Chi fa teatro — 01/12/2015 at 23:11

Applausi a scena aperta: i Premi Ubu 2015

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MILANO – Applausi per chi non è più sulla scena della Vita e del Teatro, come Luca Ronconi e Luca de Filippo ( il suo funerale è stato celebrato a Roma nello stesso giorno della consegna dei Premi Ubu).  Applausi a scena aperta: quella del Piccolo Teatro “Paolo Grassi” di Milano, dove è stata fatta la storia del Teatro, non solo italiano.  Lo spettacolo deve continuare: lo dice la legge, non scritta, di chi fa per mestiere l’attore o l’attrice.  E così gli Ubu sono apparsi per la trentottesima edizione,  all’insegna della condivisione  e perché no, anche del sano orgoglio di essere stato premiato. Il palcoscenico di Via Rovello dove  salire sul podio e ricevere l’ambito Premio, in un’edizione condotta con amabile simpatia da Federica Fracassi e Roberto Dell’Era, musicista del gruppo degli Afterhours.  Un Premio curato dall’Associazione Ubu per Franco Quadri. Una volta all’anno  vengono premiati  chi fa vivere il Teatro e  non smette di credere che possa essere indispensabile.

Federica Fracassi e
Federica Fracassi e Roberto Dell’Era, i presentatori del Premio Ubu 2015

Gli applausi a chi lo ha saputo fare con una costanza – nonostante le onnipresenti difficoltà nel portare avanti una professionalità che permetta di lavorare per una cultura dello Spettacolo. E le parole dei vari artisti davano la misura come tutto questo sia indispensabile. Senza rischio di retorica o di autocelebrazione, la consegna dei Premi, a partire da quello del movimento di Rete Critica, si è svolto all’insegna della massima semplicità, citando i nominati nelle varie terne finali e svelando i vincitori. Dell’esilarante discorso di autopresentazione degli Omini (Premio Rete Critica per la Migliore compagnia), fino alla semplicità di un Massimo Popolizio (miglior attore per Lehman Trilogy), di poche parole ma efficace per spiegare che l’attore fuori scena è un uomo come tutti.

Massimo Popolizio
Massimo Popolizio (Miglior attore per lo spettacolo Lehman 

Un attore che difende il teatro di parola, l’importanza di mantenere una tradizione storica nel recitare drammaturgie interpretate dagli attori. Un professionista in grado di sostenere il ruolo a lui assegnato; colui che rende palpabile una storia scritta per il teatro. E la percentuale di successo di uno spettacolo è data dal suo impegno/interpretazione, come ha voluto spiegare Massimiliano Civica (premio alla Miglior regia per Alcesti), dove l’apporto del regista lo quantifica in un 20/30 per cento e tutto il resto lo fanno gli attori e i loro talento. I suoi ringraziamenti sono stati un tributo per l’affetto e la stima che egli prova sinceramente per le  interpreti di uno degli spettacoli più riusciti della stagione 2014/2015 (visto all’ex carcere delle Murate di Firenze), tra cui figura anche Monica Piseddu (premiata per la categoria Miglior attrice nei ruoli, oltre a quello in Alcesti, Natale in casa Cupiello, Ti regalo la mia morte, e Veronika con le regie di Antonio Latella). Il regista ha voluto umanizzare il più possibile il rito della sua premiazione (come lui stesso dimostra di esserlo anche sul lavoro) e nell’elenco delle persone che sono state citate da Civica, c’era anche la parrucchiera amica della madre, autrice del taglio dei suoi capelli all’altezza dell’evento.  Un ringraziamento che si è trasformato in un puro e godibile momento di teatro.

Massimiliano Civica Miglior regia Ubu 2015
Massimiliano Civica Miglior regia Ubu 2015

Monica Piseddu Miglior attrice Ubu 2015
Monica Piseddu Miglior attrice Ubu 2015

La recensione di Alcesti

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Premi Ubu all’insegna della sobrietà, della certezza che il “teatro non è morto” – come ha giustamente ricordato Federica Fracassi – citando il numero di spettacoli prodotti,  coscienti che farlo in Italia, oggi come oggi, non è la cosa più semplice. Festa del Teatro, tra emozioni sincere condivise da una comunità di intenti, unita e solidale, osservando gli abbracci tra colleghi e e colleghe per esprimere quel sentimento di felicità per chi aveva vinto. Senza differenze tra finalisti e primi arrivati. La conta dei voti è una questione numerica che decreta il vincitore ma quanti sono i lavoratori dello Spettacolo che concorrono alla riuscita di un allestimento? Quanti sono quelli dietro le quinte per far si che ogni sera si vada in scena? A Mario Perrotta, ad esempio,  è stato assegnato il Premio per la categoria Miglior progetto artistico o organizzativo per il Progetto Ligabue. Arte marginalità e follia, realizzato con circa trecento artisti di tutte le categorie in tre spettacoli diversi tra i Comuni di Gualtieri, Guastalla e Reggio Emilia. Un kolossal del teatro. In sala c’era una nutrita rappresentanza del cast, invitata da Perrotta ad alzarsi in piedi per ricevere l’applauso del pubblico e condividere il Premio.   Riconducibile a quel teatro di parola invocato e difeso da molti dei presenti.

