Tag: Elfo Puccini

Quell’inquietante estraneità… “I vicini” di Fausto Paravidino

Quell’inquietante estraneità… “I vicini” di Fausto Paravidino

MILANO – E’ la parola a prendersi la scena ne “I vicini”. La parola di teatro, la “parola recitata” – con questo accostamento Fausto Paravidino definisce la drammaturgia – parola per attori. E dal verbo all’immagine, dall’immagine alla scena, dalla scena alla compiutezza armonica di tutti gli elementi di costruzione di uno spettacolo. Principiando dalla parola, la parola recitata. Un tragicomico con […]

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Il direttore Gabriele Lavia

Lavia e il nuovo corso della Pergola: giovani, un premio, il Goldoni

FIRENZE – Già dalla presentazione abbiamo capito in che direzione sta andando il Teatro della Pergola. Un evento di lustrini ed hostess, di flash ed invitati, pompa magna, mancava il red carpet per trasformare il tutto in una grande notte, anche se era mattina inoltrata. Mai vista tanta gente per una conferenza stampa, una platea superiore numericamente a qualche replica […]

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Invidia: sentimento umano per eccellenza

Invidia: sentimento umano per eccellenza

MILANO –“Fu il sangue mio d’invidia sì riarso che se veduto avesse uomo farsi lieto, visto m’avresti di livore sparso” (Dante Alighieri, Purgatorio, XIV, vv. 82-84).  “Non desiderare alcuna cosa appartenga al tuo prossimo” (Es 20, 17). L’invidia: uno dei sette vizi capitali, uno dei dieci comandamenti. C’è uno squallore al quale non si possono mettere argini e confini, un […]

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Esplode la famiglia, il “Pater familias” non ha più poteri.

Esplode la famiglia, il “Pater familias” non ha più poteri.

MILANO – Sguotti, il Master, il guru, il deus ex machina della Compagnia Kronoteatro, confessa di essersi ispirato al “Minotauro” di Durrenmatt. Soprattutto per quanto riguarda gli specchi. Non ci sono vincitori nel “Pater Familias” eretto nelle parole dense e calde di Fiammetta Carena, scandite, appuntite come rompighiaccio in questo gelido scenario interiore. Da una parte il padre grigio che […]

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“Hi Mummy”, un saluto funebre.

“Hi Mummy”, un saluto funebre.

MILANO – Freddezza laboratoriale, senso di colpa atavico, cappa di sospetti, di punizioni e premi. Un anfratto, di stanza e di sentimento, patologico, un piano inclinato, ed incrinato, dove i figli scivolano nella bocca straziante di una madre-padre, una madre-Medea dura e distruttrice che seppellisce invece che donare luce e vita. Il processo è tanto breve (40 minuti) quanto feroce […]

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