Chi fa teatro, Teatro Sociale, Va in scena a — 25/07/2021 at 21:07

Naturae. La valle dell’annientamento III quadro. Regia di Armando Punzo. Compagnia della Fortezza

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RUMOR(S)CENA – VOLTERRA – Va in scena dal 25 luglio al 1 agosto 2021 nella Fortezza Medicea/Casa di Reclusione di Volterra lo spettacolo Naturae. La valle dell’annientamento III quadro, regia e drammaturgia di Armando Punzo. Due repliche al giorno: alle 15 e alle 17. «La saga iniziata con il primo spettacolo su Shakespeare nel 2015 doveva concludersi quest’anno con l’ultimo atto di Naturae, ma la pandemia ci ha costretti a interrompere il lavoro agli inizi di marzo e a riprenderlo a fine maggio. Il tempo rimasto era troppo breve per realizzare il finale che stiamo immaginando da anni. Perciò questo spettacolo non sarà un approdo ma la soglia necessaria da attraversare prima di raggiungere l’ottava valle nel prossimo anno».

Se davvero desideri giungere a quella sublime stazione,sappi che dovrai uscire da te stesso e salire sul cavallodell’inesistenza. Indossa l’abito del nulla, riempi il calicedel vino dell’annientamento e bevilo di un fiato! Getta ilmantello di “ciò che fu” e ricopriti con quello di “ciòche non fu”.Farîd ad-din Attâruna produzione:Carte Blanche – Tieffe Teatro

Fortezza Medicea – Volterra
25 luglio ore 17 e dal 26 luglio al 1 agosto 2021 ore 15 e ore 17

regia e drammaturgia Armando Punzo
musiche originali e sound design Andrea Salvadori
scene Alessandro Marzetti Armando Punzo
costumi Emanuela Dall’Aglio
coreografie Pascale Piscina
aiuto regia Laura Cleri
organizzazione generale  Cinzia de Felice
assistente alla regia Alice Toccacieli

aiuto scenografo Yuri Punzo
assistenza ai costumi Tarek Omezzine, Fan Faquan, Saverio Barbera, Romeo Bogdan Erdei
collaborazione alle scenografie Luca Dal Pozzo, Marian Iosif Petru, Domenico Prospero
collaborazione drammaturgica Alice Toccacieli, Francesca Tisano, Fabio Valentino, Paul Cocia
collaborazione artistica: Elisa Betti, Giulia Guastalegname, Luisa Raimondi

foto di scena  Stefano Vaja
documentazione video Francesco Zollo  – Nico Rossi / Vai Oltre!

In scena
Ciro Afeltra, Endrit Bajara, Saverio Barbera, Franco Bellingheri, Amaell Ben Nour,  Filippo Bonura, Claudio Borgarelli, Abderraim Bournik, Paolo Brucci, Valentin Bukur, Maxwell Caratti, Daniel Chukwuka, Paul Cocian, Giuliano Costantini, Ismet Cuka, Fabio Desogus, Lucio Di Iorio, Armando Di Puoti, Fabrizio Di Pasquale, Domenico Donato, Youssef Elkalidi, Bogdan Erdei Romeo, Antonio Faedda, Faquan Fan, Salvatore Farina, Giovanni Fontana, Federico Furlan, Salvatore Giordano, Francesco Guardo, Antonio Iazzetta, Fraj Immami, Naser Kermeni, Nik Kodra, Urim Laci, Jie Lin Jie, Giuseppe Licata, Amid Maatoui, Vito Maenza, Mbaresim Malaj, Jetmir Marku, Emanuele Matarazzo, Luca Matarazzo, Paolo Matija, Amin Montassir, Antonio Nastro, Arjon Nezhai, Tarek Omezzine, Marian Petru Iosif, Fabio Prete, Domenico Prospero, Ciprian Putanu Marius, Simone Rampin, Hamadi Rezeg, Elio Rorondale, Adrian Saracil, Ivan Savic, Vincenzo Sorio, Marjan Stamate, Salvatore Stentardo, Timon Tarantino, Mestan Thaqui, Fabio Valentino, Biagio Vecchio, Alessandro Ventriglia, Salvatore Vinci, Tony Waychey, Carlo Zingarello, Peng Zhi Zou.
Armando Punzo, Andreino Salvadori, Isabella Brogi, Gaetano Spera, Francesca Tisano, Elisa Betti, Giulia Guastalegname 

Sette anni, come le sette valli del Verbo degli Uccelli. Sette gli anni trascorsi dal primo lavoro contro Shakespeare, sette dall’inizio di una rivolta umana e filosofica che non accetta limiti. Sette anni di pura ricerca. Sette il numero felice. Come sette sono i giorni della creazione. Sette i colori avuti in dono dalla vita. Sette i mari e gli oceani interiori che abbiamo dovuto attraversare per sfuggire a noi stessi e cercare riparo nell’arte e nell’amore. Sette i giorni della settimana che scandiscono il nostro tempo con i suoi pianeti e il sole che illumina il tutto. Mentre il tempo ordinario scandiva gli attimi della nostra esistenza, i giorni, i mesi, gli anni, un altro tempo si istituiva in noi. Tempo passato nello spazio miracoloso del teatro come avvicinamento all’immagine potenziale di noi stessi, a una conoscenza altrimenti a noi preclusa. Un nuovo uomo. Sette le ossa del piede umano, sette le vertebre cervicali. Il sogno di un uomo che vogliamo imporre alla realtà. Una ricerca affannosa di alleati. Borges. Borges come compagno di viaggio, Borges che ci dice che la realtà non è altro che una delle infinite possibiltà. Gli opposti ancora presenti in noi. L’unità che ancora ci sfugge. Un mondo che vuole rinchiudersi e un mondo che vuole aprirsi. Immagini, ipotesi, illuminazioni, tentativi, visioni. Sette le virtù. Sette i peccati capitali. Sette gli Dei della felicità del Buddismo e dello Schintoismo. Sette gli attributi di Allah. Vita, conoscenza, potenza, volontà, vista, udito, parola. Sette i libri della Bibbia. Sette i Chakra. Sette le meraviglie del mondo. Sette i metalli in alchimia. Sette le vocali. Sette i cieli. La valle dello stupore finalmente raggiunta. Una biblioteca infinita. La biblioteca del mondo. Il libro dei libri che stiamo scrivendo. Le Entità che cerchiamo di far emergere in noi. Abitano nella loro patria, ma come stranieri, partecipano a tutto come cittadini, e tutto sopportano come forestieri; ogni terra straniera è loro patria e ogni patria è per loro terra straniera. Dimorano sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Innocenza, Armonia, Letizia, Luce, Respiro, Vento dolce, Vento luminoso, Anima, Mondo che si ritrae, Principio Speranza, Uscite dal Mondo, Il Cacciatore celeste, Il Distillatore della vita, Vita mancata, Aurora, Natura, Infinito. Per arrivare all’Annientamento in vista della più difficile delle valli, quella della Permanenza.

Armando Punzo

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