Mario Perrotta Premio Ubu 2015 Miglior Progetto e Organizzazione
Mario Perrotta Premio Ubu 2015 Miglior Progetto artistico o  o rganizzazione

La recensione del Progetto Ligabue

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Stefano Massini
Stefano Massini Migliore novità italiana  ricerca dramm.

Come da Stefano Massini (consulente artistico del Piccolo Teatro)  vincitore nella categoria Migliore novità italiana o ricerca drammaturgica per Lehman Trilogy, che ha voluto parlare con estrema semplicità, ricordando la figura di Luca Ronconi, il suo lascito, e portando sul palco Matteo Gatta il più giovane allievo attore della Scuola del Piccolo, incaricato di ritirare il Premio Miglior spettacolo dell’anno (bis di Lehman Trilogy), il quale ha  letto alcune testimonianze scritte dal regista scomparso: Io ho ottant’anni e sono alla fine… Ma voi ne avete venti, ventiquattro, venticinque… Dopo questo momento cosi basso del teatro non potrà che esserci una rinascita e potreste essere proprio voi gli artefici di un modo nuovo di fare teatro” Un pensiero che si può leggere come un testamento morale di cui fare tesoro e tramandare alle nuove generazioni che si vogliono avvicinare a questa arte e coltivarla; cosi come lo ha fatto per un’intera vita, Giuliano Scabia (Premio Speciale Ubu) “per la ricerca, che dura da più di cinquant’anni, sulla drammaturgia e sull’essenza del teatro, un percorso nel fantastico e nel teatro popolare d’arte che individua nella scrittura una via di conoscenza, facendo incontrare poeti e presenze naturali”, e, infine, Carla Pollastrelli per la fondamentale opera di diffusione del pensiero di Jerzy Grotowski attraverso la traduzione e la pubblicazione integrale dei suoi scritti per i tipi di Casa Usher.”

Giuliano Scabia Premio Speciale Ubu 2015
Giuliano Scabia Premio Speciale Ubu 2015

Ad  Olinda di Rosita Volaniper la creazione, nel bosco e nei padiglioni dell’ex manicomio Paolo Pini di Milano, di un vivo festival di teatro che confonde le distanze e indaga le differenze a partire dalla consapevolezza che ‘Da vicino nessuno è normale’. Entrambi Premi Speciali.

Rosita Volani e Thomas_ Olinda Premio Speciale Ubu 2015
Rosita Volani e Thomas ,Olinda Premio Speciale Ubu 2015

Un Premio assegnato da Rete Critica va citato per la sua importanza: Progetto Case Matte di Teatro Periferico.

Una serata speciale anche  per il Premio dedicato a Franco Quadri, il padre degli Ubu, è stato assegnato a Heiner Goebbels, un “Compositore, regista e pensatore tedesco non inquadrabile in categorie predefinite.. autore di un linguaggio artistico e curatoriale attraversato da forte tensione politica”.

Heinrich Goebbels Premio Franco Quadri Ubu 2015
Heiner Goebbels Premio Franco Quadri Ubu 2015

Francesca Fracassi ha voluto poi congedarsi con delle parole che sembravano risuonare nella sala di quello che fu la fucina di tanti successi firmati da Giorgio Strehler, “...È un momento molto duro, questo: non solo per il teatro, ma per il mondo. (…) Uno dei processi tipici del teatro è quello dell’identificazione”. E per non lasciare dubbi sulla “presunta ma inesistente compagnia di ‘giusti‘”, ha espresso un pensiero che non lascia margini di dubbio: “Siamo tutti sbagliati: per questo viviamo… per questo facciamo teatro”. Per questo motivo saremo ancora qui a parlarne.

Scena finale di Progetto Ligabue , Mario Perrotta
Scena finale di Progetto Ligabue , Mario Perrotta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Margherita Palli  autrice del Premio 2015
Margherita Palli autrice del Premio Ubu 2015
Premio Rete Critica 2015
Premio Rete Critica 2015 Omini, Puglia Off, Case Matte Teatro Periferico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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