Culture — 15/11/2014 at 20:56

Gina Marpillero: Essere di paese”

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BOLZANO – Gina Marpillero non ha raggiunto il traguardo dei cent’anni; è mancata nel 2008, ultranovantenne. E’ mancata, ma continua a parlare attraverso i suoi scritti e le sue fotografie, allestite in una mostra itinerante che parla di lei, del Friuli e del Novecento attraverso immagini che lei stessa ha catalogato, consegnandole ai suoi eredi già ordinate nella storia che ha voluto lasciare di sé.  Gina Marpillero non è solo “memoria”, resta presenza viva, dallo sguardo nitido e dal sorriso composto.
La sua è una storia semplice e coerente, che snodandosi nelle tappe della vita di bambina, adolescente e donna si intreccia con la Storia, la guerra, la povertà, il dolore della perdita prematura del padre, la “profuganza”, e poi la rinascita dell’indipendenza attraverso il lavoro, del matrimonio sereno, dei figli, del giardino da curare, delle cento cose elencate e amate. Cento passioni modeste, artigianali e semplici.
Grazie al circuito dei “Fogolârs furlans”, letteratura, poesia e fotografia insieme stanno percorrendo l’Italia, da Roma a Bolzano, portando la testimonianza di infanzie felici anche senza giocattoli, di persone “per bene”, di cibi semplici, di odori persistenti, di natura vissuta, di ricordi che non scoloriscono, di tradizioni custodite con fierezza, di amori delicati, di affetti familiari, di dolori dignitosi, di bellezza essenziale, di destini ineluttabili.

Gina Marpillero

Premiata con il Premio Nonino-Risit d’Aur per il suo primo libro, Essere di paese, pubblicato per la prima volta nel 1980 dal Mondadori, Gina Marpillero aveva iniziato a scrivere a sessantotto anni; il suo ultimo libro Le mie cento passioni esce postumo.
Con le sue parole in lingua friulana e in lingua italiana, con le poesie, i racconti, le immagini, non smette di raccontare, e continua il suo viaggio. Sempre intensa; nella gigantografia esposta al Museo Etnografico del Friuli, dove giovane con altre ragazze veste il costume tipico femminile carnico, e nella foto con l’abito rosso dove i segni dell’età sono portati con genuina fierezza.

Comune di Bolzano, Foyer, 20-24 ottobre 2014; tappe successive della mostra Latisana, Zoppola di Pordenone, Udine, Venzone, Spilimbergo

 

 

GM da pannello 19

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