Teatro, Teatro recensione — 22/07/2014 at 12:18

Sketches: la moltiplicazione dei linguaggi al Mittelfest

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CIVIDALE DEL FRIULI – Della parte del poema di Goethe in cui Faust seduce la ragazza, viene rovesciato il punto di vista: non quello del seduttore, ma quello di Gretchen, per noi Margherita. E il fulcro dell’episodio (che inizia così: “Bella signorina, mi permette di offrirle il mio braccio e la mia compagnia?”) viene come protratto nel tempo o fuori dal tempo fino a connetterlo con plagio e segregazione di giovani donne oggi, in particolare con la tragedia di cronaca avvenuta in Austria nel 2008.
Fin qui il dramma “Faustin & Out” scritto dal premio Nobel Elfriede Jelinek nel 2010 e “Sketches” di Fabrizio Arcuri – che su quel testo ha lavorato per proporlo al Mittelfest di Cividale -, procedono appaiati.

Sketches (crediti di Elia Falaschi)
Sketches (crediti di Elia Falaschi)

Lo spettacolo vive però di vita propria anche attraverso la moltiplicazione dei linguaggi: sullo sfondo c’è il film di Murnau del 1926, espressionista e pauroso nei suoi grigio su grigio, con un Faust vecchione arrapato, un Mefistofele rapato e senza età; infine, la fanciulla ingannata, poi impazzita. Ma, appunto, questo è lo sfondo che scompare. In scena invece si succedono tre donne, le attrici Angela Malfitano, Francesca Mazza, Sandra Soncini travestite da pupazzoni, affondate fino al collo nel pelo colorato, con enormi teste staccabili, da renna, orso, coniglio, tenere cose d’infanzia diventate visioni mostruose. E ciascuna di loro racconta una visione di donna, con disprezzo, con sfida, con lucido orrore, scendendo nel profondo del modo femminile di ri-conoscere e bene e male, di rimuovere o sublimare.
Se nel testo della Jelinek il presentarsi in scena delle varie figure sfiora i toni dell’avanspettacolo o ha accenti da cabaret, nello spettacolo di Accademia degli Artefatti si procede con una serietà che, contrastando con l’aspetto giocoso dei costumi, si carica di distacco chirurgico nel descrivere il crimine ma con le parole assolutamente poetiche e alte dell’autrice.

Sketches (crediti di Elia Falaschi)
Sketches (crediti di Elia Falaschi)

Il lavoro di Arcuri rientra nel filone più intellettuale dell’edizione 2014 di Mittelfest, accanto a messe a punto delle vicende del conflitto nei Balcani, da parte di registi come Ivica Buljan. La musica spazia da Bach alla Gubajdulina, la danza da Jan Fabre alle climbers di Wanda Moretti, con soluzioni inedite come Stefano Bollani in veste di attore.
Claudia Provvedini

SKETCHES
da Faustin & Out dentro fuori sopra e sotto il Faust di Goethe; di Elfriede Jelinek, regia Fabrizio Arcuri
visto il 20 luglio a Mittelfest 2014, Cividale del Friuli

 

 

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