Teatro, Va in scena a — 28/03/2011 at 09:10

Made in Italy in scena al Teatro Studio di Bolzano

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E’ la voce graffiante, rabbiosa e ironica della compagnia veronese “Babilonia Teatri” composta da Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Ilaria Dalle Donne e Luca Scotton, la protagonista del terzo appuntamento della rassegna “Altri Percorsi/ Giovani dello Stabile, martedì 29 marzo alle 20.30 al Teatro Studio del Comunale di Bolzano. E questa voce parla un italiano del Nord Est, tra espressioni dialettali condensate in slogan e filastrocche dai ritmi vorticosi pronunciate da Valeria Raimondi e Enrico Castellani, i due attori e autori, che si muovono energicamente su una scena vuota. A dominarla un groviglio di tubi di neon colorati dai cui emerge la scritta ammiccante “Made in Italy”, il titolo di quello che è stato lo spettacolo sorpresa degli ultimi anni. Vincitore del Premio Scenario nel 2007, riconoscimento nazionale under 35 che valorizza i nuovi progetti teatrali e della prima edizione e del Premio Vertigine  nel 2010, piattaforma per le giovani compagnie, “Made in Italy” non racconta una storia, ma tratteggia un caustico affresco del Nord Est e di tutte le sue contraddizioni, dei suoi slogan pubblicitari, delle sue trovate consumistiche, degli scivoloni razzisti, dell’intolleranza verso tasse ed immigrati, delle offese gratuite, dei pregiudizi e della volgarità. E lo fa procedendo per accumulo, presentando un condensato di luoghi comuni, espressioni che denunciano con violenza il disagio di vivere nell’ignoranza e nel culto della banalità. Fotografa, condensa e fagocita quello che ci circonda: i continui messaggi che ci arrivano, il bisogno di catalogare, sistemare, ordinare tutto. Procede per accostamenti, intersezioni, spostamenti di senso. Le scene non iniziano e non finiscono. Vengono continuamente interrotte. Morsicate. Le immagini e le parole nascono e muoiono di continuo. La musica è sempre presente e detta la logica con cui le cose accadono, proprio come in un video-clip, montato con intelligenza e abilità. Un teatro pop, un teatro rock e un teatro punk, quello della compagnia veronese nata nel 2005, che affronta senza mezzi termini le incongruenze del vivere di tutti i giorni attraverso un linguaggio schietto e deciso.

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