musica e concerti — 12/02/2022 at 08:35

Gianluca Petrella e Pasquale Mirra Duo, unici ed originali

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RUMOR(S)CENA – FERRARA – Un duo atipico: Gianluca Petrella Trombone, elettronica, Pasquale Mirra vibrafono e percussioni, due tra i migliori musicisti italiani, maestri indiscussi dei loro strumenti e punto di riferimento europeo. Definirli jazzisti è assolutamente riduttivo, entrambi spaziano la loro attività individuale tra jazz, avanguardia, improvvisazione, musica elettronica e poliritmie. Mirra resta uno dei più versatili musicisti italiani, suona il vibrafono e vari tipi di percussioni, affiancate a effetti elettronici. Petrella è uno dei migliori trombonisti in circolazione, poliedrico e impegnato in mille progetti, dal jazz cangiante della sua Cosmic Band, ai progetti in duo con i migliori jazzisti italiani, le incursioni nella elettronica di ricerca con Davide Tomat e i ritmi hip hop incalzanti con DJ Gruff.

Da alcuni anni i due hanno messo in piedi un progetto che accomuna la loro voglia di esplorare nuovi orizzonti, espressi in modo mirabile nel disco uscito pochi mesi fa e presentato nella serata, dal titolo “Correspondance”, che, come dichiarato dallo stesso Mirra durante il concerto: <<nasce dalla voglia di una ricerca verso tanti mondi sonori, per scoprire culture diverse e nuovi orizzonti attraverso la musica>>.

Il concerto ha infatti offerto la possibilità di fare un viaggio attraverso atmosfere sonore molto varie. Si inizia con un lungo brano dal ritmo elettronico sincopato su cui le note lunghe e profonde di Petrella duettano con i ritmi di Mirra, ora sulle campane tibetane ora sul vibrafono, suonato con energia esplosiva, in un movimento incessante che evoca quasi un treno in corsa.

SI prosegue con brani che mantengono ritmi serrati, con vibrafono e trombone che si scambiano in continuazione i ruoli di melodia e ritmica, sfociando poi in momenti più dilatati dove si allargano gli orizzonti: qui Petrella esprime al massimo il suo grande lirismo, intenso e passionale, sottolineato dalle note particolarmente profonde del suo strumento, talora filtrate dagli effetti elettronici, mentre Mirra ricama un ricco tappeto sonoro con i suoni scintillanti del vibrafono, raggiungendo una dimensione sognante e meditativa.

Il momento più emozionante ed intenso della serata è stato raggiunto verso il finale, quando Petrella ha improvvisato un tema ipnotico e ricorsivo, in cui grazie alla respirazione continua e alla sua grande tecnica il trombone assume sonorità inconsuete, ricordando il didjeridoo con le tipiche variazioni gutturali, per poi sfociare nel brano Omo, dove il trombone propone suoni balcanici accompagnato da un forsennato ritmo elettronico e percussivo sulle campane tibetane.

Il concerto termina con un esplicito riferimento ai ritmi africani, presenti peraltro in tutto l’album, grazie anche all’uso di uno strumento particolare e affascinante, il log-drum, dall’aspetto apparentemente semplice ma il cui suono ricorda molto il balafon: si inizia con una ambientazione dilatata che poi sfocia in uno struggente blues dove il trombone conduce la melodia in contrappunto ai tocchi delicati del vibrafono. Un trionfo per il pubblico e la conferma di un duo inimitabile e imperdibile dal vivo, grazie alla incredibile forza espressiva e generosità dei due musicisti.

Visto il 5 febbraio 2022 al Torrione Jazzclub di Ferrara

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