Se a Firenze è stata costruita la prima linea della tramvia, dopo anni di battaglie, ed ancora la seconda non è in cantiere, a Sesto Fiorentino, dove forse realmente servirebbe per raggiungere il centro del capoluogo e quindi dimezzare il traffico su ruota nell’unica bisettrice cittadina possibile, ci hanno pensato da soli. Se il mezzo di locomozione su rotaia sposta le persone, il T.R.A.M. sestese sposterà idee, visioni, paesaggi, assonanze.
Teatro, danza e musica. L’acronimo, Teatro di Residenza Artistica Multipla, che rientra nelle quattro residenze toscane della cui istituzione si fregia l’assessorato regionale alla cultura presieduto da Cristina Scaletti, comprende tre differenti compagnie: per la danza contemporanea la Company Blu (companyblu.it), per la scena, il Teatro della Limonaia (teatrodellalimonaia.it) e Atto Due (attodue.net), nuova composizione formata da Laboratorio Nove e Centro Iniziative Teatrali.
Niente muore sotto le stelle
Soltanto pochi anni fa, all’indomani della scomparsa della regista Barbara Nativi, anima e fondatrice del teatro sestese, ci furono prima scintille, ed in seguito divisioni e fratture, tra La Limonaia di Dimitri Milopulos, scenografo ed ex compagno della Nativi, e il Laboratorio Nove di Silvano Panichi. Il Lab9, del quale fanno parte anche gli storici attori Simona Arrighi e Sandra Garuglieri, si spostò, o fu emarginato, di fatto sloggiò da Sesto Fiorentino per trovare prima una “casa” all’Affratellamento prima di tornare a Sesto con una nuova sede dove tutt’ora vengono svolti i corsi teatrali. Insomma pace fatta, volenti o nolenti.
Medea/Mayday”
Tre diverse anime sotto un unico grande contenitore accogliente. Si comincia il 2 novembre e si termina il 25 aprile, date non casuali ma significative ed emblematiche: si parte con i Morti, senza il teatro, si chiude con La Liberazione, dopo mesi passati a vedere gesti e prosa, attori e parole. Un cartellone condiviso che parte con la danza, per tutto novembre con due appuntamenti a gennaio e un’incursione ad aprile, per poi passare alla programmazione di Atto Due, dove si segnala la produzione “Medea/Mayday” o il Moby Dick di Luca Camilletti, o ancora “la sofferenza inutile” di Leonardo Capuano, per concludere con il Teatro della Limonaia e riproposizione dell’intenso “Firenze” di Milopulos, che qui ha dato sfoggio di tutta la sua creatività ed artigianalità e dove la scenografia diventa protagonista assoluta, o il nuovo “Ginori” sulla fabbrica che di fatto ha creato Sesto ed il suo intorno sociale, antropologico, politico, architettonico, morfologico. Ad aprile ospite atteso il drammaturgo sfranco-spagnolo Fernando Arrabal.
Fernando Arrabal