musica e concerti, Teatro lirico — 30/11/2016 at 22:19

L’opera a Trieste:Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e la Kitakyūshū City Opera

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TRIESTE – È stato firmato l’Accordo di collaborazione fra la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e la Kitakyūshū City Opera. Il 29 novembre è stato siglato a Trieste un importante protocollo d’intesa tra Italia e Giappone  L’Ente Lirico triestino concretizzerà l’inizio di questo partenariato ospitando il 21 ed il 23 febbraio 2017, presso la Sala de Banfield – Tripcovich, due rappresentazioni dell’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. L’allestimento, realizzato dalla Kitakyūshū City Opera e dall’Accademia Operistica Internazionale, vedrà in scena cantanti giapponesi, italiani ed europei e si avvarrà dell’Orchestra, del Coro e delle maestranze della Fondazione lirica triestina, a cui si aggiungerà anche il Coro del Teatro giapponese  con la direzione di Francesca Tosi. La regia è di Carlo Antonio de Lucia mentre la direzione orchestrale è stata affidata a Francesco Ledda, presidente dell’Accademia Operistica Internazionale.

Foto di Fabio Parenzan
Foto di Fabio Parenzan

Le parole di Gudo Hasui, Presidente della Kitakyūshū City Opera riassumono in modo perfetto lo spirito e l’essenza di questo accordo di collaborazione artistica, dandone il merito al “grande amore del direttore generale Antonio Tasca per il Giappone e alla visione internazionale del sovrintendente Stefano Pace”. Per il loro merito si è potuto immaginare un percorso concreto portato avanti fino ai massimi livelli: sostenitori sono infatti, tra gli altri, l’Ambasciatore italiano in Giappone Domenico Giorgi e il Ministro giapponese Kozo Yamamoto, al quale era stato presentato il progetto da inserire tra i numerosi eventi organizzati in occasione del 150 esimo anniversario del Trattato di Amicizia e di Commercio che segnò l’inizio delle relazioni diplomatiche fra i due Paesi.

Il governo nipponico opera da tempo nella direzione di incentivare la preparazione dei propri musicisti e cantanti anche attraverso il mettersi alla prova nella patria dell’opera lirica e così la rilevante iniziativa non si concluderà con la fine delle manifestazioni, ma costituisce un primo inizio di una sinergia che prevede coproduzioni, scambio paritario di produzioni, accoglienza a Trieste di artisti giapponesi, ma anche corsi di formazione tenuti da italiani in Giappone. Si tratta di progetti molto ambiziosi, soprattutto se li si vuole considerare, come affermato nel corso della presentazione sia dal Sovrintendente Stefano Pace che dall’Assessore comunale ai Teatri Serena Tonel, come un tassello in più per rafforzare i rapporti economici, oltre che artistici ed umani, tra le due città ed i loro porti ma molto spesso, nella storia delle relazioni tra Italia e Giappone, arte ed economia si sono incontrate e rafforzate vicendevolmente, pur mantenendosi separate.

foto di Fabio Parenzan
foto di Fabio Parenzan

È sicuramente una sfida complessa e il Teatro Verdi ha tutte le carte in regola per poterla affrontare con serenità perché dotata di una grande risorsa, quella di essere costituita da persone che, come Paolo Rodda – nominato il 25 novembre scorso Direttore Artistico – ha ben ricordato, operano e lavorano con senso di appartenenza e spirito di collaborazione a tutti i livelli e nei diversi ruoli, siano essi parte delle “masse artistiche, tecnici o amministrativi”. Tutto ciò avviene perché questo modo di vedere il proprio lavoro appartiene in primis alla dirigenza: è l’ambiente ideale per accogliere degli ospiti anche provenienti da molto lontano e costruire assieme a loro qualcosa di significativo.

 

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