Spettacoli — 21/02/2017 at 00:09

Arlecchino servitore di due padroni al Teatro Goldoni di Venezia

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VENEZIA – Il Carnevale di Venezia da sempre attira visitatori da tutta Europa e da altri continenti. Le atmosfere che si creano nella città lagunare sono uniche nel suo genere, e i festeggiamenti organizzati ogni anni, sono occasioni per offrire, anche al pubblico, eventi che possano rievocare i fasti di una tradizione secolare, scegliendo un drammaturgo che ha reso celebre Venezia in tutto il mondo: Carlo Goldoni.  Da Giovedì 23  a sabato 25 febbraio, va in scena al Teatro Goldoni una delle sue commedie più rappresentate,  “Arlecchino servitore di due padroni”. Tre repliche fuori abbonamento dello spettacolo che ha riscosso un pieno successo nella stagione estiva del Teatro Stabile del Veneto. La regia è di  Giorgio Sangati, . Lo spettacolo si avvale delle maschere di Donato Sartori, il grande “mascheraio” scomparso nel 2016, che le ha create per questo Arlecchino dopo l’esperienza di cinquant’anni fa con Giorgio Strehler, che è ormai parte della storia del teatro, non solo italiano.  Recitano Anna De Franceschi (Brighella, locandiere), Francesco Folena Comini (Silvio), Irene Lamponi (Smeraldina), Marta Meneghetti (Clarice), Michele Mori (Il Dottore Lombardi), Stefano Rota (Florindo Aretusi), Laura Serena (Beatrice), Marco Zoppello (Arlecchino) e una delle rare apparizioni femminili nel ruolo del vecchio avaro Pantalon de’ Bisognosi, interpetato da Eleonora Fuser, mettono in scena un’intricata vicenda di travestimenti e scambi di ruolo, resa al meglio da una vivace compagnia di attori che incarna alla perfezione lo spirito dell’opera.

 

Spiega il regista Giorgio Sangati <<Arlecchino, la maschera simbolo del teatro italiano e Il servitore di due padroni, il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo, tornano sul palcoscenico dello Stabile del Veneto in una nuova, inedita versione. Una strana soffitta ingombra di vecchi bauli e una vivace compagnia di attori. All’arrivo del pubblico i comici aprono i bauli, riemergono abiti usati mille volte, attrezzeria ammaccata e strumenti musicali impolverati, quanto basta per far rivivere questo capolavoro. La perfetta macchina teatrale goldoniana si rimette in moto, la polvere vola via a suon di canti e musica, i personaggi e le maschere riprendono vita e trascinano il pubblico in una girandola di colori, emozioni e divertimento. Travestimenti e riconoscimenti, servitori e padroni, padri e figli, morti e risorti, duelli e passioni, gioie e pianti: nello spettacolo tutto è doppio, come Arlecchino che, a sua volta, si sdoppia (anzi si triplica) nell’impresa impossibile di servire due padroni e forse anche sé stesso. Goldoni scrive Il servitore di due padroni lontano dalla sua Venezia e in ogni battuta della commedia si legge l’amore e la nostalgia per una città magica, un luogo unico, fantastico, intriso di vita, in cui tutto è (ancora) possibile. In scena un cast di altissimo livello che fa incontrare interpreti di comprovata esperienza con giovani talenti. Un classico che non può invecchiare perché affonda le sue radici nella storia stessa del teatro.>>

foto di Serena Pea

 

 

Arlecchino servitore di due padroni

Di Carlo Goldoni

dal 23 al 25 febbraio

Teatro Goldoni di Venezia

Anna De Franceschi, Francesco Folena Comini, Eleonora Fuser, Irene Lamponi, Marta Meneghetti, Michele Mori, Stefano Rota, Laura Serena, Marco Zoppello, Arlecchinomusiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Veronica Canale

regia Giorgio Sangati

scenografia Alberto Nonnato

costumi Stefano Nicolao

maschere Donato Sartori – Centro Mashere e Strutture Gestuali

luci Paolo Pollo Rodighiero

 

 

 www.teatrostabileveneto.it    telefono 041.2402014

biglietteria.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it

 

 

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