Chi fa teatro, Teatro — 11/07/2015 at 10:47

E’ nato il Teatro della Toscana

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PONTEDERA – La Sala grande (dedicata a Thierry Salmon) del Teatro Era, gremita di persone, in una cocente mattinata di sole africano, un parterre che vede mescolate generazioni, storie, competenze e provenienze geografiche ed umane diverse: tutto questo per inaugurare ufficialmente in conferenza stampa a Pontedera (in precedenza a Firenze), la nascita del connubio fra il “fiorentinissimoTeatro della Pergola e il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, in provincia di Pisa.

Si tratta di una svolta storica di non poco conto per il teatro italiano, sicuramente per la Toscana dal punto di vista fenomenologico. Un po’ perché il Teatro della Pergola rappresenta e ancora, la struttura più “ borghese” fra i teatri della città di Dante, un po’ perché la non lontana Pontedera, più famosa per la Vespa e per le lotte operaie anni Settanta contro il padronato Piaggio, ma qui e non a caso qui ed ora, con l’ esperienza ultratrentennale del CSRT, hanno trovato una complicità e non solo per un mero assemblaggio di “cartelloni”. A monte del civile matrimonio artistico, la recente legge di ristrutturazione del segmento teatrale nazionale-che all’interno del FUS, ha ridisegnato la mappa dei teatri italiani e ha designato proprio Firenze col Teatro della Pergola e Pontedera col suo Centro Teatrale (CSRT), il cuore istituzionale del nuovo Teatro della Toscana, unico in Regione e insieme a soli altri sei Teatri nazionali in Italia.
Avremo tempo per comprendere e approfondire il senso dell’operazione culturale e anche antropologica del connubio. Molta è,  sul piano storico e artistico, la differenza di patrimoni culturali che le due diverse realtà teatrali artistiche, hanno alle spalle, nei rispettivi processi di nascita ed evoluzione storica. Tuttavia è interessante rilevare come le differenze, in tempo di crisi, possano o meglio potrebbero risvegliare nuove linfe a tutto vantaggio sia dei lavoratori dello spettacolo sia del servizio culturale che il Teatro deve al Paese e al suo pubblico.
E allora, cosa ci aspetta fra Firenze e Pontedera (e reciproci dintorni regionali) al di là delle due stagioni complementari, con ben 29 spettacoli, tra i due teatri- stagioni, da ottobre a giugno 2016, che uniscono repertori classici a sperimentazioni?

ERO Cesar Brie foto di Paolo Porto
ERO Cesar Brie foto di Paolo Porto

Luca Dini, presidente di Fabbrica Europa e direttore del Centro di Pontedera, sostiene che “raramente si può incontrare una stagione teatrale quale questa presentata dal neonato Teatro Nazionale in Regione Toscana, che unisce il passato col presente, le diverse generazioni fra Firenze centro e Pontedera, quale cittadina sulla quale convergono pubblici più disparati, anche dato il lavoro sul territorio che da sempre la Fondazione pontederese ha svolto nel tempo“. Ne fa fede l’attuale sindaco di Pontedera Millozzi, in conferenza stampa, insieme a Roberto Bacci, direttore artistico storico del CSRT e a Marco Giorgetti, direttore fiorentino del Teatro della Pergola.

Lo stesso Roberto Bacci, direttore artistico del CSRT- realtà internazionale col suo Workcenter Grotowski-definisce “il lavoro di ben 41 anni del gruppo, come una anomalia necessaria” e ricorda le parole di un ex sindaco della città di Pontedera oggi Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi: “Siete stati in grado di far riflettere una città operaia sul chi siamo da dove veniamo”. Certo: aver ospitato a Pontedera da parte di Bacci & Company un certo Jerzy Grotowski, sul quale generazioni di studiosi e teatranti si sono confrontati sia sui libri di studio che sul campo, è stata un’avventura ed una scommessa. Oggi che il lavoro del Maestro è stato portato avanti da due punte di diamante a livello internazionale come Mario Biagini e Thomas Richards, il Centro Teatrale di Pontedera si rinnova come spazio focale di energie che non possono che crearne di nuove così come, in prospettiva, essere culla di altre sinergie. Non a caso, sono stati sollecitati a testimoniare dell’esperienza quarantennale pontederese Dario Marconcini, direttore del Teatro di Buti e figura storica fra i fondatori del CSRT con Giovanna Daddi nonché Carla Pollastrelli da sempre in CSRT, anche traduttrice dal polacco di Jerzy Grotowski.

La famiglia Campione Gli Omini
La famiglia Campione Gli Omini

Il cartellone della due stagioni settembre-dicembre e gennaio-giugno 2016, è davvero un piatto ricco. Si parte con la prima assoluta del giapponese Takahiro Fujita (nato nel 1985) per poi passare alla Compagnia Civilleri|Lo Sicco ed al maestro Dario Marconcini col suo Pinter, a Virginio Sieni, a Carrozzeria Orfeo coi suoi Animali da bar, Michele Sinisi, Michele Santeramo, a Gli Omini, a César Brie e conclude con Gabriele Lavia in Dostoevskji e Roberto Bacci, di rimando, con Memorie dal sottosuolo con Cacà Carvalho.

La seconda parte della stagione di prosa del Teatro Era, riprende a gennaio con Silvio Orlando in forma di commedia, poi Marco Baliani, Sergio Rubini con Fabrizio Bentivoglio e Isabella Ragonese, Antonio Latella, Umberto Orsini diretto da Massimo Popolizio in The price di Miller, Alessio Boni, Toni Servillo, un debutto di Roberto Bacci con Lear, poi Claudio Morganti ed Elena Bucci, per finire coi Motus.

La poltrona scura Cacà Carvalho
La poltrona scura Cacà Carvalho

Pontedera, 3 Luglio 2015 Teatro Era
Conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale del nuovo Teatro della Toscana. Firenze-Teatro della Pergola e Teatro Era Pontedera

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