musica e concerti — 23/07/2023 at 09:08

Båstad Chamber Music Festival: la musica da camera nei Paesi Scandinavi

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RUMOR(S)CENA – BÅSTAD -SVEZIA – Il Båstad Chamber Music Festival è un evento annuale che si svolge nella città di Båstad, in Svezia. Questo festival presenta un programma diversificato di spettacoli di musica da camera, con musicisti ed ensemble sia famosi che emergenti provenienti da tutto il mondo. Il festival è rinomato per attrarre artisti sia locali che internazionali, riunendo musicisti di talento e appassionati di musica da tutto il mondo. Il suo programma include opere di vari periodi, che vanno dal barocco alle composizioni contemporanee. Per la trentunesima edizione del Båstad Chamber Music Festival il tema che la direttrice Cathrine Winnes ha scelto è I paesi nordici, ogni giornata è stata dedicata ad uno dei paesi scandinavi. La maggior parte dei musicisti che hanno preso parte al festival ha forti legami con i paesi nordici ed è stata presentata una ricca proposta di musica nordica ma non sono mancate incursioni nella musica di altri paesi.

0-MimeBrinkmann-NilsOkland

La giornata musicale di questo festival è iniziata ogni giorno con i Breakfast Club, dedicati ogni mattina ad un diverso paese nordico. E’ stato presentatore ospite il giornalista della Radio Svedese Karsten Thurfjell, che ha condiviso le sue riflessioni su aspetti particolari della cultura nordica comuni a ciascun stato scandinavo oltre a quelli che, al contrario, li distinguono l’uno dall’altro. Ogni mattina musicale è stata caratterizzata da musica d’eccezione, come i brani eseguiti da Nils Økland e Mime Brikmann, o da Rolf-Erik Nystrøm, Kristoffer Hyldig e Martin Lissola.

Nella giornata dedicata alla Finlandia l’ensemble lettone-danese Carion Wind Quintet, per un programma pomeridiano intitolato Skandinaviska Droemmer, ha offerto al pubblico un’esperienza di musica da camera davvero unica e innovativa con esecuzioni accurate ed al contempo interpretate con grande personalità. Partendo da un divertimento di  W.A. Mozart l’ensemble ha accompagnato il pubblico attraverso le suggestioni musicali nordiche eseguendo partiture di Carl Nielsen, Jacques Ibert e Renate Stivrina a fianco a brani dal Codex Runicus del 1300.

Rolf Erik Nystrom-KristofferHyldig-Martin Lissola

La stessa sera ha visto il celebre soprano svedese Ida Falk Winland, accompagnata al piano da Gunnel Lundberg e al violoncello da Daniel Thorell, cantare brani del compositore finlandese Sibelius e del compositore svedese Bo Linde, di Lili Boulanger e André Previn. Ha chiuso il concerto della serata il quartetto d’archi Opus13, che ha eseguito con meravigliosa profondità e drammaticità brani della compositrice contemporanea statunitense Carolyn Shaw, sottolineandone il surrealismo cromatico. Formatosi nel 2014, il quartetto Opus13, composto da Sonoko Miriam Welde, Edvard Erdal, Michael Andreas Grolid e Daniel Thorell, è uno degli ensemble più significativi tra gli emergenti in Scandinavia, già noto per la collaborazione con musicisti internazionali come Olli Mustonen, Julian Bliss, Alisa Weilerstein, Tabea Zimmermann, Jonathan Biss, Marianna Shirinyan e Konstantin Heidrich.

Carion Wuind Quintet

Per la giornata dedicata alla Norvegia lo Stockholm Syndrome Ensemble col concerto Perpetuum Mobile,che ha presentato al pubblico un’esplorazione musicale sullo stile musicale del moto perpetuo, brani accomunati dalla ripetitività di una frase, senza che la melodia sia interrotta, utilizzata fin dal periodo barocco. E’ stato un viaggio che ha attraversato quasi l’intera parabola della storia musicale occidentale, una bellissima sfida che ha presentato una narrazione tessuta su una trama musicale che ha affiancato in un drammatico collage la musica barocca alla contemporanea e alla musica romantica. Il ricco programma ha alternato brani di J.S Bach e E. Meyer, A. Paert e B. Britten, J. Adams e G. Rossini. L’obiettivo dichiarato da questo ensemble, nato nel 2012, è dare al pubblico l’opportunità di ascoltare musica in un contesto sorprendente, che esalti l’esperienza di ascolto. L’ambizione di creare esperienze concertistiche libere dalle convenzioni della musica da camera è stata anche in questa occasione splendidamente perseguita.

Stockholms Syndrome Ensemble

Ha chiuso la serata l’ensemble Oriental Winds of the Baroque, una formazione di musicisti con sede in Norvegia provenienti da Spagna, Costa d’Avorio e naturalmente Norvegia, ha mostrato come la musica barocca europea sia stata influenzata da stili musicali provenienti da molti paesi diversi anche lontani dall’Europa. L’ensemble è guidato dal sassofonista Rolf-Erik Nystrøm, un musicista eclettico capace di spaziare dal jazz alla musica contemporanea ed etnica, dotato di una tecnica straordinaria e fuori da comune. Rolf-Erik Nystrøm ha condotto il gruppo in una esplorazione della musica barocca attraverso i suoi collegamenti con l’Oriente, l’Africa, il Sud America e le regioni nordiche. Le passacaglie di Biber, Merula e Monteverdi sono state affiancate all’uso dell’improvvisazione come denominatore comune per l’interazione tra culture. La voce della tradizione mediterranea barocca, il dodo e la kalimba insieme alla tiorba italiana e al violino tradizionale norvegese Hardanger, a 5 o 7 corde, hanno dato all’ascoltatore associazioni interculturali, le stesse che sono all’origine degli stili musicali occidentali successivi. Rolf-Erik Nystrøm ha riunito in questo gruppo un cast di musicisti eccezionali: il violinista Nils Økland è uno dei massimi interpreti delle musiche tradizionali norvegesi; il polistrumentista e cantante Kouame Sereba porta dalla Costa d’Avorio tutta la sensibilità musicale subsahariana tra canto e percussioni; il tiorbista Jesús Fernández Baena è un esecutore illustre di musica antica all’interno della comunità europea. Intensa e dolcissima la voce della soprano catalana Raquel Andueza, che aggiunge con grande sensibilità l’elemento vocale indispensabile a questo Ensemble.

Ida Falk

Con la partecipazione di valenti strumentisti che hanno suonato da soli o in diverse formazioni il festival si è chiuso con il gran finale per il quale lo Stockholm Syndrome Ensemble ha eseguito la prima di un brano appositamente composto per l’occasione dal compositore islandese in residence Rohloff Steingrimur.

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