Culture — 27/01/2018 at 21:38

Poeti italiani nel Mondo a Genova

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GENOVA – Si è svolta lo scorso giovedì 25 gennaio nella Sala conferenze della Biblioteca Universitaria di Genova, alle ore 17 la la presentazione del volume Poets of the Italian Diaspora. A bilingual anthology, a cura di Luigi Bonaffini e Joseph Perricone, (Fordham Univ. Press, 2014.) denominata anche Poeti italiani nel mondo. Si tratta della prima antologia che fornisce una testimonianza dei poeti italiani che, emigrati all’estero, hanno continuato nel corso del Novecento a scrivere nella loro lingua madre. È un lavoro pionieristico che può considerarsi fondativo di una nuova disciplina accademica: lo studio della letteratura della diaspora italiana. Il volume si compone di ben 1532 pagine e sarà presentato da Paolo Spedicato, già docente di Letteratura italiana negli Stati Uniti e in Brasile. Sono state scelte letture eseguite da Carlo M. Marenco (Genova Voci) e Franca Fioravanti (Teatro delle Nuvole). I Poeti scelti per la lettura sono stati per l’Argentina Dino Campana (1885-1932), Buenos Aires, J. Rodolfo Wilcock (1919–1978), Vivere e percorrere il mondo, Severino Di Giovanni (1901-1931), Inno alla dynamite (Frammento). In rappresentanza per l’Australia Maria Valli, La primavera in Australia; Mariano Coreno (1939), Sono andato all’estero; Luigi Strano (1913-2009), Homecoming; Alberto Avolio (1949), Il pianto del kookaburra. Il Brasile: Ermanno Minuto (1929), Nustalgia? . . . sci però . . . ; Natale 1960–Natale 1987

 


Vera Lúcia de Oliveira (1958), L’utero. Venezuela: Vittorio Fioravanti Grasso (1936), Un uomo solo
Valeriano Garbin (1937), Le valli di Caracas. USA: Ned Condini (1940), Vassar College, Giose Rimanelli (1926-2018), Ballata di Joe Selim; Sonetto, Nino Del Duca (1924-2010), Hypopastemia. Una malattia facile da curare ; ‘E puparuole; Paolo Valesio (1939), Origini; Alba; Luigi Ballerini (1940), Selvaggina [brano], Irene Marchegiani, La vita in cerchio. Canada: Gianni Grohovaz (1926), Io ti ripago: Italia senza core; Silvano Zamaro (1949), Portrait d’une emigrante. Germania: Marcella Continanza (1940), La ragazza dai capelli di Medusa, Gino Chiellino (1946), Canto 5; Canto 6; Salvatore A. Sanna (1934), I. da Fra le due sponde;Cristina Alziati (1963), II. Agli amici. Svizzera: Silvana Lattmann (1918), Mi sono acciambellata al caldo di un uccello; Leonardo Zanier (1935), Pineda di Grau; Saro Marretta (Saraccio) (1940), Portateci sulle coscienze voi che siete rimasti; Alida Airaghi (1953), Il letto. Francia: Giancarlo Pizzi (1950), Recordant. Ad Andreas Baader e Ulrike Meinhof. Belgio: Giovanni Montagna (1905-1991), Le rive dell’Entella; Franco Caporossi (1930), E’ l’ora in cui la notte. Croazia e Slovenia: Roberto Dobran (1963), Dualismo perenne: Adelia Biasiol (1950-2000), A mio padre

 

Franca Fioravanti Teatro delle Nuvole
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