Culture — 30/12/2013 at 23:18

Salvatore Bitonti è il nuovo direttore dell’Accademia Albertina di Torino

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Viene dal mondo del teatro (e del cinema) il nuovo direttore della storica e prestigiosa Accademia Albertina di Belle Arti di Torino: Salvatore Bitonti. Anche se il nome “Albertina” rimanda a Carlo Alberto di Savoia, a cui si deve la decisiva “rifondazione” dell’Accademia nel 1833, le origini di questa sono molto più remote, tanto che l’Accademia torinese si può considerare una delle più antiche d’Italia.

Salvatore Bitonti, docente di Regia e di Storia del Cinema, regista teatrale e cinematografico, direttore artistico e organizzativo del SFF, Sicilian Film Festival di Miami (USA), drammaturgo e saggista, e anche regista si è ufficialmente insediato come Direttore a novembre 2013 all’Accademia di Belle Arti di Torino per il prossimo triennio. Torino, si sa, è la città dell’arte e della cultura: i principali eventi di spettacolo, mostre d’arte e anteprime cinematografiche passano dalla Gam (che recentemente ha accolto Bill Viola) dal Museo del Cinema, dal Teatro Stabile (diretto da Mario Martone), dal Festival delle Colline (nel 2013 è arrivato uno straordinario Spregelburd), dal Torino Film Festival (diretto fino a quest’anno da Virzì).

Salvatore (“Salvo”) Bitonti, già docente all’Accademia di Brera, Frosinone e Sassari, termina gli studi su Arti dello spettacolo al Dams di Bologna laureandosi in Storia del Teatro sulle rappresentazioni classiche a Siracusa tra le due guerre. Inizia poi, il suo apprendistato seguendo seminari e stages con Nikita Mikalkov, Dario Fo e frequentando i corsi RAI di Tecniche di ripresa ed edizioni video all’Università di Roma. Collabora con l’IDI (Istituto del Dramma Antico) di Siracusa e molte sono le sue collaborazioni con drammaturghi e registi nazionali del calibro di Ugo Ronfani, Roberto Guicciardini, Franca Valeri, Emilio Isgrò; dirige alcuni dei grandi nomi del teatro: Irene Papas, Raf Vallone, Giancarlo Dettori e Franca Nuti, Paola Gassman e Ugo Pagliai, Franco Nero e Mita Medici. Mario Schifano firma la scena di un suo spettacolo al Festival di Fiuggi, La probabile identità di Winston e Clementine” di Ernesto D’Orsi (1993).

Numerosi gli spettacoli a sua firma con attenzione ai classici e al mito greco riletto dai contemporanei, rappresentati nei luoghi della Magna Grecia e nei teatri antichi: Andromaca di Racine nella traduzione di Mario Luzi, all’Ara di Jerone II di Siracusa e la prima rappresentazione assoluta di Hystrio di Mario Luzi, alla presenza dell’autore (con, tra gli altri, Paola Borboni, Sebastiano Lo Monaco). Al tema dei classici greci ha dedicato la mostra Mythos, mito greco e creatività contemporanea, con sezioni video, sceneggiature, story board, installazioni, performance presentata anche a Budapest e Atene, e due mediometraggi, ispirati a poemetti di Ghiannis Ritsos: Fedra, con Mita Medici, girato nell’isola di Stromboli ed Elena con Franco Nero e Mita Medici, Inizia in questi anni la sua collaborazione con il critico e drammaturgo Ugo Ronfani di cui porta in scena alcuni testi: L’Automa di Salisburgo (Teatro dei Satiri, Roma), Una valigia di sabbia (Festival del Teatro d’Attore, Siracusa) e L’Acqua, i sogni dall’opera del filosofo Gaston Bachelard con Giancarlo Dettori e Franca Nuti (Teatro Studio del Piccolo di Milano). Nel 1992, il Centro Studi sul Teatro Medievale e Rinascimentale diretto da Federico Doglio gli commissiona la messinscena di una sacra rappresentazione fiorentina del XVI sec., Storia di Sant’Onofrio di C. Castellani, realizzata al Chiostro di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma e alla Certosa di Padula; dello spettacolo viene realizzata anche una versione filmata.

Come studioso collabora a “Parol-quaderni d’arte”, rivista di Estetica ed Epistemologia, fondata da Luciano Nanni. Dal 2011 è membro permanente della giuria del premio David di Donatello.

L’Accademia vanta molti docenti di altissimo livello, critici, scenografi e curatori di primo piano, da Martina Corgnati a Luca Beatrice a Elisabetta Ajani per citarne solo alcuni, e proprio il settore dello spettacolo è tra i punti di forza della Scuola di Alta Formazione Artistica torinese. E’ stata per esempio, promossa dall’Accademia Albertina la bellissima mostra Scena Madre-modelli per una storia dell’architettura scenica al Castello Racconigi curata dal Corso di Scenografia (Professori Piasentà, Voghera ed Esposito) che ricostruisce con quaranta plastici, l’architettura teatrale, la scenografia e la scenotecnica della Grecia classica al ‘900.

In questi ultimi anni l’Accademia Albertina si è ulteriormente trasformata e rinnovata, promuovendo oltre all’offerta formativa, numerose iniziative didattiche e culturali anche collegate con l’annessa Pinacoteca, e una intensa attività di mostre, conferenze, seminari e manifestazioni. Segnaliamo nella sede centrale la mostra attualmente in corso sulla tradizione presepiale tra Settecento e modernità. L’Accademia promuove quest’anno varie iniziative in collaborazione con associazioni cittadine e gallerie d’arte, contribuendo a un interessante intreccio cittadino comunitario interculturale (considerata l’alta frequenza di studenti stranieri provenienti da tutto il mondo);in collaborazione con il Torino Performance Art, l’Accademia ospiterà il progetto interdisciplinare Between dei docenti Gianfranco Costagliola (Museografia progettazione e Sistemi espositivi) e Monica Saccomandi (Tecniche e Tecnologie della decorazione) che formula progetti performativi partendo da contesti spaziali pubblici e privati, coinvolgendo numerosi studenti. Altro progetto didattico è Fiordipelle, nato nel 2006 da alcuni docenti di Anatomia artistica (i professori Girardi, Merlino, Santarcangeli e Tartaglino) L’intenzione è quella di portare il visitatore ad osservare analiticamente le opere esposte nella Pinacoteca Albertina. Sempre alla Pinacoteca esporranno grazie al progetto Accademia Italia, dal 30 gennaio al 2 marzo 2014 gli artisti-docenti di molte Accademie.

Il presidente dell’Accademia è  Fiorenzo Alfieri, già assessore alla cultura di Torino.

Uno dei primi eventi pubblici dell’Accademia sotto la direzione di Bitonti è stato l’incontro con l’attore Alessandro Bergonzoni che ha tenuto una speciale lezione presso il Salone d’Onore dell’Accademia dal titolo LA PAROLA ARTE.

Al Direttore i migliori auguri di Rumor (s)cena per la sua prestigiosa nomina.

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