“Musica d’arte für alle”, la Stagione sinfonica e d’opera 2025/26 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento

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RUMOR(S)CENA – BOLZANO – La Fondazione Haydn ha presentato la nuova Stagione musicale con un cartellone di 23 appuntamenti tra concerti sinfonici e opera. Una programmazione all’insegna del grande repertorio,  rarità e nuove composizioni, capace di riunire alcuni tra i più importanti direttori e solisti, nonché acclamati artisti della nuova generazione. Facendo propria la storica espressione utilizzata da Giorgio Strehler per l’inaugurazione del primo teatro stabile italiano, con il titolo Musica d’arte für alle,  il Direttore artistico Giorgio Battistelli rinnova il suo invito d’ascolto alla comunità con una programmazione capace di attrarre, nella diversità, interessi e gusti molteplici:

Giorgio Battistelli crediti foto Andrea Macchia

«Con questo titolo – ha spiegato Giorgio Battistelli – ho voluto sottolineare l’intreccio di stili e linguaggi diversi che caratterizzano i vari appuntamenti della Stagione 2025/26 della Fondazione Haydn. Il termine “Musica d’arte” non vuole suggerire una proposta elitaria ma, al contrario, offrire al pubblico la musica della grande tradizione, estranea all’effimero processo di mercificazione del sistema industriale. Il tema principale si articola in quattro sottotitoli, anelli di un’unica catena che si agganciano per affinità, contrasti e opposizioni verso una visione musicale pensata per un pubblico eterogeneo, capace di abbinare ai grandi capolavori della storia a opere rare e nuove creazioni».

Giuseppe Grazioli crediti foto MarcoBorrelli

«La programmazione che il Direttore artistico risponde alle linee strategiche della Fondazione, recentemente aggiornate dal Consiglio di Amministrazione, a partire dall’identità e da un preciso modello culturale per la promozione della musica, dell’opera e della danza a servizio della comunità – ha dichiarato Monica Loss, Direttrice generale della Fondazione Haydn –. Sia il programma che le attività correlate coinvolgono i giovani e avvicinano il pubblico, accompagnandoli all’ascolto e alla conoscenza delle opere, grazie al coinvolgimento attivo e alla preziosa collaborazione di direttori, registi e solisti. Un insieme di persone, la Haydn, che lavora per far sì che la Stagione diventi un’esperienza e un viaggio ricco di eventi, appuntamenti e occasioni di scambio per tutti. La Stagione 2025-26 è la numero 66 e rappresenta un bel traguardo che proietta e dà impulso a proseguire con impegno e passione».

Ottavio Dantone crediti foto Silvia Camporesi

Direttore musicale Ottavio Dantone, Direttore ospite principale Thomas Dausgaard. Alessandro Bonato Direttore principaledell’Orchestra Haydn. Inserito dalla rivista Forbes Italia tra le dieci personalità Under 30 più rappresentative del panorama dell’arte e della cultura, a partire da ottobre 2025, fino a giugno 2028, diverrà uno dei punti di riferimento per l’Orchestra, sviluppando un rapporto continuativo per definire un proprio percorso interpretativo. Come Direttore principale sarà presente sia nella Stagione sinfonica che in quella d’opera, e affiancherà il direttore artistico nella definizione della programmazione lavorando a stretto contatto con l’Orchestra per contribuire alla sua continua crescita e alla visibilità nazionale e internazionale.

Roberto Catalano_Rori Palazzo

Il Direttore musicale Ottavio Dantone dirigerà il concerto inaugurale e altri tre appuntamenti caratterizzati da un costante abbinamento di opere del Barocco e del Classicismo a capolavori del Novecento. I due concerti di Thomas Dausgaard nel triennio di attività nel ruolo di  Direttore ospite principale dell’Orchestra Haydn. La Stagione prevede la partecipazione del violoncellista Mario Brunello, presente nella doppia veste di direttore e solista, Michele Mariotti, Direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, e di Gábor Takács-Nagy.

