ALTRITEATRI — 24/03/2021 at 11:31

“Libertà d’Espressione”: La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro, Teatro Tragodia.

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RUMOR(S)CENA – MOGORO (Oristano) – Libertà d’Espressione tra ironia e noir in Sardegna: riparte nella Giornata Mondiale del Teatro – sabato 27 marzo alle ore 19 – con Just Forever (semplicemente per sempre), commedia musicale scritta e diretta da Virginia Garau, con “siparietti” di Marco Nateri, la stagione del Teatro Tragodia a La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro. Si alza il sipario ma il debutto della nuova produzione in streaming, come spiega la regista nonché direttrice artistica della compagnia Virginia Garau: «il 27 marzo avrebbe dovuto essere la data della riapertura dei teatri: invece debutteremo online, ma l’appuntamento con il pubblico è solo rimandato». Sull’Isola in zona arancione, è comunque forte “la voglia di ricominciare”: «ripartiamo a fatica, dopo tanti mesi di inattività, ma con tanta tenacia, e con un amore e una passione rinnovati».

Fashion Victims

Ouverture con brio con Just Forever (27 e 28 marzo), in cui i preparativi per un matrimonio diventano il pretesto per raccontare le trasformazioni sociali e culturali nel Belpaese dagli anni ’40 a oggi attraverso le chiacchiere e le liti di un “gineceo impazzito” tra madri, nonne, zie e amiche della sposa. Ironia in scena anche con Piriciò est Dottori Sì o No?, inedita versione in limba sarda de Le Médecin malgré lui di Molière, per la regia di Virginia Garau (10 e 11 aprile) e con Fashion Victims di Giovanni Follesa, dove Giuseppe Ligios presta volto e voce a personaggi diversissimi, alle prese con la solitudine e la paura al tempo della pandemia (17 aprile). S’ispira a una pagina di storia della Sardegna Su Connottu di Romano Ruju, con le ballate di Francesco Masala (18 aprile), sull’insurrezione popolare guidata da Paskedda Zau nella Nuoro delll’ ‘800 per il ripristino delle terre civiche dopo l’Editto delle Chiudende – in forma di oratorio laico, con le voci di Rita Atzeri, Maria Grazia Bodio, Isella Orchis e Gisella Vacca. Libertà d’Espressione 2021 si tinge di noir con Volevo vedere il cielo di Massimo Carlotto, con Miana Merisi e Francesca Cara per la regia di Maria Assunta Calvisi (24 aprile) mentre Giovanni Carroni rende omaggio a Sergio Atzeni con il recital ArRaund Casteddu (25 aprile), preziosa antologia di racconti dedicati alla amata e perduta “città bianca”.

Volevo vedere il cielo Miana Merisi

Le atmosfere e lo humour nero del kabarett tedesco rivivono ne L’Ultima Risata di Abaco Teatro con Rosalba Piras e Tiziano Polese (1 maggio) sulle sorti degli artisti ebrei, travolti dalla Shoah, poi il concerto della cantante cubana Anabel Rodriguez Roche con The Rocies (2 maggio), un viaggio in un anacronistico “medioevo” a metà del ‘900 con Baroni in Laguna di e con Stefano Ledda, dall’omonimo saggio-inchiesta di Giuseppe Fiori sulla rivolta dei pescatori di Cabras (8 maggio) e infine Edith, la voce dell’anima di OfficinAcustica (9 maggio), raffinato tributo a Edith Piaf, simbolo della chanson francese.

Libertà d’Espressione 2021 si inserisce nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art Sardegna per la creazione di un “circuito virtuoso” di compagnie e teatri nell’Isola.

www.teatro-tragodia.com

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