Chi fa teatro — 26/02/2020 at 14:01

Teatro di Rifredi,lo sguardo dello spettatore: un occhio privilegiato

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RUMOR(S)CENA – TEATRO DI RIFREDI – FIRENZE – Lo sguardo dello spettatore:un occhio di riguardo verso il palcoscenico e gli attori sulla scena. Il pubblico ha la capacità di osservare, valutare, “giudicare” ed esprimere un commento autorevole sull’esito di uno spettacolo? Assolutamente si, specie se è un frequentatore assiduo a teatro e la sua capacità analitica esperienziale si avvale di un numero considerevole di spettacoli visti. Il primo critico nei confronti dell’artista, ruolo inteso come libero osservatore senza preclusioni di sorta e finalizzato al piacere di assistere ad una rappresentazione teatrale. Per un artista ma anche per chi ha il compito di scrivere e recensire, i commenti degli spettatori resi pubblici (i social sono ormai lo strumento privilegiato per comunicare), assumono un’importanza primaria quando si dimostri la pazienza e l’umiltà di condividerli senza per questo rinunciare al proprio personale giudizio di merito. L’artista si rivolge in primis allo spettatore ed è quest’ultimo il suo destinatario principale a cui affidare il proprio lavoro per ottenere il plauso finale. Al Teatro di Rifredi a Firenze è una prassi consolidata l’esercizio di commentare gli spettacoli da parte di un pubblico affezionato a questo teatro: la partecipazione fidelizzata è una prova dell’eccellente lavoro della direzione artistica di Giancarlo Mordini, Angelo Savelli e di tutto lo staff che ci lavora, capaci di aver creato intorno al “luogo deputato per gli spettacoli” un terreno fertile su cui far crescere la cultura della visione partecipata intesa come forma di aggregazione sociale. È sufficiente frequentare una sera questo teatro per rendersene conto di persona. Così è stato anche per lo spettacolo “Tre rotture” di Rémi De Vos e rappresentato per la prima volta in Italia grazie alla traduzione e regia di Angelo Savelli, con l’interpretazione superba di Monica Bauco e Riccardo Naldini. La drammaturgia contemporanea al servizio di un’attualità capace di raccontarci storie di quotidiana “anormalità”; spesso trascurate da chi dovrebbe offrire un servizio adeguato alla società (italiana nello specifico) in costante involuzione e regressione: vedi la crisi dei rapporti coniugali, affettivi, sentimentali, tra marito e moglie, uomo e donna, oggetto della triste e perdurante cronaca nera di cui siamo testimoni impotenti e con responsabilità gravi nell’omettere il problema.

 

Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi
TRE ROTTURE
Progetti
di Rémi De Vos
traduzione e regia di Angelo Savelli
con Monica Bauco e Riccardo Naldini
scene di Federico Biancalani – musiche di Federico Ciompi
luci di Roberto Cafaggini – foto Francesco Niccolai
assistente e figurante Pietro Grossi

in scena al Teatro di Rifredi dal 11 al 15 febbraio 2020


” Dissacrante,divertente, a tratti surreale. Tre flash diretti alla mente e allo stomaco, come saette. Complimenti. Teatro di qualita’ “

firmato: Annamaria Tedde


Tre rotture” di Rémi De Vos è un testo straordinario, un virtuosismo drammaturgico e linguistico che la regia funzionale di Angelo Savelli valorizza anche meglio del già applaudito “Alpenstock”. L’implosione della coppia (Monica Bauco e Riccardo Naldini gli interpreti) è il filo conduttore di tre brevi atti che avanzano a raffiche di umorismo e colpi di scena. La creatività di questo autore francese venuto dalla strada e scoperto in Italia al #TeatrodiRifredi, da oltre vent’anni addita il degrado dell’Europa borghese, spesso razzista e omofoba, come racconta il libro presentato ieri con i testi migliori. Un libro per godersi la neolingua di De Vos, tradotta da Antonella Questa e Savelli, veicolo di una “realtà aumentata” in cui ciascuno riconoscerà almeno un po’ il proprio quotidiano.

firmato: Simone Fortuna


Quanta qualità “viva e pungente” in questo straordinario spettacolo che intrattiene, diverte e ci riabilita con le quotidiane questioni di tre coppie…questioni che possono apparire banali…ma non lo sono affatto…e se tutto è scritto da un autore “attuale” davvero tagliente e sapiente quale è Remi De Vos (che ieri ho avuto il piacere di conoscere alla presentazione del suo interessante libro di testi teatrali)…e se i dialoghi sono supportati da due strepitosi attori quali Monica Bauco e Riccardo Naldini che con un ritmo al limite dell’apnea ci raccontano in maniera esilarante l’angosciosa incomunicabilità della coppia fino all’inevitabile sfinimento di un rapporto destinato a fatale sepoltura…se tutto è “cucito” da uno straordinario Angelo Savelli in una incalzante regia…e se il tutto si incornicia dentro una scenografia essenziale quanto efficace e visivamente appagante….si ottiene uno SPETTACOLO…da vedere e direi…rivedere !!!…grazie a Giancarlo Mordini e Angelo Savelli per questi “doni” preziosi rivolti a chi davvero ama il “buon” Teatro !!!

firmato: Anna Maria Buroni


La coppia può essere dolcezza, amore e mutuo soccorso. Ma può anche essere un crudele ricettacolo di rancori covati, desideri inespressi, prigionie e vendette. Che c’è di meglio, nella settimana di San Valentino, dell’andare al Teatro di Rifredi a vedere “Tre rotture”?

firmato: Grazia Francesca Ramerini

 

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