MILANO – Al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano debutta Sulla Sabbia, di Albert Ostermaier, testo inedito mai rappresentato in Italia e messo in scena da un gruppo di giovani allievi della Scuola Paolo Grassi e della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, vincitori del concorso “Finestra sulla Drammaturgia Tedesca”.
Il progetto diretto da Laura Olivi e Massimo Navone, in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand,coordinamento di Paolo Giorgio, il tutoraggio di Michele De Vita Conti, sostenuto dalla Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera e realizzato in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione e Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia, ha l’obiettivo di mettere a confronto ogni anno giovani artisti con la drammaturgia tedesca contemporanea. Questa edizione è dedicata ad Albert Ostermaier, giovane e apprezzato autore tedesco del Teatro di Mannheim e della Bayerisches Staatsschauspiel.
Lo spettacolo selezionato, con la regia di Livia Ferracchiati e la consulenza drammaturgica di Sara Meneghetti e Laura Vagnoni, le scene di Chiara Bonomelli e i costumi di Letizia Scarpello, mette in luce l’analogia tra il meccanismo della guerra e quello della coppia. Come in guerra si è costretti a uccidere il nemico per rimanere in vita, anche in amore sembra essere altrettanto impossibile mantenersi integri senza farsi del male reciprocamente. La storia di Chris, reduce di guerra e Andy,sua moglie, è una lotta per la sopravvivenza, tanto che l’idilliaca spiaggia dove i due tentano di recuperare il rapporto, diventa teatro di nuovi scontri: da una parte il tradimento di Andy, dall’altra le ossessioni di Chris e nel mezzo Alex, la minaccia, l’amante, il soldato perfetto. Una bella opportunità per giovani artisti di lavorare professionalmente con un maestro della drammaturgia che hanno avuto la possibilità di incontrare la regista Livia Ferracchiati e la scenografa Chiara Bonomelli.
L’intervista a Chiara Bonomelli e Livia Ferracchiati
Siete state selezionate dal bando attraverso un progetto scena+regia. Può raccontarci qualcosa di quest’esperienza?
La tematica del triangolo e lo stereotipo del salotto borghese vengono utilizzati come base solida e riconoscibile per immergere lo spettatore in un universo che sfugge alla comprensione logica. Lo spazio dell’intimità familiare è esploso, intatti sono rimasti solo un divano e un televisore, elettrocardiogramma delle sensazioni alterate di Chris, immersi in una colata di cenere nera.
La natura astratta della scena permette il sovrapporsi di vari piani spaziali e temporali. Chris è infatti contemporaneamente seduto sul proprio divano a ricordare, ma anche sulla spiaggia, dove è andato con Andy per salvare il loro rapporto o, infine, nell’arena polverosa del combattimento epico. Queste traslazioni del linguaggio drammatico sono rese con un taglio estetico netto: atmosfera e luci cambiano intorno agli attori imprigionati e sempre a vista nella stessa realtà claustrofobica. I costumi delle diverse figure in cui i personaggi si trasformano sono quindi stratificati uno sull’altro, come tante identità sommerse.
Gli dei del mito sono invece i potenti che governano in modo distratto e grottesco le sorti del mondo e per questo la regia sceglie di filtrarli attraverso il medium della televisione. In questa pluralità di linguaggi, che spaziano dalla citazione cinematografica alla poesia, riescono a convivere una forte tensione drammatica e un’ironia amara in un ritmo volutamente vertiginoso e sincopato>>.
Sulla sabbia, di Albert Ostermaier.
Regia di Livia Ferracchiati
Prima assoluta
Piccolo Teatro Studio Melato
via Rivoli 6 Milano
martedì 10 giugno ore 19.30 – mercoledì 11 giugno ore 20.30
Spettacolo ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Prenotazioni r.paparella@fondazionemilano.eu