Teatro, Va in scena a — 06/10/2012 at 08:37

La Medea secondo Emma Dante al Teatro Olimpico di Vicenza

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Va in scena sabato 6 e domenica 7 ottobre 2012 alle 21 al Teatro Olimpico di Vicenza Medea-lettura concerto di Emma Dante, nell’ambito del 65° Ciclo di Spettacoli Classici, rassegna di teatro firmata da Eimuntas Nekrosius. Con Emma Dante , canzoni e musica dei fratelli Mancuso. Nel ruolo della protagonista, che fu originariamente di Iaia Forte, ci sarà  Elena Borgogni, mentre il personaggio di Giasone, affidato nel primo allestimento a Tommaso Ragno, sarà interpretato da Carmine Maringola. Entrambi gli attori fanno parte della Compagnia Sud Costa Occidentale fondata da Emma Dante nel 1999, titolare della produzione dello spettacolo. Sin da quella data la regista palermitana si è impegnata a tenere vivo un laboratorio permanente volto alla formazione dell’attore, sempre al centro del suo percorso artistico e della sua scrittura drammaturgica. Nel 2008 il laboratorio ha trovato una sede stabile presso “La Vicaria”, uno spazio autogestito e autofinanziato in cui prendono vita e si definiscono i progetti e si consolida la poetica della compagnia, che riserva sempre grande attenzione alla rivisitazione dei testi classici e ai topoi culturali di cui essi si fanno portatori anche nel mondo contemporaneo, in particolare in quello familiare.

Emma Dante 

La Medea di Emma Dante ripercorre gli episodi salienti del dramma antico ambientandolo però nei rioni popolari di Palermo. Comico e tragico si mescolano fin dalla caratterizzazione di alcuni personaggi, un Giasone grossolano e rozzo e un coro di donne del quartiere della Vucciria (interpretato da maschi come nelle tragedie antiche). Medea è ripudiata e gravida, così da ribadire fin dalla sua esibita fisicità la distanza che la separa dallo sleale universo maschile. Ma la donna straniera è poco disposta ad accettare le meschinità di un mondo chiuso nella religione e nell’ipocrisia; a un certo punto questa Medea contemporanea «sgrava la sua tragedia» partorendo, e dunque il dramma moderno si deve misurare con l’episodio centrale del mito antico: l’infanticidio.

Medea porta consiglio (questo significa il suo nome) e guarisce i mali di una società maschilista e vigliacca. Vive a Corinto dentro case anguste, basse, bigotte, dove una lunga e fondata tradizione ammonisce a non spalancare troppo le porte per paura di non saper distinguere i profeti dai ciarlatani. Dio c’è a Corinto ma è un Dio della mediocrità. Medea compie un viaggio che è un’opera d’amore: la sua natura si plasma e si nutre della sua sofferenza. Sceglie la colpa! La sua storia lo esige, la sua indole. È una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto, per questo si attacca disperatamente al concetto di libertà. … – spiega la regista Emma Dante-  Il vero delitto con cui Medea punirà Corinto, sarà negargli i figli, partorendo aborti come eredi, decidendo a monte il destino di una città nella quale senza di lei risulta inutile qualsiasi tentativo di sopravvivenza. Immagino cinque uomini, nel cuore della notte, che sognano pance gravide, vagiti di neonati, corredi di figli annunciati. Si sente un urlo e poi il silenzio. Arriva Creonte, poi Giasone… I fratelli Mancuso cantano l’amore e l’odio. Il travaglio è in atto: Medea sgrava la sua tragedia”. 

I biglietti sono esauriti in caso di rinuncia verranno  messi in vendita quelli disponibili prima dello spettacolo.

 Biglietteria del Teatro Olimpico (Piazza Matteotti 3) la sera dello spettacolo (fino al 27 ottobre), dalle ore 19.00 alle 21.00 (orario di inizio degli spettacoli).

I biglietti sono inoltre in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (viale Mazzini 39 – tel. 0444.324442 – biglietteria@tcvi.it), aperta tutti i giorni, esclusi la domenica e il lunedì, dalle 9.30 alle 13.30

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