ALTRITEATRI, Teatro — 20/03/2021 at 19:22

La Sardegna “bianca” diventa “arancione” e i teatri restano chiusi

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RUMOR(SCENA) – CAGLIARI – Su Change.org si può firmare la petizione lanciata da Michele Zuddas che recita: « La possibilità che dalle zone rosse italiane si possa venire in Sardegna attualmente zona bianca (ora non più visto il cambio di colore in arancione, ndr) rappresenta un paradosso e un rischio per la salute di tutti i Sardi. L’esperienza dell’estate scorsa dovrebbe aver insegnato qualcosa, ma pare non sia così. La Valle d’Aosta ha emesso un’ordinanza restrittiva, consentita dallo stesso DPCM di Draghi, con cui si bloccano gli arrivi verso le seconde case non motivati e giustificati. Il Presidente Solinas abbandoni la subalternità alla Lega e, nell’interesse dei Sardi, emetta subito un’ordinanza che blocchi gli arrivi di non residenti senza giustificato motivo o necessità e autorizzi solo i ricongiungimenti parentali».

Ad oggi sono oltre 44mila firme raccolte. Questo è quanto era stato scritto in precedenza: a rileggere l’appello di un sardo giustamente preoccupato, ci si chiede se quanto sta accadendo ora si poteva evitare. Il primo firmatario, il 16 marzo scorso, ha aggiornato la sua petizione con un ringraziamento al presidente della regione Sardegna, Solinas, per aver accolto la sua richiesta nell’aver deciso di emettere un’ordinanza restrittiva per l’arrivo sull’isola dei proprietari di seconde case. In conseguenza della zona arancione ha decretato l’annullamento della riapertura dei teatri sardi, prevista il 27 marzo prossimo in occasione della Giornata mondiale del teatro.

Leggendo le ultime notizie provenienti dall’isola fanno capire che anche su altri fronti le cose stanno peggiorando: questo è l’ultimo fine settimana bianco in cui si prevede un assalto ai ristoranti e negli agriturismi isolani. Con la conseguenza che i contagi potrebbero risalire in fretta. Ma forse anche per questo rischio è tardi per evitarne le conseguenze. Nei giorni scorsi in Sardegna sono arrivati a centinaia in possessori di seconde case, provenienti da regioni attualmente rosse o arancioni. Solo ad Olbia gli sbarchi dalle navi traghetto hanno registrato quasi mille persone e la massiccia affluenza ha impedito di fatto di sottoporsi ai test prima di spostarsi nelle diverse località.

Il Fatto Quotidiano del 18 marzo scrive a firma di Andrea Sparaciari « (…) secondo le norme, avrebbero dovuto esibire un certificato di vaccinazione o di negatività al tampone, oppure si sarebbero dovuti sottoporre ad un test rapido (antigenico, ndr). La maggioranza il test l’ha rifiutato e ha lasciato il porto indisturbata, senza lasciare le generalità. E anche quando i turisti fanno il test e risultano positivi vengono avvisati con molto ritardo». Da bianca ad arancione il passo è breve e ormai i “buoi sono scappati dalla stalla” , per usare un’espressione ancora attuale. La politica della Sardegna fa ancora i conti con la legittima e giustificabile necessità di garantire la sua economia basata sul turismo, ma quanto accaduto l’estate scorsa, evidentemente, non ha portato consiglio.

Ora chi aveva programmato, finanziato, organizzato la riapertura delle stagioni teatrali in diverse città e paesi (tardive come potrebbe essere la raccolta dell’uva passita), si vede costretto ad annullare, rimborsare, o spostare gli spettacoli su streaming (ormai divenuto il mezzo supplente se non sostitutivo, ahimè, dello spettacolo dal vivo, fino a quando tutta la nazione potrà tornare in presenza): male necessario ed inevitabile e forse, in alcuni casi, prevedibile e per questo in grado di risparmiare denaro ed energie. I direttori dei teatri si sono visti costretti a cancellare le date di inaugurazione e rivedere il calendario. Slitta ad aprile anche il cartellone di Sardegna Teatro/ TRIC. La riapertura dei teatri – nel rispetto delle regole e delle distanze di sicurezza, con il contingentamento degli spettatori – è dunque rimandata a data da definire con una rimodulazione degli appuntamenti sulla base delle disposizioni ministeriali e dell’evolversi della pandemia.

Tra le iniziative resiste però il Teatro in Scatola – il kit progettato dagli artisti della compagnia Is Mascareddas e realizzato in collaborazione con il FABLAB di Sardegna Ricerche, con cui è possibile allestire in casa una baracca dei burattini dove rappresentare storie fantastiche e “appese a un filo”. Info e prenotazioni Teatro in Scatola: Is Mascareddas cell. 346/5802580 – 392/3804404 – e-mail: info@ismascareddas.it.

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