Chi fa teatro — 23/12/2015 at 23:02

Il Minotauro secondo Zaches Teatro

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EMPOLI – In prima nazionale dentro lo spazio multifunzionale di Giallo Mare Minimal Teatro,  diretto da svariati anni da Renzo Boldrini attore e regista, da sempre attento al teatro delle nuove generazioni, è andato in scena un elegante lavoro della giovanissima Compagnia Zaches: Il Minotauro. Teseo in quanto eroe, ha molti nemici e tanti di questi deve accoppare, fino al più temibile: il Minotauro. Ma così recita il mito e non se ne può uscire se non percorrendo tutto l’iter delle morti seriali necessarie. Nelle versioni davvero molteplici e sempre attualissime come lo sono i classici di ogni tempo e provenienza geografica e multietnica, la storia di Teseo (con le relative costellazioni ad intreccio delle genealogie familiari sia umane che divine) è una fra le più suggestive e saccheggiate sia in teatro che in letteratura e in arte. Il rischio della scelta Zaches di cimentarsi in questa complessa tematica, poteva essere quella di una sovraesposizione. Invece così non è perché la temperatura di questo Minotauro è sintetica, sobria e affascinante. Riunite in prima linea le competenze della Compagnia fra le giovani italiane riconosciute da MIBACT e con già un bel medagliere anche internazionale, sono il teatro-danza e il teatro di figura fino al teatro d’ombre, che permette loro di stagliare in scena delle figure di algida quintessenza formale con l’aiuto fondamentale di un apporto luci sonoro,  di costumi e di maschere che farebbe invidia ad un trattato sia pure ipertestuale o anche on line della storia dell’arte.

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Naturalmente qui di teatro si tratta e di arte dal vivo dove non c’è sipario ma quadri a scomparsa mentre in proscenio si svolgono le principali scene del la narrazione. Il mix che crea la bellezza espressiva è proprio l’intreccio sapiente di microazioni dei tre attori-danzatori in scena e la calmierazione o esaltazione tecnica degli effetti emotivi e fantasmatici sullo spettatore di quanto si osserva e ascolta. Questo intreccio di corporeità, anche con il sussidio di strumenti tradizionali del teatro insieme alle tecniche più recenti delle tecnologie, fanno sì che questo lavoro sia contemporaneamente adatto alla didattica (lo spettacolo è anche rivolto a ragazzi in età dalle scuole medie inferiori) nonché ad un pubblico appassionato non tanto al teatro calligrafico quanto alla contaminazione dei linguaggi più attuali della scena contemporanea.

Compagnia Zaches
Coreografia regia e drammaturgia di Luana Gramegna
Scene luci costumi maschere di Francesco Givone
Progetto sonoro e musiche originali di Stefano Ciardi
Con Gianluca Gabriele, Anna Solinas e Eugenia Coscarella
Spettacolo consigliato per ragazzi dagli undici anni in su

Visto a Empoli, Giallo Mare Minimal Teatro, il 18 dicembre 2015

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