Una Giornata Mondiale del Teatro a sipario abbassato

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RUMOR(S)CENA – GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO – Il messaggio per la Giornata Mondiale del Teatro 2021–27 Marzo da Helen Mirren (Regno Unito), attrice di teatro, cinema e televisione. Traduzione italiana di Roberta Quarta del Centro Italiano dell’International Theatre Institute. «Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia. La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi ,divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet. Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo. L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo. Non vedo l’ora!»

In occasione della Giornata Mondiale del Teatro – che ritorna, puntuale, anche in questo complicatissimo 27 marzo 2021… – , plateaLmente ha scovato tre chicche: tratte, come sempre, dallo scenario milanese…

All’indomani dell’invasione delle principali arterie del traffico meneghino da parte dei manifestanti della categoria dei riders delivery, oggi saranno invece i bikers di Teatro Delivery, a scendere in pista. L’iniziativa s’intitola “USCireA PRIMAVERA” ed è promossa da USCA (Unità Speciali di Continuità Artistica). La scintilla primigenia è quel “Barbonaggio Teatrale”, con cui l’attore pugliese Ippolito Chiarello scendeva in piazza in un’epoca ben anteriore alle limitazioni e difficoltà di quest’ultimo anno. Quell’intuizione, frattanto, si è trasformata in un progetto pan-demico nell’accezione virtuosa di capace di contagiare il mondo – dalla vicina Francia all’antipodico Brasile!

Info e dettagli: https://www.facebook.com/photofbid=129760849152130&set=a.127124249415790

E, per un progetto di teatro da asporto o teatro a domicilio, ce n’è un altro che prende le mosse da presupposti inizialmente antitetici: Portiamo il Teatro a casa tua. Nato, infatti, come una sorta di gas (Gruppo d’Acquisto Solidale) teatrale, l’intento dell’autrice e imprenditrice culturale Mariagrazia Innecco era quello di creare un salotto, in cui poter accogliere spettatori forse un po’ intimiditi dall’ufficialità delle sale teatrali e disorientati dalla strabordanza dell’offerta milanese. Detto, fatto!

Col lockdown, però, e le limitazioni quanto al distanziamento, la comunity si è dapprima semplicemente spostata su una piattaforma in streaming on demand… per trasformarsi, pian piano, in una rete virtuosa di coinvolgimento di pubblici e poi anche di soggetti teatrali privati sull’intero territorio nazionale – solo di un paio di giorni fa, “La donna più grassa del mondo”, trasmesso in esclusiva per Portiamo il Teatro a casa tua da MaMiMò Teatro e girato in esclusiva e direttamente dal palco del Piccolo Teatro Orologio di Reggio Emilia.


Rossella Raimondi in “Medea delle case popolari ha perso il centro”

Dulcis in fundo, un classico del Teatro di Figura: la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli. D’origine, è vero, piemontese, ma poi naturalizzatasi meneghina fin dai primi del ‘900, non occorrono troppe parole per presentare questi sopraffini artigiani del legno, nonché artisti dell’animazione, da sempre impegnati a diffondere il genio dell’animazione teatrale in tutto il mondo. Anche per loro, l’ultima sfida, in ordine di tempo, è stata la conquista dell’etere: proprio in questi giorni, infatti, al Piccolo Teatro Strehler di Milano, hanno girato un micro “film in sette episodi da tre minuti ciascuno per raccontare non tanto e non solo la storia del burattino Pinocchio (che in realtà, a voler essere precisi, era una marionetta) più famoso del mondo, ma soprattutto i mestieri del teatro e la magia del dietro le quinte…”, come riportato anche da Sara Chiappori su La Repubblica. E, con un pubblico come quello nella foto riportata qui sotto… chi di noi non avrebbe voluto sedere in cotanta platea!

