RUMOR(S)CENA – MERANO – (Bolzano) – ll culmine di una stagione di successo: al Kursaal di Merano la Filarmonica di Dresda, diretta da Dima Slobodeniuk, proporrà opere di Mozart e Sibelius. Lunedì 22 settembre alle ore 20.30 il concerto di chiusura del Südtirol Festival di Merano. Sul podio Dima Slobodeniuk e al pianoforte Boris Giltburg.
Dio avrebbe “gettato dei piccoli sassi per formare un mosaico” e chiesto di “metterli insieme correttamente”; così Sibelius descrive il lavoro sulla sua Seconda Sinfonia. Nel 1899 elabora un tema del finale al pianoforte, mentre altri “sassolini” li raccoglie nello studio dell’editore Karl Fredrik Wasenius. Nel 1901 annota ulteriori schizzi a Rapallo e a Firenze. Inizialmente il compositore vuole rappresentare musicalmente l’inseguimento del libertino Don Giovanni da parte del “convitato di pietra” dall’opera di Mozart “Don Giovanni”. In seguito, intende combinare questi frammenti in poemi sinfonici ispirati alla “Divina Commedia” di Dante. Alla fine, ne nasceranno i quattro movimenti di una sinfonia. La Filarmonica di Dresda eseguirà questo capolavoro dopo il Concerto per pianoforte e orchestra in re minore KV 466 di Wolfgang Amadeus Mozart, la cui partitura, a differenza di quanto avveniva fino ad allora, non lascia il palcoscenico esclusivamente allo strumento solista, ma mette in scena un duello carico di tensione con l’orchestra, come partner alla pari.

Sicuri di sé e affamati di musica: nel 1870, alcuni cittadini di Dresda presero l’iniziativa e fondarono la Filarmonica di Dresda (Dresdner Philharmonie). Offrorono al complesso (allora chiamato Stadtkapelle) la possibilità di organizzare concerti nella loro casa delle corporazioni (Gewerbehaus) e parteciparono essi stessi come pubblico attento. A partire dal 1885 si tennero regolarmente concerti filarmonici, finché, nel 1923, l’orchestra assunse il nome che porta ancora oggi. Nei primi decenni, compositori come Brahms, Tchaikovsky, Dvořák e Strauss diressero le proprie opere dal podio. A partire dal 1934, Paul van Kempen trasformò l’ensemble in un’orchestra di altissimo livello. Dopo di lui, furono Kurt Masur (dal 1994 anche direttore onorario), Marek Janowski, Rafael Frühbeck de Burgos e Michael Sanderling a lasciare il segno sull’orchestra. L’orchestra promuove i giovani talenti attraverso la Kurt Masur Akademie. Dal 1937 iniziò a registrare dischi. Oggi la discografia della Dresdner Philharmonie conta quasi 330 opere. A partire dalla stagione 2025/26, Sir Donald Runnicles sarà il direttore principale della Dresdner Philharmonie.

Dima Slobodeniuk è molto apprezzato sia dal pubblico che dalle orchestre per la sua competenza musicale e le sue interpretazioni profonde, qualità che lo hanno reso uno dei direttori più richiesti della sua generazione. Ha studiato violino presso l’Accademia Sibelius di Helsinki, dove ha poi proseguito la sua formazione con studi in direzione d’orchestra. Dal 2013 al 2022 è stato direttore musicale dell’Orquesta Sinfónica de Galicia e dal 2016 al 2021 direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Lahti, nonché direttore artistico del Festival Sibelius. Con l’Orquesta Sinfónica de Galicia, negli ultimi anni ha creato una vasta e acclamata mediateca con registrazioni di concerti dal vivo.Dima Slobodeniuk collabora regolarmente con le principali orchestre del mondo. Tra le sue pubblicazioni più recenti figura il Concerto per violoncello di Esa-Pekka Salonen con la Rotterdam Philharmonic Orchestra e Nicolas Altstaedt, che gli è valso un ICMA Award.

Il pianista Boris Giltburg è acclamato a livello internazionale come interprete altamente sensibile, empatico e coinvolgente. I critici lodano la sua “linea melodica cantabile, le diverse sfumature del tocco e l’ampia gamma dinamica che gli consentono grandi slanci di energia” (Washington Post), nonché il suo approccio appassionato e narrativo all’esecuzione. Si esibisce regolarmente nelle sale da concerto più prestigiose del mondo. Boris Giltburg registra in esclusiva per Naxos dal 2015. Ha vinto l’Opus Klassik Award per la migliore incisione solistica del Concerto per pianoforte n. 2 di Rachmaninov e degli “Études-tableaux”, un Diapason d’or per i Concerti per pianoforte e il suo arrangiamento del Quartetto per archi n. 8 di Shostakovich, nonché un Choc de Classica Award per i Concerti n. 1 e 4 di Rachmaninov e la “Rapsodia su un tema di Paganini”. Ha inoltre ricevuto un Gramophone Award per il Quintetto per pianoforte di Dvořák, registrato con il Quartetto Pavel Haas, oltre a un Diapason d’or e un altro Choc de Classica per la loro pubblicazione congiunta del Quintetto per pianoforte di Brahms. Nella stagione 2025/26, Boris Giltburg sarà Artist in Residence della Filarmonica di Dresda.




