Cinema, Recensioni Film, SOS CINEMA — 17/09/2022 at 17:03

Le Favolose

di
Share

RUMOR(C)ENA – SOS CINEMA -Esegesi del film LE FAVOLOSE di Roberta Torre – Brava Roberta Torre ,regista eccentrica da sempre autrice di film anomali, particolari,oscuri(“Mare Nero” ,”Angela” bellissimo) o radiosi (“Sud Side Story “,”I baci mai dati”). In attesa di vedere “Mi fanno male i capelli” omaggio a Monica Vitti , arriva dalle Giornate degli Autori di Venezia il bellissimo “Le favolose“. Fondendo la sua propensione per il musical (“Tano da morire) e l’evocazione dell’aldilà del fantastico “Riccardo va all’inferno” rivisitazione pop del “Riccardo III” di Shakespeare, trova la giusta chiave, anzi perfetta, per affrontare il mondo dei trans. Addirittura quelli storici, capitanati dall’antesignana Porpora Marcasciano autrice di quel libro fondamentale per il movimento che è “Tra le rose e le viole”. È proprio lei ormai anziana a riaprire la vecchia villa dove si trovavano,si rifugiavano e sognavano Porpora, Nicole, Sofia, Veet e Marzia, tutte convocate e ritornate dai postsessantottini Anni della liberazione sessuale. Durante i quali esercitavano liberamente la prostituzione per spiccare il volo e guadagnarsi la libertà di essere se stesse. La ragione della reunion è evocare lo spirito della bellissima Antonia, dopo il ritrovamento di una sua lettera testamento da parte di Nicole. Morta in condizioni tragiche (tante violenze nei loro confronti) Antonia rivendica dall’aldilà il desiderio di tornare a essere vestita in abiti femminili e non maschili come la famiglia, che si vergognava di lei, le impose nella bara.

Da qui parte un meraviglioso,struggente inno alla libertà e alla vita, filtrato attraverso la memoria, attraverso i racconti e le scene da musical da camera in cui le amiche ritrovano in un armadio cechoviano il loro passato e i loro vestiti favolosi da dive del Cinema. Tra Almodovar e “Le sorelle Macaluso” capolavoro sia a Teatro che al Cinema di Emma Dante, si respira un’intimità femminile gioiosa ,che però è anche una festa per i morti. C’e’ persino il buco nella parete ,come in Emma Dante , che collega vivi e morti. E poi la memoria che arriva fino alla commozione, di fronte alle immagini pure e infantili di quei bimbi che sarebbero diventate donne di fatto, ribelli,amate e calpestate.Sempre in un flusso di coscienza di vera profondità psicologica,mai piegato allo stereotipo.Torre ama le sue attrici ,eroine e paladine di trasgressione e libertà .Le avvolge nella luce dorata della splendida fotigrafia di Stefano Salemme come si fa con le dee. Scritto con Cristian Ceresoli drammaturgo della piéce scandalo “La merda” che ha fatto il giro del mondo,”Le Favolose” ha la forza del ricordo, della libertà e della comprensione in ogni fotogramma, sempre emozionante e travolgente. Proiettato per soli tre giorni, ma perché?

Share

Comments are closed.