Contributi critici, Culture — 17/05/2016 at 20:54

ANCT e Accademia Arte della Diversità: “Il teatro e la norma della Diversità”

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BOLZANO – L’Associazione Nazionale Critici di Teatro a Bolzano si riunisce a Bolzano per il convegno: “IL TEATRO e la NORMA della Diversità”. In occasione dell’Assemblea nazionale dei critici di teatro ANCT che si svolgerà sabato 21 maggio a Bolzano, critici di teatro, provenienti da tutta Italia, si danno appuntamento, nei giorni 21 e 22 maggio, ospiti del T.RAUM di Via Volta 1, sede dell’Accademia Arte della Diversità – Teatro la Ribalta – per confrontarsi. Un’occasione importante e di prestigio che nasce dalla volontà dell’Accademia Arte della Diversità di fare di Bolzano, il luogo deputato per il dibattito e l’approfondimento dei temi che riguardano l’attività teatrale nei luoghi del disagio, coinvolgendo critici, artisti e docenti universitari . Fra gli ospiti:  Fulvio De Nigris della Casa dei Risvegli di Bologna, Vito Minoia della rivista “Catarsi – Teatri della Diversità”, Giulio Baffi, Presidente dell’ANCT, Valeria Ottolenghi, Andrea Porcheddu, Alessandro Gazzella, Antonio Viganò, saranno i relatori delle tematiche: la cultura come promotrice di progetti di inclusione sociale, il “ teatro dei diversi” e/o la “ diversità del teatro” , sistema teatro e/o “teatro sociale “.image

Negli anni questo settore teatrale, ha prodotto una serie di creazioni, interventi, iniziative e manifestazioni in tutto il territorio nazionale, cercando di rinnovare il senso profondo del teatro come luogo di vita, di rappresentazione della diversità, immergendosi senza paura, nelle più lontane e se si vuole necessarie o mute alterità, per farle diventare parlanti e visibili, per una nuova presa di coscienza e di contatto. Il teatro in carcere, in situazioni di “handicap”, con i profughi, negli ospedali psichiatrici, fanno parte di un movimento che agisce nel sociale per cercare di riscattare se stesso prima ancora della realtà che incontra .
Per questo il teatro, a differenza di altre pratiche terapeutiche o didattiche, lavora per moltiplicare le differenze, non per renderci tutti uguali, ma per esaltare tutte le differenze, tutte le diversità. Un luogo dove “si rende visibile l’invisibile, della visione” nella globalità delle sue eccezioni: di ciò che si vede, ma anche profezia ( quello che potrebbe essere) e memoria ( personale e collettiva).Il teatro ha la sua ragione se è capace di “rivelare” l’oscuro, il rimosso, o semplicemente svela quello che già è sotto i tuoi occhi ma che, comunemente, non si vede. Peter Brook scrive sul teatro: “Ci dà la distanza da quello che normalmente ci sta intorno e abolisce la distanza tra noi e ciò che di solito è lontano”. Oggi c’è la necessità di fare una riflessione approfondita su questo settore che vive tra delle logiche diverse e contraddittorie. È davvero tempo per approfondire ricerche, osservazioni, confronti che vadano in profondità con il contributo plurale di critici e artisti, e chi da tempo è impegnato in questi territori, studiosi, responsabili di compagnie, tutti coloro che vivono per scelta dentro le innumerevoli e multiformi “diversità”. I critici – nel dialogo con i lettori, preziosa punta del complesso triangolo che comprende anche gli artisti – si sono inevitabilmente interrogati spesso su come affrontare questo continuo variare degli elementi in scena tra livelli descrittivi, poetiche registiche, motivazioni interpretative. La domanda è: quando così grandi e numerose sono le differenze, come è possibile affrontare una recensione per comunicare quanto si è visto? E spesso, per semplificare e rendere più agevole la comunicazione, si è arrivati a inventare via via nuove tipologie, che però, quasi sempre, finiscono per tradire la singola opera invece di avvicinarne la comprensione.

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La città di Bolzano, ospitando questa esperienza, ha ancora una volta dimostrato la sua “essenza” di città plurilingue e interculturale, capace di favorire e consentire l’incontro di teatri e culture diverse, di essere luogo per un dibattito che coinvolge il mondo culturale oltre i propri confini.  Il Convegno è aperto a tutti gli interessati domenica 22 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.30 , presso il T.RAUM di Via Volta 1 a Bolzano. Iscrizioni ed informazioni entro venerdì 20 maggio ore 12:00 (amministrazione@teatrolaribalta.it, T. 0471 324943)

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