Chi fa teatro, Teatro — 22/09/2013 at 10:20

La nuova stagione del Cantiere Florida di Firenze

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I mattoni che internamente fanno da ruvido cuscinetto alle parole sbreccate che fanno breccia, sono ancora tutti lì, con il loro colore rossiccio tendenza alla fuliggine. Sa di fabbrica, di azienda, dove si fa con le mani, forse prima che con la testa, dove si progetta. In una parola sola: un Cantiere. Che a guardar bene è anche Florida, dopo gli innesti dello scorso anno del Direttore organizzativo Gianluca Balestra e della Compagnia Versiliadanza di Angela Torriani Evangelisti, quest’anno, alla prima vera e propria stagione, dopo l’edizione zero 2012, si aggiunge la compagnia Murmuris (dopo un settennio, come il Presidente della Repubblica, al Teatro Everest del Galluzzo) diretta dalla regista Laura Croce.

Il Principe 

Adesso c’è pasta e materia dove affondare le mani. Ed il programma è cospicuo e ricco, abbondante, fornito dalla nuova drammaturgia alla danza, da troppi teatri lasciata in sordina. “Contemporaneo è uno stato mentale”, è il titolo della stagione, e testimonial è una paperella gentile e innocua di gomma, esile sì ma che, anche in mezzo alla burrasca, non affonda, non annega, rimane a galla, resiste contro i marosi e gli tsunami, non va a fondo, ma sta. Apertura col botto (25 ottobre) con la novità di Antonio Latella (che ha già prodotto vari suoi spettacoli con la struttura Elsinor che ha tre diramazioni: Milano, Firenze e Forlì) “A.H.”, che ha debuttato in estate al festival trentino di Dro, “dedicato”, in qualche modo, alla figura di Hitler.

L’assessore alla cultura comunale, Sergio Givone, dice sempre le stesse cose, ma le dice bene con l’enfasi non del politico ma del comunicatore; si scusa per la mancanza di risorse ma è lieto di qualsiasi iniziativa: “Il teatro è in uno stato di sofferenza, di abbandono, nel teatro c’è quel connubio, altrimenti introvabile, di creazione e fruizione. Siamo la materia di cui sono fatti i sogni”. Applausi. Ormai gli assessori sono quelli che fanno vedere la faccia (e averla pulita è sempre meglio), mentre le vere scelte sono fatte nelle stanze chiuse dai dirigenti.

La scelta è ampia, ed a ventaglio può ricadere sui grandi attori, con la retrospettiva su Saverio la Ruina, pluripremiato con gli Ubu, che qui porta il 28, 29 e 30 novembre, le sue ultime tre pièce, in sequenza “Dissonorata”, “La borto” e “Italianesi”. I titoli di La Ruina sono sempre neologismi. La formula della piccola retrospettiva ci trova e ci coglie, come già abbiamo avuto modo di sottolineare in altre annate, in disaccordo, perché far vedere tre lavori della stesso attore o compagnia o regista, a distanza di 24 ore l’uno dall’altro, non può far altro che stancare il pubblico sul quale si insiste ed allontanarlo. Migliore sarebbe la scelta di dilazionare nell’arco della stagione i tre appuntamenti creando un tam tam, un fil rouge, un piccolo popolo che, da una volta all’altra, s’allarga, si gonfia, aumenta.

 Saverio La Ruina “La borto”

Attori come Scimone e Sframeli con vecchi testi come “Nunzio” o “Bar”, o grandi attrici partendo da Iaia Forte (sembra che abbia ritrovato nuova linfa, da Tiezzi in teatro a Sorrentino al cinema) che interpreta il Tony Pagoda uscito dal romanzo del regista de “La grande bellezza”, “Hanno tutti ragione” (22, 23 novembre). Ancora grandi interpreti della scena, da Giuliana Musso, altra trilogia, a febbraio, “Tanti saluti”, “Nati in casa” e “La fabbrica dei preti”,  Lucia Calamaro con “L’origine del mondo”.  Elisabetta Pozzi in “Giovanna D’Arco”, e ancora Maria Paiato in “Anna Cappelli” per un 8 marzo differente.

Hanno tutti ragione

Il programma prevede per il settore danza  con sedici proposte, dove spiccano nomi come Abbondanza Bertoni , Julie Ann Anzillotti, Leonardo Diana, Opus Ballet. Accanto a tanto fulgore un’altra categoria (troppa carne al fuoco?), quella di “Materia Prima” diretta da Laura Croce con ancora nove interessanti proposte fuoriuscite dall’ultimo Premio Scenario“Zigulì” o i Fratelli Dalla Via, Gli Omini, la Bibbia degli Avengers che ci culleranno fino al nuovo anno, i Sacchi di Sabbia, Leonardo Capuano, gli Atto Due e il Teatro delle Albe unite alla Raffaello Sanzio

Il programma completo è pubblicato su www.teatrocantiereflorida.it – cantiere.florida@elsinor.net

Info www. murmuris.it  055.7135357

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