Teatro, Va in scena a — 15/10/2012 at 23:13

Studio sul Simposio di Platone, regia di Andrea De Rosa al Teatro delle Passioni di Modena

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Va in scena fino al 18 ottobre in prima assoluta (repliche 16, 17, ore 21) al Teatro delle Passioni di Modena, Studio sul Simposio di Platone. Drammaturgia di Federico Bellini, regia di Andrea De Rosa, assistente alla regia Thea Dellavalle. Con Giulia Briata, Antonio Gargiulo, Eleonora Giovanardi, Leonardo Lidi, Annagaia Marchioro, Martina Polla, Matthieu Pastore, Filippo Quezel, Massimo Scola, Annamaria Troisi. Una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione. Andrea De Rosa dirige per il Cantiere delle Arti un gruppo di giovani e affiatati attori. Già regista di Molly Sweeney nel 2007 per Emilia Romagna Teatro in cui ha diretto Umberto Orsini, Valentina Sperlì e Leonardo Capuano e di una versione di Elettra di Hugo von Hofmannstahl, è stato assistente alla regia di Mario Martone e direttore del Teatro Stabile di Napoli.

«Ci siamo ritrovati, come sempre quando si è di fronte a un capolavoro, letteralmente sommersi da un fiume vorticoso di domande che il testo ci poneva” – affermano Bellini e De Rosa – ciascuna di queste domande ne alimentava altre e mentre per una parte di esse trovavamo una sistemazione grazie ai tanti filosofi che si sono confrontati con questo testo, per molte non riuscivamo a trovare nessuna risposta che non fosse parziale o arbitraria. Abbiamo allora deciso di rinunciare fin da subito a un’idea di messa in scena pura e semplice del testo, scegliendo invece di lasciarci trascinare dalla tumultuosa corrente di domande che ogni discorso sull’Amore inevitabilmente suscita, anche quando essa ci conduceva per territori apparentemente molto distanti dalla filosofia e da Platone. Se è vero, come diceva Heidegger – spiegano Bellini e De Rosa – che siamo entrati nell’epoca delle immagini del mondo, nell’epoca in cui le immagini del mondo si sono sostituite al mondo vero e proprio, allora la nostra si potrebbe definire anche come l’era del porno? Un’epoca in cui il consumo quotidiano di immagini, senza limiti di tempo e di spazio, assolve oggi al compito di colmare quel vuoto? Nell’era in cui le immagini sono disponibili e fruibili a livello planetario, Eros è forse morto definitivamente? Ma anche questa, in fondo, è soltanto una congettura, un’ipotesi, una domanda».

(immagini di Futura Tittaferrante) 

Il Simposio diventa materia prima da plasmare e da cui partire per costruire una ricerca attorno agli innumerevoli interrogativi che uno dei testi capitali della filosofia occidentale porta con sé, procedendo per immagini, frammenti di canzoni rock e voci di grandi personaggi come Pasolini, Jaques Lacan, Carmelo Bene, Jean Paul Sartre e di altri grandi del Novecento.

 

Info 059 2136021 Teatro Storchi Modena

www.emiliaromagnateatro.com

www.vivaticket.it

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