Teatro, Teatro recensione — 11/07/2015 at 22:16

Ironie fra musica e parole a Inequilibrio Festival

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CASTIGLIONCELLO (Livorno) – In uno spazio bellissimo, completamente affrescato, del Castello Pasquini chiamata  Sala del thè, dove la calura corrodeva anche i ventagli delle signore, Luca Scarlini figura molto nota della scena teatrale italiana, ci ha deliziato con una performance d’autore, afferrandoci per mano e accompagnandoci dentro una storia, anzi: un match (Prima le parole e poi la musica cronache del match Mascagni- D’Annunzio) davvero poco conosciuto o perlomeno indagato nella storia della cultura italiana del primo Novecento. Si tratta della narrazione del rapporto fra due colonne di intellettuali che riempivano scene e salotti dei tempi, italiani ed internazionali, un personaggio della lirica-il livornese Pietro Mascagni e della letteratura italiana- il poeta vate Gabriele D’Annunzio.

Luca Scarlini foto di  Lucia Baldini
Luca Scarlini foto di Lucia Baldini

Divertentissimo, carismatico, ricco di calembours, colto e raffinato ma con tutto lo sberleffo che solo un uomo di teatro può gestire e restituire in scena andando a rafanare fra storie pubbliche e private di due personalità di spicco dell’epoca e tuttora assai famose, proteso in una affabulazione colta ma autoironica come il sottotesto comporta, Luca Scarlini ha scandagliato da scrittore e narratore drammaturgo qual’ è, l’intreccio di due personalità che si sono odiosamate. Il risultato è un mix fra lectio magistralis e narrazione colta. Dove inserti lirici di alto livello, voci e direzioni orchestrali in presa diretta ascoltate e apprezzate da un pubblico attento e divertito, si incrociano con storie assai meno levigate, un po’ fra il boudoir e il salotto mondano.

Attraversamenti
Attraversamenti

Altro interessante contributo dentro il bel festival Inequilibrio è quello di Nerval Teatro con ATTRAVERSAMENTI di Maurizio Lupinelli una rivisitazione da Beckett partendo da Aspettando Godot per passare a Finale di partita e fino a Giorni felici. Al solito: quando il critico si confronta col teatro del disagio ha bisogno di occhiali spessi per mettere a fuoco la complessità che si cela dietro spettacoli a volte davvero magici e coinvolgenti. E così è per questa nuova prova di Lupinelli e dei suoi attori in scena. Beckett si presta- e come non potrebbe- a innescare scenari e personaggi duttili e quindi ideali da far compenetrare a maschere e corpi che ben assorbono il tema delle diversità essendone protagonisti nella vita reale. E’ così che il regista riesce a inventare uno spazio perfettamente beckettiano con tanto di bidoni ad uso di praticabili e stralunate figure maschili e femminili- con deliziosi bambini a fare da intermezzi trasmettendo anche con l’aiuto di suoni e coreografie essenziali ma efficaci-le scene sono state realizzate tramite la terapia occupazionale dalla cooperativa sociale Nuovo Futuro.

Attraversamenti
Attraversamenti

E poi i Gogmagog con Matrimonio segreto di Virginio Liberti, fondatore di Egumteatro. In scena il dialogo fra una coppia, i bravi Rossana Gay e Carlo Salvador. Una coppia che si interroga sul senso della propria vita a due. Dove la donna, come al solito, è la prima a infrangere il tabù dei silenzi e delle omissioni. I due non discutono dal tinello di casa, ma, paradossalmente, in pubblico, da una mostra fotografica dove foto di donne sgranate si susseguono in astratto bianco e nero. Dal possibile tragico alla ricomposizione dei due, dopo un evento assai traumatico, dove però solo al femminile si può restituire complicità, salvezza e futuro.

Gogmagog foto Lucia Baldini
Gogmagog foto Lucia Baldini

Visto a Castiglioncello-Festival Inequilibrio, Castello Pasquini, il 4 e 5 luglio 2015

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