Cinema, Recensioni Film, SOS CINEMA — 31/08/2022 at 12:17

Gli amori di Anais di Charline Bourgeois-Tacquet

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RUMOR(S)CENA – SOS CINEMA – Esegesi del film GLI AMORI DI ANAIS di Charline Bourgeois-Tacquet – Mai avrei immaginato di trovare fuse in un solo personaggio le mie amatissime Pascale Ogier de Le notti di luna piena di Eric Rohmer e Sandrine Bonnaire di A nos amours di Maurice Pialat. Il miracolo lo compiono Anais Demoustier qui nell’apoteosi della sua bellezza giovanile leggera e della sua arte recitativa, insieme a Charline Bougeois-Tacquet che la dirige a 360 gradi in un film luminoso e assolutamente radioso anche nelle sue ombre. Anais è Anais, inafferrabile trentenne, inafferrabile che tutto afferra. In ritardo su tutto: tesi di laurea, mestruazioni ma si toglie subito il problema abortendo, affitto da pagare, appuntamento al Cinema col bel coetaneo Raoul il potenziale padre di suo figlio che molla per Daniel, il quale potrebbe invece essere suo padre. Sete di vivere vivere vivere,in un puzzle sentimentale che mixa Stendhal al Roland Barthes di Frammenti di un discorso amoroso, ovvero la passione frenata degli intellettuali e la passione sfrenata di Anais, che fa mollare il freno a tutti, correndo da un capo all’altro di Parigi con una scassata bicicletta a mano e con vestitini leggeri che la fan sembrare nuda.

Una predatrice di vita e d’amore a piede libero, che cattura senza doppi fini le sue prede, solo per amarle restando libera. Il gioco però si complica mirabilmente quando Anais legge un libro della moglie di Daniel, Emilie affermata raffinata scrittrice. Qui entra in scena Valeria Bruni Tedeschi bellissima e bravissima come non mai, in cui Anais vede il proprio specchio adulto (scrive quello che penso io) e se ne innamora perduramente.Emilie /Valeria è più grande di Anais, più adulta in tutti i sensi,più pacata disincanta ,sulla carta felicemente sposata a Daniel che la tradisce. Eppure Emilie cederà ad Anais . Il film si trasferisce così da Parigi a una località sul mare dove si tiene un convegno di scrittori e dove Anais va a cercare Emilie. Chi sei veramente? le chiede Emilie e il gioco di seduzione inizia, prendendo corpo in una leggiadra danza fra le due donne sull’iconica Bette Davies Eyes di Kim Carnes. Ma non basta, nel crescendo fra le due donne si inserisce-udite udite! -l’immensa Gena Rowlands de La sera della prima, il film scelto da Emilie per una proiezione per gli scrittori. E li si sa una donna matura ritrova il suo fantasma giovanile.Ed è shock! Da non riuscire a star fermi sulla poltrona del cinema ahahah.

Ma ancora non basta perché Anais condurrà Emilie/Valeria sulla spiaggia selvaggia lontana, nel vento e nel sole e fra le due donne/attrici avverà l’amplesso più perturbante visto sullo schermo da tempo immemorabile.Una scena di una sensualità e verità sconvolgenti, in cui Valeria BruniTedeschi per bellezza ed erotismo nulla ha da invidiare a Sharon Stone e la Demoustier alla giovane Jeanne Moreau. Tanta, persino troppa bellezza per celebrare l’istante di vivere (mi hai voluta sono qua dice Emilie a Anais,ora dimmi qualcosa…ora). Parrebbe durare solo quel momento e la scena finale cerca di razionalizzare. Ma in realtà non si può, non è così e mentre la porta dell’ascensore (che Anais non riusciva a prendere fino a quel momento) si chiude la vita continua e forse l’amore anche. Il mio film shock del momento e forse dell’anno.

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