Culture, Festival(s), Pensieri critici — 27/09/2025 at 19:06

Monticchiello “Avanti Popolo”, festival

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RUMOR(S)CENA – MONTICCHIELLO – (Siena) – Che bella rassegna: Avanti popolo, realizzata dove per oltre 30 anni è stata creata e vissuta l’esperienza storica (per la Storia del teatro italiano), del Festival del Teatro Povero di Monticchiello. Ideato fin dagliro anni Sessanta   dalla comunità del Paese della Val d’Orcia, nel Comune di Pienza, diretto per decenni dall’artista Andrea Cresti, il Festival ancora risplende nelle sue ideazioni così legate agli abitanti e al territorio della Val d’Orcia diretto da Giampiero Giglioni e Manfredi Rutelli. Quest’anno, purtroppo, l’edizione è stata funestata ad agosto da un terribile incendio che ha letteralmente distrutto il magazzino dove erano conservate tutte le scenografie degli spettacoli oltre a materiali elettrici. Per cui è ora aperto un conto corrente per donazioni (www. teatropovero.it).  A seguire, dopo il nuovo spettacolo di quest’anno, come da tradizione fra luglio e metà d’agosto, il 13 e 14 settembre, si è svolta la terza edizione di Avanti popolo. Nella prima giornata abbiamo assistito al forum con i panel: Capitalismo contro democrazia e La guerra e il destino dell’Europa . La rassegna curata dalla direzione artistica da Gea Scancarello e Andrea Criscenti della rete televisiva La 7. Il giorno successivo è stata la volta dei panel: L’illusione dell’opinione pubblica e di Occidente, ideologia o civiltà? Con la partecipazione dei relatori Giuseppe Laterza, direttore dell’omonima casa editrice, Roberta Lippi e Paolo Pagliaro. La seconda sessione di lavoro del 14 settembre con i relatori: Alfredo D’Attorre, Anna Foa e Domenico Quirico. La rassegna è stata organizzata dalla associazione Avanti popolo in collaborazione con la Cooperativa del Teatro Povero di Monticchello.

L’iniziativa è volta alla cura e alla diffusione della discussione pubblica, in piazza, del dibattito politico e socio-culturale che attraversa i nostri tempi, tempi di genocidio, di guerre dentro l’Europa, di allontanamento dei giovani dalla politica, tempi della Rete e del controllo delle piattaforme digitali che governano le scelte di cittadini consumatori a livello internazionale. Una riflessione pubblica sul presente. Sulle logiche del mercato finanziario, sugli equilibri e squilibri mondiali fra borsa, geopolitiche e informazione sulla attuale situazione che come papa Francesco aveva intuito, e pubblicamente registrato, sta accadendo nel mondo globalizzato. Una esperienza che la vedova di Tiziano Terzani ha espresso, con molto pudore, raccontando un po’ di sé, incalzata da domande dei due giornalisti coordinatori, del suo essere nata bambina come cittadina tedesca, ma vissuta- sempre da bambina, nella città di Firenze, nei tempi della seconda guerra mondiale.

Angela Staude

Ospiti nella bella piazza di Monticchiello, dove si affaccia la Cooperativa e il ristorante gestito dalla stessa: la Taverna di Bronzone (mentre nella chiesa medievale accanto si celebravano ben due matrimoni), ci sono stati tre interventi nel primo pomeriggio di sabato 13 settembre : quelli di Riccardo Staglianò, giornalista di Sette-La Repubblica, di Walter Siti noto scrittore, normalista, già professore universitario a Pisa, Giacomo Gabbuti storico dell’economia alla Scuola Sant’Anna di Pisa. E a seguire quelli di Angela Staude, moglie di Tiziano Terzani, Raul Caruso, professore universitario al Sacro Cuore di Milano di Economia Internazionale, Mariarosaria Taddeo, docente alla Oxford University di Digital Ethics and Defence Tecnologies e Alan Turing Institute, advising al Ministero della Difesa inglese. Nella prima sessione Capitalismo contro democrazia Giacomo Gabbuti ha sottolineato l’aumento delle disuguaglianze nel nostro Paese a cominciare dagli anni Ottanta. il capitalismo ha prevalso sulla democrazia. ci sono sempre più ricchi che non sono scalfiti dai processi delle dinamiche della politica mondiale delle democrazie.

L’unico pericolo per loro sono le epidemie, le guerre, i dazi. Oggi i capitali possono essere spostati in Paesi dove non pagare le tasse. Riccardo Staglianò dal canto suo, risponde alle domande dei giornalisti rispondendo: hanno vinto i ricchi. Le destre hanno fatto bene il loro mestiere. Dopo la fase post keynesiana con la fase del neo-liberismo (pensiamo alle destre in lotta contro il sindacato e contro le tasse, da Reagan e Thatcher da Blair a Clinton), non ci sono state politiche occidentali di sinistra. Walter Siti in veste di scrittore, ha indagato nei suoi romanzi, il tema del desiderio che molto ha a che vedere con il capitalismo e il consumo. Siti è Premio Strega 2013, Premio Mondello con Resistere non serve a niente. 

Walter Siti

Non è più così’ chiaro che se lavori puoi pagare. Oggi il desiderio passa anche da un telefonino-il desiderio stesso si può comprare come bene, basti guardare per esempio al ruolo assunto dagli influencer. Alcune categorie di persone infatti, giovani, sono diventate merci loro stesse di sé stessi. E non solo al femminile. Oggi prevale il desiderare l’immagine delle cose. Nei giovani prevale il bisogno di un principe illuminato, un desiderio di autocrazia dove un re o un AD comanda. Un mondo diverso da quello dell’odio-lotta di classe di altre generazioni? Si, l’odio di classe. Il panel successivo: La guerra e il destino dell’Europa si è confrontato con la domanda: cosa fa l’Europa verso questo clima di guerra? I pacifisti sono sbeffeggiati? cosa è successo agli Stati Uniti d’America? Portavano la democrazia nel mondo… in Afghanistan? C’è ancora una possibilità di dialogo? cosa sta facendo Netanyahu in Palestina?  Angela Staude: non può la politica diventare un impulso di odio, (cita spesso suo marito Tiziano Terzani). La prof.ssa Taddeo risponde sull’etica applicata alla difesa. Crede nella funzione della deterrenza, armata e per questa funzione è tardi in Europa. L’America si sta sgretolando. Per Raul Caruso gli Usa stanno mantenendo l’ombrello della difesa. Gli USA hanno l’ossessione della Cina. In Europa sul riarmo ognuno farà per sé. Tutte e due le serate sono confluite in uno spettacolo in piazza, la prima sera col film dedicato alla Palestina No Other Land. La seconda con un concerto rock.

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