Danza — 04/12/2016 at 17:36

La stagione 2016/17 di Danza al Teatro Verdi di Pisa

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PISA – La nuova Stagione di Danza 2016/17 del Teatro Verdi di Pisa prevede sette titoli, di cui due ospitati nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Andrea. Da quest’anno è stata avviata la collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo, oltre a quella già esistente per la prosa, che ha consentito di mantenere un’offerta di spettacoli di danza di elevato livello artistico e qualitativo, sia pur in presenza di una riduzione del numero dei titoli, e che ha permesso anche di poter ospitare un grande evento internazionale, a fronte della rinuncia, per la prima volta, al contributo ministeriale non potendo far fronte al numero di recite richieste.

La Stagione si inaugurerà giovedì 22 dicembre, con il Balletto del Sud in una versione originale della Bella Addormentata, musiche di Caikovskij, coreografia di Fredy Franzutti, che si rifà al racconto di Giambattista Basile, a cui Perrault s’ispirò, riportando la trama nel luogo d’origine: il Sud del nostro paese. Venerdì 6 gennaio andrà in scena la compagnia di phisical theatre Kataklò Athletic Dance Theatre, ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli, con Eureka, uno spettacolo a quadri di stupefacenti acrobazie, la cui forte originalità sta nell’aprire la scena a cinque persone del pubblico desiderose di far parte in modo attivo e performativo alla riuscita dello show.

Eureka foto di Stefano Bidini
Eureka foto di Stefano Bidini

 

La Junior Balletto di Toscana con la rivisitazione di Romeo e Giulietta , giovedì 16 febbraio, creazione di Davide Bombana che attualizza un tema intramontabile come quello dei giovani amanti veronesi, oggi tornato vivo per l’intolleranza e gli odi atavici tra etnie e religioni. I due appuntamenti nella Chiesa di Sant’Andrea vertono invece sulla giovane danza d’autore: il primo, mercoledì 22 febbraio, E-InK1999/2015, con il Progetto RIC.CI, ideato dal critico di danza del Sole24Ore Marinella Guatterini con il proposito di “ricostruire” le coreografie che hanno fatto la storia della danza degli anni ’80/’90. Per la prima volta a

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