ALTRITEATRI — 27/01/2023 at 12:43

Il progetto del nuovo teatro nella Casa di Reclusione di Volterra

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RUMOR(S)CENA – VOLTERRA – È stata presentato nella Casa di reclusione di Volterra il progetto per il nuovo teatro alla presenza del regista della Compagnia della Fortezza, Armando Punzo e dell’architetto progettista Mario Cucinella che ha descritto il progetto della sala teatrale polivalente della Casa di reclusione di Volterra, ideato dallo Studio MCA – Mario Cucinella Architects, in partnership con la Compagnia della Fortezza. Uno spazio che darà possibilità di esprimersi agli attori come luogo di creazione artistica che diventi incubatore capace di trasmettere alla società l’importanza di esprimere attraverso il teatro, un messaggio di inclusione sociale fondamentale e di sensibilizzazione. Un teatro in carcere riveste un’importanza fondamentale per una società che sia sempre attenta alla dignità delle persone.

Il progetto, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, nasce dalla necessità di realizzare all’interno del carcere di Volterra uno spazio adeguato allo svolgimento di attività teatrali formative e professionalizzanti per i detenuti. Alla presenza di Giacomo Santi sindaco di Volterra, Maria Grazia Giampiccolo, direttrice Carcere di Volterra, Cinzia de Felice, direttore organizzativo Compagnia della Fortezza, Monica Barni, presidente di Carte Blanche, insieme ai collaboratori artistici ed organizzativi di Carte Blanche e ai detenuti attori della Compagnia della Fortezza, numerosi rappresentanti di istituzioni ed esponenti del mondo politico e culturale nazionale, tra cui Stefano Ricci condirettore della Biennale Teatro di Venezia che ha assegnato ad Armando Punzo il Leone d’oro alla carriera.

MCA – Mario Cucinella Architects

Sono state illustrate le fasi di progettazione e realizzazione del teatro che dal punto di vista formale, il progetto è pensato per permettere lo svolgimento delle arti e dei mestieri del teatro: la struttura è completamente rimovibile, rispettosa della cornice storica di Volterra e in armonia con il contesto circostante. L’intervento si traduce in un padiglione di 400 mq con capienza di 250 posti che – grazie alla modularità della sua struttura – garantirà flessibilità nell’uso degli spazi: all’interno, infatti, si potranno svolgere le attività proprie della produzione teatrale, incluse quelle professionalizzanti e spendibili sul mercato del lavoro. Inoltre, un ingresso che collegherà in maniera più agevole l’esterno con l’interno consentirà la fruizione degli spettacoli da parte del pubblico durante tutto l’anno. Il teatro diventerà così spazio di confine che rappresenterà concretamente e simbolicamente l’osmosi tra il “dentro e il fuori”.

“Con questo progetto – ha spiegato Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MCA – Mario Cucinella Architects-  abbiamo raccolto una duplice sfida: da un lato la necessità di dotare il carcere di uno spazio teatrale polivalenteleggero e flessibile, in dialogo con la storia del luogo, dall’altro creare un luogo di cultura nuovo per la Città di Volterra, immaginando uno spazio che si possa inserire nel sistema già esistente. Il progetto si propone infatti di accrescere l’offerta culturale a vantaggio di tutta la comunità e di promuovere la formazione professionale in ambito teatrale dei detenuti-attori; un nuovo spazio a disposizione della Città che consolida l’attività e l’impegno della Compagnia della Fortezza”. “Si tratta – ha spiegato Armando Punzo – di realizzare con una prospettiva ancora più solida, organizzata e visibile, quello che con la Compagnia della Fortezza abbiamo fatto in modo del tutto pionieristico. Si potrebbe arrivare a selezionare, tra la popolazione detenuta nazionale, i più dotati come attori, cantanti, ballerini, musicisti, drammaturghi, quelli interessati alla regia, quelli a cui interessano le altre arti legate alla scena come scenografia, illuminotecnica, costumi, quelli con propensione verso i lavori tecnici, organizzativi, amministrativi, di promozione. Una compagnia formata in questo modo può lavorare tutto l’anno e produrre più spettacoli da portare in tournée nei festival e nei teatri più importanti d’Italia. E poiché da sogno nasce sogno, c’è già una nuova sfida all’orizzonte: la Compagnia della Fortezza nei teatri d’Europa”. Un progetto con una forte valenza culturale e sociale che guarda al futuro.

