Teatro, Va in scena a — 15/03/2023 at 14:40

“Maria” dell’Hangar Teatri di Trieste, liberamente ispirato da Gabriel Garcia Márquez

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RUMOR(S)CENA – TRIESTE – Torna in scena “María”, lo spettacolo prodotto da Hangar Teatri sull’ineluttabilità del destino, liberamente ispirato al racconto “Sono venuta solo per telefonare”, uno dei “Dodici racconti raminghi” di Gabriel García Márquez, per la regia di Elena Delithanassis . Venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile alle 20:30 e domenica 2 aprile alle 17:00 presso Hangar Teatri in via L. Pecenco 10 a Trieste. Una storia per celebrare l’affascinante mistero che avvolge la vita, spettacolo diretto e interpretato da Elena Delithanassis al suo primo debutto registico con Marco Palazzoni, Ilaria Santostefano, voci di Fulvio Falzarano, Tullia Alborghetti, Valentina Milan, Sergio Pancaldi.

María, in foto Elena Delithanassis, produzione Hangar Teatri

Ambientato nella Spagna franchista narra la storia di María, ex ballerina, ora assistente e compagna del prestigiatore da salotto di nome Saturno il Mago. I due sono felicemente sposati da un paio di anni e per vivere intrattengono il pubblico con spettacoli di magia. Durante un viaggio verso Barcellona, in un pomeriggio di piogge primaverili, María si vede costretta a chiedere aiuto a causa di un guasto all’automobile. Un autobus si ferma e le offre un passaggio per fare una telefonata. L’autobus la porta in un ospedale psichiatrico, gestito da un’infermiera, dai modi poco ortodossi, di nome Herculina. Da quel momento la vita di Maria cambierà per sempre.

María, in foto Elena Delithanassis, produzione Hangar Teatri

Il racconto porta a teatro il realismo magico tipico di una parte della letteratura latinoamericana e narra le cose insolite che capitano nella vita e che molte volte cambiano irrimediabilmente il suo corso. Lo spettacolo, costellato da immagini e visioni poetiche, indaga l’affascinante mistero della vita per svelarne i suoi aspetti più segreti, con uno sguardo incantato e immaginifico ma allo stesso tempo reale e lucido.

María, in foto Elena Delithanassis, produzione Hangar Teatri

Dalle parole di Elena Delithanassis “Nel 2014 intrapresi un viaggio in Colombia da una mia amica italo-colombiana, la quale mi regalò un libro, i “Dodici racconti raminghi” di Gabriel García Márquez. Lo lessi in poco tempo e ne rimasi molto entusiasta. Definii i racconti “un’esplosione di fantasia mescolata alla terra”. Mi appassionai di uno in particolare: “Sono venuta solo per telefonare”, forse a causa della mia città, Trieste, che fin da bambina mi insegnò a pensare che “i matti, non sono matti” oppure per le abilissime doti di Márquez nell’arte di raccontare, oppure più semplicemente per il mio istinto. Così mi sono trovata a mettere in scena questo spettacolo, che è stato molto faticoso, ma allo stesso tempo molto entusiasmante. Sicuramente però non ce l’avrei fatta senza Marco, Ilaria e Tommaso Zanella alla tecnica. Grazie al loro amore e aiuto questo spettacolo ha visto la luce. Ho voluto portare in scena uno degli aspetti della vita per me più affascinanti: l’ineluttabilità del destino perché la vita alle volte ti porta a prendere delle strade senza via d’uscita, fuori dal tuo controllo e non puoi fare altro che accettare e andare avanti. Come nel racconto di Márquez, María non ha avuto altra scelta se non prendere quell’autobus completamente ignara che le avrebbe cambiato per sempre la vita. Alle volte si creano delle circostanze dove la realtà si mescola con il surreale e non capisci più ciò che è vero e ciò che non lo è. Márquez in questo è indubbiamente un Maestro.

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