musica e concerti — 02/09/2015 at 20:56

L’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding alle Settimane musicali meranesi

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MERANO – (Bolzano) Venerdì 4 settembre alle 20.30 la prestigiosa Orchestra Filarmonica della Scala di Milano diretta da Daniel Harding si esibisce alle Settimane Musicali Meranesi nella sala del Kursaal, proponendo una combinazione insolita di due capolavori del primo Novecento. Il programma  eseguito senza intervallo  verrà  aperto da “The Unanswered Question“ composto da Charles Ives, pioniere della musica statunitense, e dedicato poi all’esecuzione della famosa Quinta Sinfonia di Gustav Mahler.

La Filarmonica della Scala è stata fondata da Claudio Abbado e i musicisti scaligeri nel 1982 con l’obiettivo di sviluppare il repertorio sinfonico nel contesto della grande tradizione operistica del Teatro. L’anno seguente la Filarmonica si costituisce in associazione indipendente. Carlo Maria Giulini dirige oltre 90 concerti e guida l’orchestra nelle prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore Principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose sale da concerto internazionali La Filarmonica realizza un’autonoma stagione di concerti e la stagione sinfonica del Teatro in base ad accordi sanciti da una convenzione con il Teatro alla Scala. È impegnata in numerose tournée, che con oltre 450 concerti fuori sede dalla fondazione l’hanno resa l’istituzione musicale italiana più presente all’estero nello scorso decennio.

Orchestra Filarmonica della Scala  foto di  Silvia Lelli
Orchestra Filarmonica della Scala foto di Silvia Lelli

Daniel Harding è uno dei più interessanti direttori della nuova generazione. Assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra, ha debuttato con questa formazione nel 1994 ottenendo il premio per il “Best Debut” della Royal Philharmonic Society. E’ stato assistente di Claudio Abbado nel corso della stagione 1995/96 e nel 1996 ha tenuto il suo primo concerto a capo dei Berliner Philharmoniker. Nel 1996 è stato il più giovane direttore a salire sul podio dei BBC Proms dove è tornato nel 1998 con l’Ensemble Scharoun e nel 2000 in veste di direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen. Nella stagione 2003/04 è stato nominato direttore principale della Mahler Chamber Orchestra. In precedenza è stato direttore principale della Trondheim Symphony in Norvegia (1997 – 2000). E stato nominato principale direttore ospite della London Symphony Orchestra, impegno che ha assunto a partire dalla stagione 2006/2007, e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese a partire dal gennaio del 2007.

 Daniel Harding
Daniel Harding

Charles Ives crebbe nel New England, circondato da tanti e svariati stimoli musicali: le marce suonate dalla banda di suo padre, i canti intonati tra le pareti domestiche e quelli spirituali ascoltati alle riunioni religiose, le melodie per violino che accompagnavano le danze sulle aie, gli inni liturgici eseguiti dal coro della chiesa, le Sonate, i preludi e le variazioni che lui stesso suonava all’organo, e la musica classica europea – sia vocale che strumentale – studiata all’Università di Yale sotto la guida del rinomato compositore e didatta Horatio Parker. Ives si diede a comporre in tutti i generi musicali coi quali era venuto a contatto, e alla fine tentò una sintesi di tutte le sue esperienze in un linguaggio spiccatamente personale, fondendo le qualità degli spunti di origine americana (freschezza, a volte rozzezza e quasi ingenuità) con la serietà e gli alti ideali estetici del romanticismo europeo. “The Unanswered Question” – forse la più famosa tra le composizioni di Ives, scritta nel 1906 e più tardi riveduta — e un’esplorazione dell’esperienza spirituale, più che terrena. Ancora una Volta Ives sovrappone dei livelli musicali nettamente diversi. Gli archi suonano degli accordi in sol maggiore che con la loro lenta trasformazione rappresentano “i silenzi dei Druidi, che nulla sanno, né vedono, né odono”. La tromba intona “la perenne domanda dell’esistenza”, un sinuoso interrogativo atonale sette volte ripetuto. Flauti, Oboe e clarinetto reclamano una risposta, con accenti che ad ogni tentativo si fanno sempre più forti, veloci, pressanti; ma la Domanda rimane senza risposta, e alla fine essi l’abbandonano come futile, se ne fanno beffe e scompaiono. La Domanda risuona un’ultima volta, e gli archi si dissolvono nel nulla.

Settimane musicali meranesi
Informazioni & Biglietti

Biglietteria: Corso Libertà 29, Merano
Orario d’apertura: giornalmente ore 9.00 – 13.00 |17.00 – 19.00, domenica chiuso
tel 0473/49 60 30
mail: office@meranofestival.com
www.meranofestival.com

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