Cinema, Recensioni Film, SOS CINEMA — 27/07/2022 at 12:52

Non sarai sola di Goran Stolevski, grande prova di Cimema letterario e psicologico

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RUMOR(S)CENA – SOS CINEMA – Esegesi del Film NON SARAI SOLA di Goran Stolevski –The Witch” di Robert Eggers,Midsommar” di Ari Aster, “Border” di Ali Abbasi, “Babadook” di Jennifer Kent: i quattro capolavori moderni ,che hanno mutato e innalzato l’horror da genere a viaggio psicanalitico nei meandri oscuri dell’inconscio. Si aggiunge ora un quinto capolavoro della stessa statura “Non sarai sola“, esordio nel lungometraggio, dopo notevolissimi corti, dell’australiano macedone Goran Stolevski. Film libero, che arriva osannato dal liberissimo e indipendente Sundance. Non si immaginava infatti fino ad ora,una tale potenza furiosa e oniricamente fluida a contatto con le leggende e le favole nere.

Una voce narrante praticamente sempre in voice over, per dar suono a chi non ce l’ha. Nevena,che fra i monti della Macedonia del diciannovesimo secolo,viene privata della parola da Maria la vecchia zitella,strega resa perfida (lo apprenderemo da una fiaba nella fiaba) dalla perfidia degli uomini. Maria vuole la figlia che non le lasciarono avere bruciandola sul rogo,e dopo 16 anni dalla sua nascita torna a rivendicare Nevena,uccidendone la madre e prendendone le sembianze. Questo il potere di Maria:uccidere le persone e sostituirsi a loro – come ne “L’invasione degli ultracorpi ” -vivendo attraverso le loro vite.Lo stesso apprenderà Nevena che delitto dopo delitto,sperimenterà le vite degli altri (una giovane donna,un uomo, una bambina) per trovare le sua.In un viaggio a ritroso,nella psiche,nella sessualità, nell’infanzia a lei negate. In una sorta di ricomposizione e ricostruzione psicanalitica di sé e delle proprie parti. L’esordio di Stolevski è folgorante, visivamente vertiginoso come il miglior Terrence Malick,di cui mutua in forma personalissima la narrazione mentale,senza dialoghi,affidata ai pensieri. Notevolissima poi la chiave leggendaria,misteriosa, simbolica , lirica e ‘barbara’ tra i Fratelli Grimm,il D’Annunzio de “La figlia di Iorio” e le santemaghesteghe da Alcina a Rosvita portate in scena dalla sublime Ermanna Montanari (complice il grande Marco Martinelli de “Il Teatro delle Albe“).

Gran prova di Cinema letterario,psicologico, assolutamente cinematografico.Anche nella composizione di un cast straordinario che fonde talenti su talenti da tutto il mondo ,da una vita all’altra. Di Noomi Rapace svedese, Anamaria Marinca,rumena (“4 Mesi,3 Settimane ,2 Giorni”di Cristian Mungiu),Felix Maritaud,francese(“120 battiti al minuto”,”Sauvage”), Carloto Cotta,portoghese (“Diamantino”,”Le mille e una notte” di Miguel Gomes),le promettenti Sara Klimoska macedone e Alice Englert australiana. Film d’autore che più d’autore non si può, si può vedere solo nei Multiplex di Sesto San Giovanni o di Milano Bicocca, anziché nei Cinema d’essai…meditate gente meditate…

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