Spettacoli — 21/02/2023 at 09:28

I Treni della Felicità “viaggiano” al Teatro della Tosse di Genova

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RUMOR(S)CENA – GENOVA – Dal 23 al 25 febbraio 2023  va in scena nella Sala Trionfo del Teatro della Tosse “I Treni della Felicità”, lo spettacolo ideato e diretto da Laura Sicignano e coprodotto da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Associazione Madé. Un mito di fondazione dell’Italia, una vicenda dimenticata dai libri di storia, un racconto di ricostruzione sulle macerie, vissuto e sognato attraverso la solidarietà tra donne, in uno spettacolo scritto a quattro mani da Laura Sicignano e Alessandra Vannucci e interpretato da Fiammetta Bellone, Federica Carruba Toscano ed Egle Doria che indaga dal punto di vista femminile un episodio del secondo Dopoguerra, in una riflessione sulla maternità come condizione non solo biologica, ma anche etica e politica.

I “treni della felicità” sono quei convogli che tra il 1946 e il 1947, su iniziativa delle donne della neonata Udi, trasferirono “in Alta Italia” circa 70mila bambini che si trovavano in condizioni di assoluta miseria, i quali vennero ospitati da famiglie che, pur non essendo ricche, li accolsero come figli propri. Si intrecciarono così storie di abbandoni e di accoglienza, di ferite e suture, di dialetti incomprensibili da imparare a decifrare, storie emotive di relazioni e di affetti che poi durarono nel tempo. Storie di chi sapeva costruire comunità.

In scena tre donne, di età diverse e di diverse zone d’Italia, che interpretano sé stesse e si interrogano su quanto Storia e Memoria abbiano contribuito a costituire le loro identità presenti. Si chiedono attraverso quali meccanismi narrativi ciò sia accaduto, nel delicato equilibrio tra la finzione e la realtà del teatro. Indagano se e come sia possibile raccontare una storia del passato anche attraverso il proprio corpo e la propria biografia.

Le attrici interpretano con minime trasformazioni del corpo personaggi diversi, con la delicatezza che richiede il maneggiare storie di vite vere, comprese le loro. Si fanno attraversare da quasi un secolo di storia, tra violenze insopportabili ed eroismi dimenticati, accompagnate dalle musiche dal vivo di Edmondo Romano, unico uomo in scena, in grado di dialogare con loro attraverso la musica, il ritmo e il rumore, per creare un mondo sonoro che evoca tempi e spazi reali e immaginari.

«Lo spettacolo prosegue la mia ricerca sulla storia delle donne, degli eroi perdenti e dimenticati, sui viaggi nello spazio e nel tempo – commenta Laura Sicignano –. Ne I Treni della Felicità, le donne sono ricostruttrici sulle macerie. Entrano in scena per mettere a posto, secondo un ordine differente. Usano spazio e cose in modo differente. Cospargono di fiori la morte. Sono operose senza tregua: anche quando riflettono sul senso della Storia, stendono lenzuola; anche quando si riuniscono per riprogettare il mondo, maneggiano la lana. Hanno a disposizione molto poco per creare un mondo nuovo, ma lo fanno con intelligenza, fantasia e libertà. Devono inventare un nuovo linguaggio e nuovi valori, per ricostruire dalle macerie e lo fanno a partire dal lavoro in scena. Devono lottare contro l’oblio per ricostruire».

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