesto di Venezia per una corretta informazione contro la violenza sulle donne e contro le discriminazioni.

Ateneo Veneto: Venezia, Aula magna Ateneo Veneto, Campo San Fantin, San Marco 1897

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