Spettacoli — 13/06/2019 at 08:11

Misantropo al Teatro Sanbàpolis di Trento. Regia di Elena R. Marino

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RUMOR(S)CENA – MISANTROPO- TEATRO SANBÀPOLIS – TRENTO – Nell’ambito di “Università Estate”, e a conclusione del progetto “Trasfigurazioni 2019”, debutta venerdì 14 giugno alle 20.45 lo spettacolo “Misantropo” al Teatro Sanbàpolis di Trento. In scena Alessia Berti, Simone Casciano, Tiziano Chiogna, Sara Ciarrocchi, Francesca Frisanco, Silvia Libardi, Paolo Menghini, Matilde Zangoni. Regia di Elena R. Marino. Assistente alla regia e costumi Silvia Furlan. Liberamente elaborato dal testo “Il misantropo” di Molière è nuova Produzione Live Art – Teatrincorso. Un’incursione divertita, emotiva e insieme elegantemente cinica nello stato di insofferenza diffuso dei nostri giorni. La misantropia come umore generale del nostro presente, fomentato forse in parte dai social, ma anche radicale e viscerale domanda di sincerità, onestà, verità, coerenza, lealtà costantemente disattesa dai rituali sociali e dalla cronaca non solo politica. Giocato su contrasti (elegante / volgare, sincero / falso, grezzo / artefatto, preoccupato / spensierato), lo spettacolo trova numerosi momenti di coinvolgimento comico e di squarci emotivi, di tenerezza e insieme di rabbia, di divertimento e di umor nero. Ma su tutto prevale la saggia e rassegnata visione di Molière, lui stesso tentato da una misantropia che pur condannava, scorgendone con chiarezza i limiti d’azione e di coerenza: “Sì per me queste ingiustizie, di cui tanto vi indignate, sono vizi legati alla natura umana e il vedere un uomo disonesto, ingiusto, egoista, non turba il mio animo più che il vedere degli avvoltoi affamati di carogne, o delle scimmie che si divertono a compiere inutili crudeltà, o dei lupi furiosi che sbranino un cervo”.

Misantropo LiveArt Teatrincorso

La misantropia come ormai nostro abituale stato, nostro diffuso modo d’essere, dannazione e salvezza, odio estremo e richiesta d’amore. Manipolati e manipolabili, pieni di rancore perché l’inferno sono gli altri e gli altri, ora come ora, sono tanti, forse troppi. L’essere umano è contestabile. L’umanità è di cattivo gusto. Il sogno del misantropo è il deserto, ma un luogo che contenga il fiore dell’amore, perché a quello nessun essere umano è disposto a rinunciare. Un mondo azzerato dove ricominciare da un unico io amato da un tu perfetto.

Informazioni e prenotazioni: www.spazio14.it – spettacoli@spazio14.it – 346.6050763.

Organizzazione a cura di C.U.C. (Circolo Universitario Culturale di Trento) e il contributo finanziario di Opera Universitaria e Università degli studi di Trento.
C.U.C. Trento, c/o Teatro Spazio 14, v. Vannetti 14 Trento
cell. 3466050763 email: cuctrento@gmail.com

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