MCA – Mario Cucinella

Mario Cucinella e Armando Punzo hanno spiegato come “attraverso questa iniziativa il Teatro del Carcere di Volterra può diventare un riferimento anche per altre città e realtà carcerarie; un modello di carcere che si trasforma in istituto di cultura, luogo di produzione teatrale e laboratorio di umanità. Un progetto che favorisce un percorso non solo per la formazione professionale e culturale dei detenuti, secondo le loro abilità e attitudini, ma anche il loro reinserimento nel mercato del lavoro”.

Il carcere è per me luogo del reale e allo stesso tempo metafora della prigione velata in cui tutti siamo rinchiusi. Per come è comunemente inteso, è solo un luogo inutile e distruttivo per le persone recluse e per tutti noi. Il mio ruolo è stato anche quello di stimolare, promuovere e accompagnare la sua quotidiana trasformazione. Un’istituzione non è immutabile e, come una persona, può cambiare, trasformarsi, crescere, evolvere. Può non essere sempre uguale a se stessa, può non ripetersi all’infinito, può felicemente tradire la concezione comune e migliorarsi. Farsi promotrice di innovazione. Per far questo non deve arroccarsi su posizioni conservatrici, deve attuare un processo di minor-azione, deve crescere riducendo in sé quelle parti che impediscono questo processo, deve dialogare con l’altro da sé. Gli uomini e le donne che la abitano, la reggono e la giustificano, devono mettere in atto questo circolo virtuoso. Questo è quello che è accaduto a Volterra, in fase sperimentale, con l’arrivo del teatro. Un percorso molto difficile e lungo, ma che una volta avviato non è più stato possibile arrestare, e che ci porta oggi a festeggiare l’inizio dei lavori di costruzione di un teatro in carcere unico al mondo.

MCA – Mario Cucinella

Io lavoro da quasi trentacinque anni per la costruzione di un teatro in un carcere, Genet pensava e auspicava che i teatri dovessero essere costruiti nei cimiteri. Due luoghi accomunati, per diversi motivi, da un destino di estraneità e dalla rimozione dal contesto sociale. Il tutto potrebbe essere riassunto nella necessità di uscire fuori dal mondo così come è immaginato. In un momento storico dove invece tutti cercano di starci dentro, trovare il proprio posto, di avere protezione e rassicurazione,questo movimento contrario può solo aiutare ad aprire gli occhi sulla realtà che viviamo.

MCA – Mario Cucinella

Per un Teatro Stabile in carcere

di Armando Punzo

Per capire la portata di questo progetto, bisogna pensare a una vera e propria trasformazione dell’istituto di pena in un istituto sperimentale dedicato al teatro e alla cultura. Il palcoscenico privilegiato di un mondo imprigionato e che ci racconti le contraddizioni della nostra realtà. Uno straordinario punto di osservazione sull’uomo e sulle sue azioni. La nostra esperienza ha una funzione pubblica. Ha prodotto spettacoli premiati più volte, eventi culturali di livello internazionale, ha creato un rapporto con il territorio, fa formazione professionale ai diversi mestieri del teatro. Si tratta oggi di realizzare con una prospettiva ancora più solida, organizzata e visibile, quello che con la Compagnia della Fortezza abbiamo fatto in modo del tutto pionieristico. Si potrebbe arrivare a selezionare, tra la popolazione detenuta nazionale, i più dotati come attori, cantanti, ballerini, musicisti, drammaturghi, quelli interessati alla regia, quelli a cui interessano le altre arti legate alla scena come scenografia, illuminotecnica, costumi, quelli con propensione verso i lavori tecnici, organizzativi, amministrativi, di promozione. Una compagnia formata in questo modo può lavorare tutto l’anno e produrre più spettacoli da portare in tournée nei festival e nei teatri più importanti d’Italia. E poiché da sogno nasce sogno, c’è già una nuova sfida all’orizzonte: la Compagnia della Fortezza nei teatri d’Europa.

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