La Compagnia Kronoteatro di Albenga (Savona) dopo aver debuttato al Festival delle Colline Torinesi con lo spettacolo PATER FAMILIAS_dentro le mura in scena alla Cavallerizza Reale, lo scorso giovedì 7 giugno alle 19, ora è a Milano al Teatro dell’Elfo Puccini di Milano. Con Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Alex Nesti, Nicolò Puppo e la regia di Maurizio Sguotti. Drammaturgia di Fiametta Carena. Le scene e i costumi sono di Francesca Marsella, le musiche e le luci di Enzo Monteverde. Movimenti di Davide Frangioni. Una produzione Kronoteatro, Festival Colline Torinesi.
Lo spettacolo viene replicato dal 12 al 17 giugno al Teatro dell’Elfo Puccini di Milano. Il rapporto tra generazioni, la ferocia e il richiamo all’omologazione che viene esercitato dal gruppo, il male e la crudeltà come illusione di soluzione, di contenimento, di estrema semplificazione: sono questi i roventi temi attorno a cui è costruito uno spettacolo che rispecchia un universo interamente maschile di scontro e violenza. Un padre sofferente, un figlio aggressivo, un branco spietato. Il difficile rapporto familiare, in assenza di madre, si consuma fra silenzi, incapacità di comunicare, esplosioni di rabbia, scontri generazionali. Con l’aggravante della presenza di un gruppo di coetanei, assimilabile a un branco, che complica la già difficile convivenza fra padre e figlio. Sulla scena si muovono tre entità: un padre, un figlio e il branco degli amici del figlio. Da una parte c’è una realtà contemporanea afasica: un padre vedovo e di estrazione sociale modesta, un figlio rabbioso e un gruppo di giovani di buona famiglia. Dall’altra un mondo onirico che trova rappresentazione in un labirinto che il padre ossessionato dalla manualità ha costruito come modellino simbolico che diventa un luogo fantastico.
Con frequenti riferimenti al mito, in un crescendo di impotenza e di delirio, di scontro generazionale e di smania di appartenenza, si arriva infine al drammatico atto conclusivo. Un mondo in cui un gruppo di giovani esprime il proprio vuoto solo con un crescendo di ferocia. La fisicità dei protagonisti diventa il principale strumento di comunicazione. Laddove non vi è coscienza di sé, ad animare i corpi è soltanto il palpito brutale di un ritmo ossessivo che si trasforma nell’unica linfa vitale capace di soddisfare il loro represso istinto di autoaffermazione. Scritto dalla drammaturga Fiammetta Carena, Pater Familias è il secondo capitolo di una trilogia teatrale denominata Fa m i l i a, incentrato sul rapporto conflittuale tra le generazioni iniziata con la messa in scena del primo lavoro Orfani, la nostra casa, che ha debuttato alla sezione Fringe del Napoli Teatro Festival nel 2009, e che si chiuderà nel 2012 con la messa in scena del terzo capitolo: Hi mummy, frutto del ventre tuo.
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