ALTRITEATRI — 13/11/2020 at 09:46

Il Teatro Metastasio continua ad esserci anche in questo momento….

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RUMOR(S)CENA – REDAZIONE – Dopo aver riaperto al pubblico con la XVIII edizione di Contemporanea Festival a fine settembre e aver inaugurato la prima parte di programma che concentra(va) nel Primo Momento gli spettacoli previsti tra ottobre e dicembre, il Teatro Metastasio di Prato continua ad esserci anche ora. Il Met, in questo incerto e fluido tempo presente, sta declinando il suo forte senso di responsabilità pubblica; attraverso progetti concreti capaci di tradurre attenzione per il pubblico e proposta culturale in risultati per le economie del sistema e dei lavoratori. Si è proceduto a rimodulare l’offerta artistica in base alle sollecitazioni, alle costrizioni e agli stimoli dell’era Covid19, in modo da convertire le limitazioni imposte in elemento della creazione contemporanea.

Back stage Posto di sblocco

Il direttore Franco d’Ippolito e il consulente artistico Massimiliano Civica hanno voluto modificare le modalità produttive attraverso un gruppo di 15 artisti (GLA, Gruppo di Lavoro Artistico) cui vengono garantiti residenzialità, continuità di lavoro e studio e progettazione comune per un tempo medio-lungo, a fronte di una produzione plurale, finalizzata non solo al palcoscenico ma anche alla radio (con media partner Radio Toscana Classica) e alla tv (con media partner Tv Prato). Dieci interpreti: Roberto Abbiati, Monica Demuru, Oscar De Summa, Ilaria Marchianò, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Arianna Pozzoli, Francesco Rotelli, Paola Tintinelli, Luca Zacchini, scritturati continuativamente per otto mesi, da ottobre 2020 a maggio 2021, e 5 registi: Chiara Callegari, Massimiliano Civica, Roberto Latini, Claudio Morganti e Clio Saccà , condivideranno un tempo di ricerca e un tempo di produzione, allestendo spettacoli di prosa, registrazioni di radiodrammi, radio-melodrammi e di trasmissioni radiofoniche di “arte varia”, realizzazioni di mini video e di uno sceneggiato televisivo in bianco e nero in quattro puntate.

Monica Demuru

La produzione radio del GLA è contenuta all’interno del progetto L’arte invisibile, a cura di Rodolfo Sacchettini, e prevede 16 appuntamenti messi in onda da Rete Toscana Classica prima di essere fruibili anche sul sito del Met e sul suo canale youtube. Radiodrammi e adattamenti radiofonici, divagazioni artistiche sul Rigoletto, serate di varietà radiofonico compongono il programma di produzione originale che rappresenta una novità assoluta, e che contribuisce a recuperare e rinnovare una ricca, ma troppo spesso dimenticata, tradizione di composizione artistica pensata appositamente per la radio.

Attualmente il GLA ha già registrato il radiodramma Arianna e la vita (di e con Oscar De Summa, regia Massimiliano Civica) e la prima di cinque puntate del melodramma La Maledizione Piccolo viaggio senza ritorno, guardando da lontano ilRigolettodi Giuseppe Verdi(di Claudio Morganti e Rita Frongia, regia e voce di Claudio Morganti), la cui messa in onda è prevista rispettivamente il 18 e il 25 novembre.

Oltre alle successive 4 puntate del melodramma di Morganti, entro aprile 2021 è inoltre prevista la realizzazione e relativa messa in onda delle opere Go West, Go Nord, Go Sud di Gianmarco Marabini e Carlotta Pansa, regia di Roberto Latini, I ciechI di Maurice Maeterlinck, regia di Massimiliano Civica, Hotel Blue Moon di Tolja Djoković, Fabiola Fidanza e Teresa Vila, regia di Roberto Latini, L’intrusa di Maurice Maeterlinck, regia di Massimiliano Civica, Claudio e Gertrude sono morti di Mia Malatesta e Francesca Di Fazio, regia di Roberto Latini, Il canto del cigno di Anton Čechov, regia di Clio Saccà, Il paese dei ciechi di Herbert G. Wells, regia di Chiara Callegari, All’uscita di Luigi Pirandello, regia di Clio Saccà, Reunion di Oscar De Summa, regia di Massimiliano Civica.

