Editoriale, fotonotizia — 12/09/2022 at 00:14

L’ultimo saluto dello Studio d’arte Andromeda ad Alessandro Alfonsi

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RUMOR(S)CENA – TRENTO – Lo Studio d’Arte Andromeda non è solo un’associazione culturale ma una famiglia di cui Alessandro faceva parte fin da ragazzo. Per salutarlo abbiamo cercato di raccogliere il nostro comune sentire in questa pagina che leggeró a nome di tutti. Nelle stanze dell’ Andromeda ristagna una certa eco, una sensazione di vuoto che non ci piace: Alessandro se ne è andato, in un attimo, senza poterci dire nulla. E siamo atterriti. Quelle stanze che sono un po’ per tutti noi una seconda casa, per lui lo erano di più. Ha cominciato a frequentarle fin da adolescente, studente della prof. Toti Buratti all’Istituto d’Arte Vittoria. E Toti, che vide in lui talento, gusto grafico e passione per il disegno e l’animazione, lo invitó a frequentare quel gruppo di artisti tanto prolifico e interessante per un giovane come lui. Il suo sguardo affascinato dal nuovo fu fondamentale nel portare a Trento, negli anni 80, le nuove frontiere del disegno di animazione e non solo. Ha scelto poi la carriera di Art Director e Grafico Pubblicitario e la sua vita si è spostata a Milano, patria della pubblicitá ricchissima di stimoli. E poi ancora a Trento ma la sua anima inquieta non si fermava e il Giappone fu per un po’ il luogo giusto per lui. Ma ancora Trento e Andromeda lo richiamarono e da allora è stato la presenza più assidua e costante nella sede di via Malpaga.

È stato un elemento fondamentale per la nostra associazione di cui curava anche la comunicazione. Personalità particolarissima e dai contorni netti, unica, mai banale, piuttosto anarchica, resistente all’omologazione viveva la passione per l’arte con una curiosità verso i nuovi linguaggi e i loro protagonisti: eterno ragazzo stava a suo agio soprattutto tra i giovani. Grafico raffinatissimo è stato consulente anche per noti brand dell’alta moda senza mai alcun protagonismo. Non era comunque mai troppo soddisfatto di sè: una certa inquietudine e un velo di tristezza come back ground hanno condizionato e reso severo il suo sguardo. Ma la sua natura creativa emergeva su tutto, fino a renderlo, in gioventù, animatore e regista di scherzi goliardici a volte irriverenti, spesso plateali, sempre esilaranti. Aveva un’ottima spalla a sostenerlo, ed è proprio Roberto, il suo amico di sempre, che oggi ci strappa ilarità raccontandoci quelle avventure. Il suo spirito divertente lo ha accompagnato sempre: un senso dell’humor tutto suo, condito con poche parole e nessuna risata, ma semmai arricchito da battute secche che potevano diventare taglienti e che hanno strappato qualche lacrima alla vittima di turno anche tra i soci di Andromeda.

Ma la sua anima gentile e generosa vinceva sempre e immediatamente l’amicizia riemergeva col suo buon carico di affetto e di rispetto sancito da una spaghettata e un bicchiere di vino. Tutti noi vorremmo dire tante cose, raccontare mille episodi, ricordare il nostro amico, soprattutto i compagni di più lunga data: la sua prof, i suoi compagni di scuola, e tutti i vecchi e nuovi soci di Andromeda, tutti insieme! Ma siamo troppi…. Alessandro, amico caro, ti vogliamo salutare e ringraziare per quello che sei stato, per ciò che hai fatto per ognuno di noi e per Andromeda. E ti ringraziamo anche per averci strappato un sorriso perfino l’ultimo tuo giorno quando con un piccolo atto teatrale, un elegante colpetto di tacco hai preso lo stesso treno con cui anche la Regina ha scelto di partire, poche ore prima di te. Noi siamo certi di conoscere la direzione del tuo viaggio, e ti accompagniamo tutti insieme verso Est. Ci manchi già, Alessandro, e ci mancherai anche di più. Ciao, buon viaggio da tutti noi.

Testo a cura di Nadia Baldo

L’ultimo saluto ad Alessandro Alfonsi lunedì 12 settembre alle ore 15 nella zona laica del Cimitero di Trento

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