(Francesca Romana Lino)

Marionette della Fondazione Carlo Colla&Figli (Piccolo Teatro Grassi) dalla bacheca facebook di Beniamino Borciani




In occasione della Giornata Mondiale del Teatro, il Coordinamento Spettacolo Lombardia OCCUPA IL PICCOLO TEATRO GRASSI. “Prove per uno spettacolo vivo”

Un Parlamento Culturale Permanente per riportare il Lavoro delle attività culturali come urgenza sociale, perché sia prioritaria per il Governo. In occasione della Giornata Mondiale del Teatro, giornata di mobilitazione in tutto il territorio nazionale, il Coordinamento Spettacolo Lombardia ha deciso di intraprendere l’occupazione pacifica di un luogo simbolico come il Piccolo Teatro Grassi di via Rovello (Milano). È stato scelto questo luogo per la sua storia. Il Teatro Grassi è “il primo teatro comunale di prosa d’Italia”, nato con l’impegno di essere “un teatro d’arte per tutti”.

Come dicono le parole dei fondatori, il teatro è “il luogo dove una comunità, liberamente riunita, si rivela a se stessa: il luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere, perchè, anche quando gli spettatori non se ne avvedono, questa parola li aiuterà a decidere nella loro vita individuale e nella loro responsabilità sociale”. In queste parole si riconosce il Coordinamento che ha dato vita a questa azione. Viene quindi istituito un Parlamento Culturale Permanente come luogo di incontri, assemblee, dibattiti, laboratori e proposte artistiche.

Sono chiamati a partecipare le lavoratrici e i lavoratori, le imprese culturali, le piccole e medie compagnie, le istituzioni e tutte le realtà che compongono il settore, per un’assunzione di responsabilità condivisa. Per costruire una ripartenza sostenibile da tutti, a partire dai più fragili, considerando il Lavoro come centralità e motore di tutte le categorie, non solo del settore culturale.

@awiartworkersitalia  · Community Piccolo Teatro Grassi Milano (dalla pagina facebook)

La Giornata Mondiale del Teatro – in una Sardegna in zona arancione – inizia con l’appello del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e del sovrintendente Nicola Colabianchi al premier Mario Draghi per una riapertura simbolica del Teatro Lirico a 200 spettatori “vaccinati” (con ingresso libero). Sul versante della prosa, molti degli eventi programmati per la fatidica data del 27 marzo dopo l’annuncio del ministro Dario Franceschini sono stati annullati o rimandati. O ripensati in forma “virtuale”. Abaco Teatro trasmette in streaming alle 19 Sfumature di Rosso, progetto di video-teatro che apre la Stagione Rosa dei Venti 2021 al Teatro di Sanluri. Il Bocheteatro di Nuoro – invece delle avventure di Giovannino e di ArRaund Casteddu dai racconti di Sergio Atzeni (in teatro) – a partire dalle 17 raccoglie nel cortile Le parole da salvare con “microfoni aperti” a pensieri, messaggi e storie. Il TsE di Is Mirrionis a Cagliari diventa “teatro abitato” dalle 16 alle 21 con le prove “a porte chiuse” del nuovo spettacolo firmato Teatro del Segno e Teatro Tages: titolo provvisorio Dove è il filo. E La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro ospita il Teatro Sottovuoto: chiusi fuori aperti dentro come simbolica forma di protesta del Teatro Tragodia: in scena alle 19 Just Forever di Virginia Garau, ma senza pubblico e senza streaming, in attesa della riapertura dei teatri per ripartire con la stagione Libertà d’Espressione.

(Anna Brotzu)

Teatro Tragodia Teatro Sottovuoto: chiusi fuori aperti dentro Just Forever

Nel corso della conferenza stampa al Teatro Comunale Abbado di Ferrara per presentare il film “PassioChristi” (regia di Michele Placido) Moni Ovadia ha voluto sottolineare come sia grave la condizione di isolamento e chiusura dei teatri e anche dei cinema: «È una logica perversa e il teatro ha subito il danno maggiore rispetto ad altre categorie professionali, con oltre il 90% di perdite. Grazie alla mediocrità senza limiti da parte delle classi dirigenti che danneggiano in primo luogo le maestranze che lavorano in teatro, considerate anime morte. Al contrario è un mestiere nobilissimo quello dei teatranti e lo posso confermare per il clima che c’è stato tra di noi, un’affettuosa allegria mentre giravamo. Voglio ringraziare per il piacere provato nel lavorare con questo staff del Teatro Comunale e sono loro grato (il direttore tecnico di palcoscenico è Andrea Carletti, ndr) e Michele Placido è un regista di cinema tra i più straordinari che abbiamo»

(R.R.)

