Teatro, teatro danza — 03/05/2012 at 22:35

Priscilla, Regina del musical al Teatro Ciak si congeda per tornare agli Arcimboldi di Milano

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Priscilla, la Regina del Deserto, il musical più sfavillante di tutti i tempi, dopo i successi a Sydney, Londra, Toronto e New York, e il debutto dello scorso 14 dicembre a Milano, nel rinnovato Teatro Ciak Webank.it (di proprietà del gruppo Officine Smeraldo), trasformato in “Priscilla Palace” per accogliere da mesi questo imponente allestimento diretto da Simon Philips, ha chiuso trionfalmente i battenti lo scorso 30 aprile.

Un pubblico entusiasta ha applaudito per più di venti minuti gli artisti con una vera e propria “standing ovation”, tra lacrime e risate, tra commozione e divertimento, tra le piume di struzzo sui decolletè delle signore in platea e i lustrini e le parrucche degli attori in scena. Un caldo abbraccio ha unito artisti e spettatori. Non è stato comunque un addio, perché lo spettacolo ritornerà e la “Priscillamania” continua. Il musical infatti, dopo quattro mesi di successi, un’ultima settimana di repliche sold out e primo in classifica nelle vendite Ticketone, Priscilla la regina del Deserto sarà a Milano dal 16 novembre 2012 sul palco del Teatro Degli Arcimboldi.

La versione italiana del musical non ha di certo nulla da invidiare a quella dei più prestigiosi colleghi australiani, americani o inglesi. A quanti dicono che in Italia non abbiamo degli artisti completi che sanno allo stesso modo recitare, cantare e danzare bene, risponde questo ottimo cast italiano, più convincente che mai, fino all’ultimo giorno. Una grande energia, una fortissima sintonia tra artisti sul palco e musicisti (purtroppo relegati per esigenze di scena e per mancanza di spazio in una sorta di “acquario” di vetro ai piedi del palco), impedendo così quella interazione tra attori e musicisti che avrebbe valorizzato di più la messinscena. Problema questo che verrà sicuramente risolto al Teatro degli Arcimboldi

 

Capitanato da Antonello Angiolillo (Tick), Simone Leonardi (Bernadette) e Mirko Ranù (Adam), i tre attori hanno dimostrato una grande esperienza in queste tre discipline artistiche, senza contare la bravura di tutta la compagnia, formata da una trentina di attori e cantanti, oltre che da una decina di musicisti. Grande affiatamento anche tra il nutrito staff di costumisti, parrucchieri, tecnici, scenografi, attrezzisti, direttori di palcoscenico che dietro le quinte hanno compiuto un vero e proprio miracolo per quattro mesi di repliche.

 

Per quanto rigaurda la danza, le coreografie sono firmate da due nomi celebri,  Ross Coleman e Andrew Hallsworth. Il primo è stato un grande regista e coreografo del panorama del musical in Australia ed annovera tra le sue collaborazioni lavori come The Rocky Horror Show, Grease, Cabaret ed appunto Priscilla. Andrew Hallsworth ha curato le coreografie di The Drowsy Chaperone, Cabaret’s Tergite e Newley Discovered ed ha anche collaborato con alcune collaborazioni televisive come We can be heroes e So you think you can dance Australia. La tecnica usata, come sempre succede nei musical, è un mix di danza classica e moderna finalizzata soprattutto ad esaltare i momenti più corali e a sottolineare con i movimenti del corpo le varie esecuzioni canore. In particolare quelle dei tre “angeli caduti dal cielo” ovvero le tre vocalist che per quasi tutto lo spettacolo cantano e danzano sospese in aria appese magicamente a fili invisibili.

Tutta la compagnia ha dovuto indossare oltre 500 costumi differenti, per un totale di 261 cambi-costume. Ideati dai designer Tim Chappel e Lizzy Gardiner, vincitori del premio Oscar per il film omonimo e del Tony Award per il musical, i favolosi costumi di scena (495 in totale, oltre a 60 parrucche e 150 paia di scarpe). E poi Priscilla, ovvero la vera protagonista sul palcoscenico: un bus di 7 metri e mezzo di lunghezza, con tre ascensori al suo interno, per il quale sono stati spesi circa 800 mila euro (le scenografie e il progetto originale del bus portano la firma di Brian Thomson).

 

Il messaggio è quello della tolleranza e della accettazione, che sfuma nelle delicate note di un padre drag queen che recupera il rapporto con il figlio e la moglie avuta in quella che si può definire la sua precedente. Una splendida colonna sonora composta da 25 intramontabili successi internazionali tra i quali I Will Survive, I Say a Little Prayer; Hot Stuff e Go West, hanno reso questo juke-box musical uno straordinario viaggio che fa emozionare e riscoprire i buoni sentimenti, e facendo tornare gli spettatori che c’erano alle ruggenti atmosfere delle discoteche tra gli anni Settanta e Ottanta con un tuffo negli anni Novanta, con le canzoni di Madonna. Il musical è stato scritto da Stephan Elliott e Allan Scott ed è basato sul film Priscilla, la regina del deserto diretto dallo stesso Elliott nel 1994, dove utilizza celebri brani musicali pop come quelli degli Abba per la colonna sonora. Il musical racconta la storia di due drag queen e un transessuale, che intraprendono un viaggio attraverso il deserto australiano, da Sydney alla località turistica di Alice Springs, per partecipare ad un drag show. Durante il viaggio il loro autobus rosa, chiamato Priscilla, ha un guasto e i tre amici si ritrovano nelle zone rurali dell’Australia dove incontrano, oltre la diffidenza e l’omofobia di alcuni abitanti, una serie di personaggi che cambieranno la loro vita.

Visto al Teatro Ciak Webank.it “Priscillamania” di Milano il 30 aprile 2012

 

 

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