Alessandro Bonato crediti foto FHS 2025

Nel programma concerti di Vanessa Benelli Mosell, Glass Marcano, Hossein Pishkar, Vimbayi Kaziboni, Nicolò Umberto Foron Dmitry Matvienko.
Il violista inglese Timothy Ridout; Arsenii Moon, i violinisti Giuseppe Gibboni, Mira Foron Johan Dalene, il soprano Hasmik Torosyan

La Stagione presenterà in prima esecuzione assoluta due nuove commissioni della Fondazione Haydn: Gli ultimi giorni di Garibaldi del compositore Alessandro Meacci, Púrpura, Concerto per viola e orchestra di Filippo Del Corno,

Le prime esecuzioni italiane di Entr’acte, brano per orchestra d’archi della compositrice Caroline Shaw , il Concerto per violino n. 1 del compositore Niels Viggo Bentzon

La Stagione si inaugura con il repertorio barocco tra Bach (Concerto brandeburghese n. 1 e Suite per orchestra n. 3) e Händel (Concerto per organo op. 4 n. 4 e Musica per i reali fuochi d’artificio). «Affinità elettive»  propone l’opera sinfonica di Beethoven (le Sinfonie n. 2, 3, 4 e 8) sarà accostata alla Sinfonia n. 6 di Schubert, al Concerto per violino di Čajkovskij e all’Adagio e fuga K 546 di Mozart, la Sinfonia n. 1 di Méhul, il Concerto per violoncello di Schumann all’opera di Weinberg, i Quattro ultimi Lieder di Strauss alla Sinfonia n. 4 di Mahler.

Alessandro Cadario crediti foto LorenzoDaverio

«Attrazioni e contrasti» prosegue con l’accostamento delle Sinfonie di Haydn all’Intermezzo op. 8 del compositore Franz Schreker e Requies di Luciano Berio, dedicato alla memoria della moglie Cathy Berberian; la prima Sinfonia di Čajkovskij con Shaker Loops, brano di John Adams; Mozart con due composizioni di Alberto Ginastera; il Concert Românesc di Ligeti alla Quinta di Beethoven.

La serie «Moti e rivoluzioni» celebrerà il cinquantesimo anniversario della morte di Šostakovič con le Sinfonie n. 1 e 9, attorno alle quali graviterà la musica di Verdi, la Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov, le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms, il Concerto per violino di Beethoven, oltre a Danses concertantes di Stravinskij e la Sinfonia Classica di Prokof’ev, e al repertorio più raro  rappresentato dal Notturno n. 1 di Martucci.

«Passaggio a Nord-est» proporrà le Sinfonie n. 1 e 4 di Brahms, la Sinfonia n. 2 del compositore Svendsen e alcune opere dei compositori danesi Bentzon e Nielsen, , di cui verranno rispettivamente eseguiti il Concerto per violino n. 1 e Helios.

Sono due i concerti fuori abbonamento della Stagione: il Concerto d’inverno su musiche di Čajkovskij e Adams dirette da Hossein Pishkar e il Concerto di Capodanno su musiche della dinastia Strauss diretto da Alessandro Bonato.

«Opera d’arte » il cartellone operistico curato da Giorgio Battistelli . L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino, per la regia di Roberto Catalano e la direzione musicale di Alessandro Bonato. Seguirà il dittico formato da Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari e La notte di un nevrastenico di Nino Rota, una produzione della Fondazione Haydn per la regia di Stefano Vizioli. Fabio Cherstich firma le regia de L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini per la direzione musicale di Alessandro Cadario, e della prima esecuzione italiana dell’opera contemporanea Note to a Friend di David Lang, compositore  già Premio Pulitzer 2008, la cui musica si ispira al minimalismo e al rock, quest’ultima in una nuova produzione della Fondazione Haydn.

Con il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, la Fondazione Haydn inaugura inoltre un nuovo format di opera itineranteche verrà sviluppato ulteriormente nelle prossime Stagioni. Durante i mesi estivi, grandi opere da camera troveranno così un nuovo palcoscenico all’interno dei castelli, palazzi, caffè e giardini più suggestivi del territorio regionale, per un modello d’opera itinerante capace di portare la lirica in spazi non convenzionali.

La campagna di acquisto e rinnovo degli abbonamenti partirà il 13 maggio 2025.

I biglietti singoli sono in vendita dal 9 settembre. Maggiori informazioni sul sito www.haydn.it

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