stagione teatrale, Teatro — 27/05/2014 at 15:13

In box: per non cadere nella trappola dello scambio

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FIRENZE – Dentro la scatola si mettono le cose che non vogliamo che il tempo ci faccia perdere, i biglietti, d’amore o dei concerti, i sassi trovati al mare, una conchiglia. Piccole cose che fanno la differenza: chiamala vita. Il bando-premio “In box” si apre al pubblico. Per la prima volta non soltanto i responsabili dei trentacinque partner, ed operatori vari, che coordinano la piattaforma vedranno i lavori finalisti ma, in due serate al Cantiere Florida (il 29 maggio) ed al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (il 30), la platea potrà visionare le quattro piece scelte superstiti dalle oltre trecento domande arrivate su video.

Genesiquattrouno
Genesiquattrouno

Il premio nasce nel 2009 per volontà del gruppo senese Straligut, e le prime edizioni si svolgevano nella città del Palio prima della debacle del Monte dei Paschi che ha tagliato fondi e gambe alle manifestazioni culturali. Un appuntamento che è cresciuto piano piano, basti anche consultare l’albo d’oro, da Musella-Mazzarelli passando per Astorri-Tintinelli, fino a Carullo-Minasi, Punta Corsara e Francesco Colella della scorsa edizione. Così come, di step in step sono aumentate le adesioni di enti, istituzioni, teatri. Perché, a differenza di tutti gli altri premi, a decretare la vittoria sono proprio le strutture che non danno un premio in gloria o in denaro ma acquistano repliche dello stesso lavoro. Insomma, si vince una tournée.

Cantare all'amore
Cantare all’amore

Lo scorso anno Punta Corsara, con “Il convegno”, ottenne 17 date, ad incasso garantito a 1.000 euro l’una; un buon trampolino in fatto di sostegno economico e di visibilità nazionale. Già perché ora i partner si sono aperti a ventaglio con la Toscana in prima linea, dagli Straligut alla Fondazione Toscana Spettacolo, dal Florida al Teatro delle Arti, Armunia di Castiglioncello, Kilowatt di Sansepolcro, Murmuris, Zoom Festival, ma intercettando anche istituzioni di altre regioni, come l’Amat delle Marche, l’Associazione teatrale fra i comuni del Lazio, Piemonte dal vivo, Operaestate di Bassano, Santarcangelo ed il Teatro Pubblico Pugliese insieme a moltissimi altri provenienti da quattordici realtà territoriali.

Orfeo ed Euridice
Orfeo ed Euridice

Una rete a tutti gli effetti, di collaborazione e scelte condivise. Il logo è una scatola, forata per occhi e bocca, di quelle che ricordano una rapina in banca, i film dell’orrore o Halloween. “Un premio che vuole sostenere, promuovere e far circuitare il teatro emergente, garantendo anche dignità al lavoro delle compagnie”, spiega Fabrizio Triscani dei capofila Straligut. In sei anni hanno partecipato 1.500 spettacoli. Non è un festival e non è neanche una vetrina ma una “fiera teatrale”, una direzione artistica condivisa, una buona pratica del teatro.

L'uomo nel diluvio
L’uomo nel diluvio

Chi sono e quali sono i quattro finalisti: “L’uomo nel diluvio” di Amendola/Malorni, un solo che indaga la metafora del diluvio universale con punte rivolte ai naufragi, esistenziali e reali; “Cantare all’amore” della Ballata dei Lenna, premiato al Fringe di Napoli, due sorelle ed un sarto ed un amore impossibile, “Orfeo ed Euridice”, di Eco di fondo per la regia di Cesar Brie sull’accanimento terapeutico, e “Genesiquattrouno” di Bruno-Villano partendo da Caino ed Abele.

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