Focus a teatro, Teatro, Va in scena a — 09/03/2019 at 16:19

Quando il teatro fa paura: il Teatro delle Albe con“Saluti da Brescello” e “Va pensiero”

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RUMOR(S)CENA – SALUTI DA BRESCELLO – VA PENSIERO – TEATRO DELLE ALBE – RAVENNA – Quando il teatro fa paura: gli autori di uno spettacolo teatrale che racconta una storia di mafia sono stati querelati dall’ex sindaco di Brescello (in provincia di Reggio Emilia) per diffamazione aggravata. Marco Martinelli è il regista e autore di “Saluti da Brescello” ispirato alla vicenda  di un ex vigile urbano licenziato nel 2002 dall’allora ex sindaco Ermes Coffrini.

A Donato Ungaro, giornalista e vigile urbano fu contestato di aver pubblicato degli articoli sull’infiltrazione della mafia nel suo Comune. Licenziamento contestato successivamente in Tribunale nel quale Ungaro vinse in tutti i gradi di giudizio. Il teatro assolve ad un compito indispensabile nella nostra società, unitamente alla libertà di stampa e di pensiero come previsto dall’Articolo 21 della Costituzione. Raccontare con realtà dei fatti anche quelli scomodi e testimoniare la verità accertata, senza dover essere intimiditi per questo.

Nel 2016 l’amministrazione comunale di Brescello fu sciolta per condizionamenti e infiltrazioni della mafia. Donato Ungaro ha scelto di rendere pubblica la sua storia e il regista Marco Martinelli ne ha tratto il testo per rappresentare a teatro “Saluti da Brescello” e in forma più libera anche“Va Pensiero”. Ora l’intimidazione si è fatta sentire tramite una querela depositata al Tribunale di Milano in cui si diffida di portare in scena lo spettacolo nei confronti di Marco Martinelli (autore), Marco Belpoliti (editore) e di Ermanna Montanari (attrice e non autrice) e anche all’ex vigile Donato Ungaro. In particolare Ermes Coffrini si scaglia contro “Va pensiero” che racconta una storia di un comune in cui si è infiltrata la mafia grazie alla politica che si è fatta corrompere.

Ermanna Montanari e Carlo Martinelli del Teatro delle Albe di Ravenna

La solidarietà delle istituzioni non si è fatta attendere, e anche Libera l’associazione presieduta da Don Luigi Ciotti ha rivolto parole di sostegno a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe di Ravenna: “Un’azione gravissima perché colpisce la libertà d’espressione e dimostra quanto sia difficile parlare di mafia a Brescello, il primo comune sciolto per infiltrazione della criminalità organizzata in Emilia Romagna. Ed è proprio a Reggio Emilia che si è tenuto il processo più importante sulla mafia del Nord Italia. Da Libera Emilia Romagna tutta la nostra solidarietà a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari che hanno fatto del teatro il mezzo per una denuncia coraggiosa».

Fatto ancora più grave è la diffida inviata dal legale di Ermes Coffrini a tutti i teatri che hanno in programma lo spettacolo per cercare di impedire la messa in scena. Un’intimidazione che non spaventa Marco Martinelli il quale si rifà alle sentenze della magistratura nell’aver preso spunto per scrivere il testo teatrale. Il regista dichiara che «Il teatro è atto: atto di coraggio, denuncia del misfatto, matto che crea bellezza. Non ci fermeranno. Chi ci ha querelato ci vuole intimidire e con noi vuole intimidire chi è interessato a rappresentare il nostro lavoro e ha mandato il testo della querela ai teatri e agli organizzatori teatrali per metterli in guardia nei nostri confronti». Sul sito del Teatro delle Albe si può leggere la scheda di presentazione: « Saluti da Brescello parla di un’Italia che sta cambiando, di una regione che si credeva avere tutti gli “anticorpi”, ma che non è risultata immune dalla corruzione. Le statue di Peppone e Don Camillo in un onirico dialogo notturno raccontano la vicenda realmente accaduta a Donato Ungaro, vigile a Brescello licenziato senza giusta causa per le sue denunce sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel paese. Il testo Saluti da Brescello è stato commissionato dal Teatro di Roma a Marco Martinelli per rappresentare l’Emilia-Romagna all’interno del progetto “Ritratto di una Nazione – L’Italia al lavoro”, stagione 2017/2018, curato da Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri, che ha debuttato al Teatro Argentina nel settembre 2017.»

Va Pensiero del Teatro delle Albe

 

 

Lo spettacolo “ Va pensiero” è in programma al Teatro Astra di Torino dal 14 al 17 marzo nell’ambito della stagione del TPE. Una creazione corale, ideata e diretta da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, che racconta il « “pantano” delI’Italia di oggi in relazione alla “speranza” risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi. Il testo si ispira ad un fatto di cronaca: il vigile urbano di una piccola città dell’Emilia Romagna si fa licenziare pur di mantenere la propria integrità di fronte agli intrecci di mafia, politica e imprenditoria collusa capaci di avvelenare il tessuto sociale della regione che ha visto nascere il socialismo e le cooperative. Un nuovo affondo drammaturgico di Martinelli sulla patria amata, perché si ritrovi il senso di parole come “democrazia” e “giustizia”. Lo spettacolo vede in scena l’ensemble del Teatro delle Albe insieme ad altri attori “ospiti” e un coro che eseguirà alcuni brani dalle opere verdiane.»

Al Teatro Ariosto di Reggio Emilia dal 22 al 24 marzo 2019, come ha confermato il direttore del Teatro, Paolo Cantù.

www.fondazionetpe.it

www.iteatri.re.it

www.teatrodellealbe.com

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