Teatro, Va in scena a — 27/03/2012 at 09:26

Rompere il “Silenzio” per denunciare la violenza sui minori. Patricia Zanco al Teatro Comploy di Verona

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Va in scena mercoledì 28 marzo alle 21 al Teatro Comploy di Verona, Silenzio, lo spettacolo vincitore del II°PremioOff – Teatro Stabile del Veneto, in cui recitano Patricia Zanco e Linda Bobbo. Drammaturgia di Patricia Zanco, Daniela Mattiuzzi, Alberto Graziani. La regia è della stessa Patricia  Zanco e Daniela Mattiuzzi. Musiche di scene eseguite da memmusic. Una produzione fatebenesorelle teatro, Dedalofurioso, Associazione Dafne, Comune di Vicenza. L’idea alla base di Silenzio nasce dopo aver appreso la notizia che in un paese del bellunese, un maestro ritenuto da tutti un ottimo insegnante è stato accusato di abusi sessuali nei confronti di 50 bambine. Questo accadeva sia a scuola, nella propria casa e perfino nelle abitazioni delle sue alunne, invitato dai genitori in quanto ritenuto una persona fidata e competente. In trent’anni anni di abusi nessuno si è mai mai accorto di nulla. Il silenzio omertoso ha fatto il resto.

Gli autori dello spettacolo si sono basati su lunghe ricerche condotte mediante interviste, testimonianze e uno studio analitico che ha permesso di spiegare a Patricia Zanco «che le storie di abuso sono tutte uguali nella loro particolarità poiché dopo l’abuso c’è il silenzio, e solo quando sono trascorsi molti anni dalla violenza subita, le vittime divenute adulte trovano il coraggio di denunciare quanto subito. Silenzio si propone di abbattere attraverso il linguaggio del teatro quella cortina,, spesso impenetrabile, fatta di insensibilità, omertà, coperture da parte di chi ha potere e sensi di colpa. Lo spettacolo cerca di individuare i nodi più complessi delle relazioni che generano ferite incancellabili sui minori. In Silenzio si raccontano dinamiche familiari di abbandono e miseria morale. La famiglia è il primo e più insidioso contesto nel quale avvengono gli abusi, come pure la scuola ha un ruolo centrale nello svolgimento dell’opera, e ancora si denunciano le colpe soggettive, di sistema e del clero. I molestatori insidiano senza tregua e spesso, come nel caso della chiesa ma non solo, si creano forti autoprotezioni istituzionali. Infine viene analizzato, con grande ironia, il linguaggio televisivo, tramite il quale si parla talvolta con troppa superficialità di temi morali.»

 

 

 

La presentazione di Silenzio si apre con la frase “Il tempo è senza tempo, è un continuo presente”, seguita da una riflessione profonda : «Il gioco dei bambini si carica progressivamente di tensioni, di minacce, e di una deprimente verità nel momento in cui si insinua nel gioco l’ombra nera: l’impensato, l’intruso, il predatore. Le storie di Anna e di Angela sono diverse tra loro ma come tutte le storie di abuso sessuale sui minori, hanno un denominatore comune : il silenzio. Parlare, aprire un varco, mettersi in gioco e lanciare una sfida, con leggerezza, ironia, svelare i gesti, la volgarità, i vizi e la comicità macabra del mondo. Silenzio è un’onda anomala che ci porta sia nelle profondità sia sulla superficie dell’animo umano. Un continuo entrare e uscire da due mondi (adulti e infanzia) che faticosamente cercano di coesistere, di respirare. Un’azione poetica, una forza eversiva nei confronti di una norma sociale, di un mondo che vaga inesorabilmente verso la deriva. Un mondo guardato dagli occhi dei bambini che invitano a risvegliarci dal torpore della quotidianità puntando lo sguardo sulla sclerosi dei linguaggi su una schematica felicità collettiva, sull’abitudine che ci rende ciechi. Questa forza eversiva ce l’hanno i bambini, se qualcuno li guarda e li ascolta. In un repertorio di storie il lavoro a volte salta in modo analogico, non segue una linearità, compaiono allora più voci narranti, trasfigurazioni di personaggi, di ambienti. Una selva di personaggi, carnefici e vittime convivono in un ready made della macabra giostra della realtà che gira, gira vorticosamente rubando futuro e sogno ai piccoli per lasciare posto a risate inconsapevoli. Cerchiamo di guardare oltre l’apparenza delle cose, oltre la logica comune dei luoghi. »

 

Comune di Verona – Assessorato ai Servizi Sociali e Famiglia, Assessorato alla Cultura
Con il patrocinio di Provincia di Verona e di Commissione Pari Opportunità – Provincia di Verona

 

Silenzio di e con Patricia Zanco e Linda Bobbo

Teatro Camploy
via Cantarane 32 -Verona
tel 0458009549 – 0458008184

teatrocamploy@comune.verona.it

 

Prossima replica

sabato 14 aprile 2012 ore 21

Teatro Accademia Conegliano Veneto (Treviso)


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