Teatro, Teatrorecensione — 05/06/2014 at 05:08

Anna Meacci è Romanina. La nascita di un cigno

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In occasione della  giornata internazionale contro omofobia e transfobia

FIRENZE – Ripercorrere tutte le fasi del lavoro su Romanina non è facile perché è una storia lunga 18 anni- così esordisce Anna Meacci –  in una sua mail molto intensa e ricca di particolari, nella quale mi racconta come e perché si è innamorata della storia di questa straordinaria persona. Del resto come sarebbe potuto non succedere quando la sensibilità estrema dell’attrice porta ad una empatia altrettanto estrema per una figura emblematica, quella del più “ famoso travestito di Firenze” , che fa da valore aggiunto alla dote intrinseca di generosità e di giusto coraggio che deve essere naturale in chi sceglie il mestiere del palcoscenico?

La Anna, quella Anna che aveva sposato con grande passione questa idea: un chiodo fisso ripetere dire  agli amici teatranti (oltre che alla sua agenzia di allora);  nel frattempo aveva realizzato e messo in scena con Dodi Conti e Katia Beni: I monologhi della vagina e Un due tre chiacchiere.

Anna Meacci in Romanina
Anna Meacci in Romanina

Il percorso è stato lungo e anche accidentato perchè questa serata fiorentina, ospite del  Teatro delle Spiagge, sede della Compagnia Teatri d’Imbarco diretto da Nicola Zavagli e Beatrice Visibelli, da sempre molto attenti ai temi della solidarietà e del sociale, ripropone e rilancia questo lavoro scritto a quattro mani dalla stessa Meacci con Luca Scarlini -che all’attrice dopo un’esperienza teatrale con Vladimir Luxuria-  per le serate romane di Mucca Assassina nel lontano 1996, aveva suggerito di leggersi la storia di Romano Cecconi, nata in un paesino della Garfagnana poi fiorentina e adesso bolognese.Compagnia Teatri d’ Imbarco di Nicola Zavagli e Beatrice Visibelli

Si tratta del diario della complessa e delicata (nell’accezione di intima) storia di una transessuale, di un uomo che si sentiva donna e viveva da donna e che ad un certo punto della propria esistenza ha avuto il coraggio di trasformare, anche chirurgicamente, il suo status anagrafico. Sembrerebbe una questione nota, almeno a livello di rotocalco, per le genti italiche televisivamente ‘edotte’ ed anche per una certa politica. E invece: e invece questo lavoro è andato in scena per la prima volta nove anni fa grazie all’ intuizione e al coraggio utopistico di Massimo Paganelli che affidò la regia a Giovanni Guerrieri col contributo fondamentale di Barbara Nativi (il debutto a Sesto fiorentino, Teatro della Limonaia nel novembre 2005 corredato da una mostra fotografica), una conferenza stampa al Teatro del Sale con l’arrivo di Romina da star fra frotte di fotografi e con a seguire alcune repliche con gran successo specie di pubblico.

Anna Meacci in Romanina
Anna Meacci in Romanina

Scrive Anna: “Durante le tre settimane di repliche, ho visto di fronte a me persone di ogni età e stato sociale. Gay, lesbiche, transessuali, eterosessuali, un’umanità eterogenea che rideva e si commuoveva assieme a Romina e a me. Dopo questo primo step di percorso il lavoro è andato in tournée per la penisola. Amato dal pubblico e dai teatranti ma non dalla politica per pregiudizi espliciti sul tema, qualche volta anche da parte di associazioni di genere. Il lavoro è stato ospitato solo dal Gay pride di Torino”.

Anna Meacci in Romanina
Anna Meacci in Romanina

Tornato  sul palcoscenico con un tutto esaurito delle due serate fiorentine “ Romanina” è un lavoro godibilissimo con una Anna Meacci strepitosa. In scena con abito attillatissimo e paillette, pelliccia bianca, una scena vuota con in terra solo coppie di scarpe di varie fogge, la storia di Romanina è raccontata con glamour e delicatezza anche nelle sue crudezze più inenarrabili(prostituzione, carcere, confino, abusi, e anche violenze che l’hanno costretta a fuggire da Firenze) con una leggerezza commovente. Una prova d’attrice di coraggio e un pubblico straboccante, curioso e molto divertito

Romanina
Con Anna Meacci
Regia Giovanni Guerrieri
Compagnia Teatri d’ Imbarco di Nicola Zavagli e Beatrice Visibelli
Visto al Teatro delle Spiagge di  Firenze 17 maggio 2014

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