Back stage Sceneggiato in bianco e nero come negli anni’60

La produzione televisiva, METinTV(aPrato), coordinata da Giacomo Forte per Tv Prato, prevede pillole video, Instant Movie e uno Sceneggiato in bianco e nero come negli anni’60 acura di Massimiliano Civica, John Snelliberg Film e Giacomo Forte. Era già stata avviata la messa in onda di alcuni brevi video a cura di Luca Zacchini e Francesco Rotelli per la presentazione degli spettacoli previsti nel cartellone fino a dicembre, ora interrotta. Attualmente sono in lavorazione e andranno in onda a partire dal 16 novembre, dodici puntate di Posto di Sbocco (da un’idea de Gli Omini, a cura d Giulia Zacchini con Francesco Rotelli, Luca Zacchini e la partecipazione di Paola Tintinelli, in onda ogni lunedì e giovedì alle ore 19) che daranno voce a sfoghi, mancanze, paure e possibilità di persone incontrate in diversi luoghi di Prato – e si sta lavorando alla prima di quattro puntate dello sceneggiato Il giornalino di Maigret (regia di Massimiliano Civica) – un lavoro che partendo dall’idea di una parodia dei vecchi sceneggiati italiani anni ’60, si immagina una inchiesta del Maigret di Gino Cervi nel collegio di Gian Burrasca, dove, tra l’altro, i bambini sono costretti a mettere in scena i racconti mensili del libro Cuore. La messa in onda dello sceneggiato prevede 4 puntate con cadenza mensile a partire da gennaio.

Back stage Sceneggiato in bianco e nero come negli anni’60

Dopo esser stato l’unico teatro in Italia oltre La Fenice di Venezia ad aver ridisegnato in sicurezza le sue sale insieme ad un gruppo di architetti e al proprio personale tecnico, con i palinsesti radiofonici e televisivi il Met è in grado di garantire al suo pubblico la diversa normalità di un nuovo patto “spettatoriale” e a tutti i suoi lavoratori continuità di occupazione.

L’attività programmata per questa fase di chiusura al pubblico dei teatri ha dunque consentito di scritturare gli attori e registi del GLA e di occupare pienamente i lavoratori della Fondazione. Il Consiglio di amministrazione, con il suo Presidente Massimo Bressan, ha inoltre stabilizzato, grazie ad un accordo sindacale, nove lavoratori precari e ha modificato le modalità organizzative di tutti i lavoratori della Fondazione, consentendo di affrontare questo difficile periodo per il Teatro italiano con un modello organizzativo e di produzione che introduce elementi di innovazione e si colloca in controtendenza con quanta accade in gran parte del paese.

Savino Paparella foto di Ilaria Costanza

Sempre in questo momento, in relazione al suo rapporto con il pubblico, il Met ha inoltre colto l’urgenza di dare spazio e voce alle nuove generazioni con un percorso di riflessione su temi sociali e politici mediato dai contesti artistici iniziato a Contemporanea Festival con l’incontro Da Art of Resistance a School of Resistance con il regista Milo Rau e la dramaturg Eva-Maria Bertschy.

Il progetto, avviato già con due incontri svoltisi nelle ultime due domeniche, si sviluppa in 6 laboratori condotti dallo scrittore e giornalista Graziano Graziani che accompagnerà i giovani nella definizione dei temi che saranno al centro di assemblee pubbliche primaverili guidate dagli studenti stessi. Attivisti, esperti, filosofi, ospiti internazionali saranno gli interlocutori dei dibattiti aperti alla comunità di Prato.

Paola Tintinelli foto di Ilaria Costanza

Il Met ha deciso di avviare la pubblicazione de La Falena, una rivista di critica teatrale in versione cartacea e online, e ne ha affidato la direzione a Alessandro Toppi con Lorenzo Donati, Maddalena Giovannelli e Rodolfo Sacchettini. Non si tratta di un house organ del Metastasio, ma di uno strumento che coniuga riflessione estetica, attenzione alle politiche del “sistema spettacolo” e sensibilità all’apertura del teatro alla società contemporanea attraverso voci del panorama critico, artistico, saggistico e accademico, con un politeismo di approcci e la coabitazione di modi diversi di ritrarre e di narrare. A settembre è uscito il numero 1 ed è attualmente in lavorazione il numero 2. Sono previsti due numeri all’anno.

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