Conferenza stampa PassioChristi Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

In occasione della Giornata Mondiale del Teatro,

il Teatro Filodrammatici aderisce all’iniziativa promossa da Invito a Teatro “Dopo un anno, insieme per il Teatro di domani”, per mantenere InVita il teatro, ad oltre un anno dalla chiusura. Il co-direttore artistico Bruno Fornasari insieme alle direzioni artistiche dei teatri e compagnie aderenti ad Invito a Teatro all’evento in diretta streaming. La Finestra (speciale) di Antonio Syxty incontra i teatri di Milano. Sulla pagina Facebook del Teatro Filodrammatici sabato 27 marzo alle ore 21.00

La Giornata mondiale del Teatro, per il secondo anno consecutivo vedrà tutte le sale chiuse a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. Acri ha organizzato l’evento “Rigenerazione. Nuove sperimentazioni teatrali dentro e fuori il carcere” per presentare Per Aspera ad Astra, un progetto in corso da 3 anni in 12 carceri italiane, che coinvolge circa 250 detenuti in percorsi di formazione artistica e professionale nei mestieri del teatro. L’evento, si può rivedere al link www.acri.it/peraspera21, con la conduzione di Andrea Delogu, dove sono intervenuti: Francesco Profumo, presidente di Acri; Bernardo Petralia, Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria; Aniello Arena, attore; Giorgia Cardaci, attrice, vicepresidente Associazione Unita – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo. Oltre ad alcuni testimoni del progetto: Enrico Casale, Associazione culturale Scarti; Ibrahima Kandji, attore Compagnia della Fortezza; Micaela Casalboni, Teatro dell’Argine. Per l’occasione è stato proiettato il video di azione collettiva “Uscite dal mondo”, diretto da Armando Punzo, Compagnia della Fortezza, con la drammaturgia musicale di Andrea Salvadori e la partecipazione di tutti i registi delle compagnie che partecipano a Per Aspera ad Astra.

Dichiarazione del Presidente di Acri, Francesco Profumo:

«Le Fondazioni di origine bancaria promuovo il progetto Per Aspera ad Astra, perché intendono contribuire a garantire il “diritto alla bellezza” anche alle persone in condizione di privazione della libertà. Troppo spesso il carcere è uno spazio in cui la cultura sembra bandita. Invece, il teatro può contribuire a rigenerare questi spazi, perché può offrire ai detenuti la possibilità di vivere un’esperienza artistica potentissima, in grado di far riscoprire loro tutta la loro umanità, fatta di sogni e di empatia. Inoltre, questo progetto permette ai detenuti di acquisire anche competenze professionali nei mestieri del teatro, da poter utilizzare per il loro reinserimento nella società al termine della pena. Per Aspera ad Astra ha dato vita a un’inedita comunità composta da Fondazioni, compagnie teatrali, detenuti, direzioni e personale delle carceri, che condivide un progetto innovativo e ambizioso».

Dichiarazione del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia

«Il DAP continuerà a sostenere e valorizzare, per ora entro i limiti e le inevitabili precauzioni dovute alla pandemia, le tante attività teatrali presenti negli istituti penitenziari italiani, ben conosciute e apprezzate anche all’estero, come dimostrano gli importanti riconoscimenti ottenuti. Il teatro si è rivelato uno dei mezzi più efficaci per collegare realtà carceraria e società civile e per affermare il valore di una pena che sappia offrire alle persone detenute opportunità di formazione, lavoro e crescita culturale. Speriamo solo di poter tornare a farlo presto senza più alcuna limitazione».

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