Teatro, Va in scena a — 23/10/2020 at 10:53

Stay Hungry. Indagine di un affamato di e con Angelo Campolo al Teatro Portland di Trento: “La Bella Stagione”

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RUMOR(S)CENA – PORTLAND TEATRO – Venerdì 23 ottobre alle 21.00 va in scena al Portland Teatro di Trento” Stay Hungry. Indagine di un affamato” della compagnia DAF – Teatro dell’esatta fantasia di Messina. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Angelo Campolo ed ha vinto il Nolo Fringe Festival Milano nel 2019 ed il Premio In-Box 2020. A più di sei mesi dall’ultima serata di spettacolo proposta nell’ambito de “La Bella Stagione”, il Teatro Portland riapre al pubblico ” con il primo appuntamento della rassegna di teatro civile e della contemporaneità. A causa delle norme per la prevenzione del Covid – 19, l’ingresso sarà molto ridotto: gli spettacoli saranno destinati ad un pubblico davvero ristretto, intimo, al massimo 34 persone a differenza delle stagioni “ordinarie” dove si raggiungevano anche gli 80 posti. “Stay Hungry. Indagine di un affamato” è diventato in brevissimo tempo un cult a livello nazionale nell’ambito del teatro civile. Angelo Campolo racconta la sua esperienza sia professionale che umana vissuta a Messina, la sua città, durante un percorso formativo teatrale destinato a dei migranti. Il racconto di questa esperienza permetterà di ascoltare sia storie di vita che di teatro, storie di accoglienza e rifiuto in una narrazione che permetterà di mostrarci a doppio binario due universi di fame e resistenza: storie di migranti e artisti. 

Angelo Campolo


La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per il racconto aperto al pubblico dell’avventura di Angelo Campolo, attore e regista messinese, diviso tra Milano e Messina, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono,  bene e male sono divisi da confini incerti e tutti i personaggi sono segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini. 

Tre anni di vita, tra il 2015 e il 2018, diventano il racconto di un’Italia che schizofrenicamente ha aperto e poi richiuso le porte dell’accoglienza, lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido (eccessivamente entusiastico) di Integrazione. Nel racconto del protagonista teatranti e migranti si ritrovano insieme, sempre con minor occasione di colmare la propria fame di vita e di senso in una società come la nostra, ritrovando nel gioco del teatro un’arma inaspettata per affrontare la vita. 

L’ideazione scenica curata da Giulia Drogo prevede un impianto semplice, come richiesto dallo spettacolo che deve adattarsi in diverse tipologie di spazi.  La scena, idealmente divisa in due sezioni, prevede sul fondo un’area di ricerca (tavolo, computer, microfoni, schermo sul quale proiettare il materiale richiesto dal bando che scandisce i capitoli della narrazione) e davanti, in proscenio, a contatto con gli spettatori, lo spazio/laboratorio dedicato al racconto, lì dove i numeri e le fredde categorie burocratiche si traducono in anime, volti, storie, nomi, rivissuti da Angelo Campolo in un dialogo confidenziale e appassionato con il pubblico.”

Angelo Campolo

DAF Teatro dell’esatta fantasia
STAY HUNGRY – Indagine di un affamato
di e con Angelo Campolo 
ideazione scenica Giulia Drogo 
assistente alla regia Antonio Previti  

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