musica e concerti — 23/02/2015 at 18:40

“Grazie Claudio”: la musica ha risuonato nel suo Teatro

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FERRARA – “Grazie Claudio per averci donato questo gioiello”. Sono le parole di ringraziamento pronunciate da Daniele Gatti al termine del concerto da lui diretto con la Mahler Chamber Orchester al Teatro Claudio Abbado di Ferrara, in occasione del primo anniversario della scomparsa del celebre direttore d’orchestra. Ferrara Musica ha voluto ricordarlo con un programma di iniziative ed eventi culturali e musicali celebrativi, culminati con l’esecuzione delle sinfonie n.1,2,3 di Beethoven. Musica sinfonica per ricordare chi ha dedicato tutta la sua vita al fine di diffondere l’amore e la passione per la cultura delle arti e della musica prima di tutto. Una dedizione assoluta che ha visto in Abbado un fondatore di orchestre giovanili divenute negli anni formazioni musicali di livello eccelso, come in questo caso la MCO. Ensemble riconosciuta come tra le più qualificate e prestigiose a livello internazionale, chiamata ad esibirsi in tournée  in tutto il mondo per circa duecento giorni, comprese le residenze. 35 paesi in cui ha suonato  e dal 1998 è anche orchestra residente a Ferrara. Fondata nel 1997 da orchestrali della Gustav Mahler Jugendorchester e con il sostegno di Abbado, si è potuto costituirla e proprio a Ferrara verrà chiamata per suonare il Don Giovanni di Mozart dopo averlo rappresentato al Festival di Aix-enProvence.

fotografie di Marco Caselli Nirmal
fotografie di Marco Caselli Nirmal

Un’edizione lirica che resterà negli annali della storia della musica. Il concerto in memoria del direttore scomparso nel 2014 rappresentava l’occasione di rievocare ricordi indimenticabili che lo stesso Teatro Comunale conserva come un lascito prezioso. Una direzione sobria quella di Daniele Gatti senza spartito, intensa e comunicativa nel lasciar fluire le intense melodie delle tre sinfonie.  Non c’è mai la volontà di primeggiare e l’ensemble segue con meticolosa attenzione il gesto del suo direttore.  Programma di sala scelto per riservare l’omaggio doveroso alla figura carismatica di Abbado, senza musiche sensazionaliste o di facile impatto emotivo. Beethoven si presta a toccare registri emotivi dove l’ascolto si concentra sull’essenzialità dei colori e delle tinte orchestrali. Il direttore Gatti consapevole di celebrare la commemorazione del suo illustre collega ha dato spazio ad un sinfonismo di ampio respiro e con la Sinfonia n. 5 in Do minore op. 67 offre un’esecuzione suggestiva e ricca di sfumature. La musica protagonista assoluta offerta da una formazione impeccabile.

 

fotografie di Marco Caselli Nirmal
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